Come previsto, la Federal Reserve ha mantenuto invariati i suoi tassi di politica monetaria questa settimana. E fare più o meno ciò che “tutti” si aspettavano è stato sufficiente per suscitare l’entusiasmo di alcuni investitori azionari. Perché? Pensiamo che parte della risposta risieda nelle previsioni trimestrali fornite dalla Fed. La Fed non fa solo previsioni sull’economia – crescita e inflazione – proprio come cerchiamo di fare tutti noi. I regolatori della Fed fanno anche previsioni su quelle che potrebbero essere le loro stesse decisioni, in particolare in merito ai tassi di interesse, e spesso c’è molta diversità di opinione tra le parti coinvolte. In questo caso, le proiezioni della Fed sono state particolarmente attese perché sono sono state rese pubbliche dopo due mesi di inflazione superiore alle aspettative. Gli investitori volevano sapere se queste pubblicazioni sull’inflazione avessero influenzato il pensiero della Banca Centrale.
Ma quindi, qual è il responso della Fed? Il grafico che segue fornisce i dettagli (anche se non include le note a piè di pagina). Confronta anche le previsioni di marzo 2024 con quelle fornite a dicembre.
Possiamo osservare che gli economisti della Fed hanno leggermente aumentato le loro previsioni di crescita economica per i prossimi due anni – in particolare nel 2024. Questa è una buona notizia. Allo stesso tempo, hanno ritoccato solo leggermente le loro previsioni sull’inflazione, e anche questo secondo noi è positivo.
Per quanto riguarda la politica dei tassi di interesse, la Fed prevede che farà tre tagli di 25 punti base sui tassi di interesse quest’anno – proprio come ha fatto a dicembre. I regolatori ritengono che il tasso di interesse rimarrà più alto per un periodo di tempo più lungo nel 2025 e nel 2026 – il che forse non è una sorpresa, date le prospettive di crescita più forti.
Quindi, come interpretare queste informazioni? Noi riteniamo che mostrino uno scenario piuttosto roseo, almeno per ora. Le previsioni di crescita aumentano e le previsioni sull’inflazione non si muovono tanto. I tassi di interesse scendono ancora nel 2024, sebbene non così tanto nel 2025, ma la Banca Centrale crede che l’economia possa sopportare abbastanza bene dei tassi più alti. E questo scenario è stato sufficiente per mantenere ottimisti gli investitori azionari.
È uno scenario plausibile? Beh, finora è giusto dire che l’economia statunitense si è comportata abbastanza bene e l’inflazione è scesa – ed è stato un risultato migliore di quanto molti si aspettassero. Semmai, al momento, la maggiore preoccupazione potrebbe essere che un taglio dei tassi di interesse potrebbe effettivamente contribuire a riaccelerare l’inflazione. Questo non sarebbe il nostro scenario base, ma è qualcosa da tenere presente. Un’altra complicazione sono le elezioni negli Stati Uniti. I banchieri centrali possono essere indipendenti, ma sono umani – e più ci avviciniamo alle elezioni, più difficile potrebbe essere cambiare direzione in entrambi i sensi.
Niente è certo, come sempre, ma il messaggio della Banca Centrale degli Stati Uniti è cautamente ottimista – e probabilmente è il massimo che ci potremo aspettare.
Richard Flax
Richard è il Direttore degli Investimenti di Moneyfarm. Si è unito all’azienda nel 2016. È responsabile di tutti gli aspetti della gestione del portafoglio e della sua costruzione. Prima di entrare a far parte di Moneyfarm, Richard ha lavorato a Londra come analista azionario e gestore del portafoglio presso PIMCO e Goldman Sachs Asset Management, e come analista obbligazionario presso Fleming Asset Management. Richard ha iniziato la sua carriera nel settore finanziario a metà degli anni ’90 nel team di economia globale di Morgan Stanley a New York. Ha conseguito una laurea in Storia presso l’Università di Cambridge, una laurea magistrale in Relazioni Internazionali ed Economia presso la Johns Hopkins University e un MBA presso la Columbia University Graduate School of Business.
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