Un ottimo anno che premia i pazienti (lettera del CEO Giovanni Daprà)

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Gentili clienti, 

gli ultimi anni hanno messo a dura prova la fiducia in una strategia di investimento diversificata a basso costo e molti di noi hanno iniziato scoraggiati dall’“annus horribilis” 2022, dove la congiuntura tra il rapido aumento dei tassi e le valutazioni elevate dell’azionario ha creato le condizioni per la peggior performance dal 1930.

Il 2023 è iniziato quindi in modo molto incerto, con una forte sensazione di instabilità a cui si sono aggiunte dinamiche geopolitiche sfavorevoli e tristi. Quello che è successo sui mercati è stato frutto però di una narrativa diversa: il 2023 si è rivelato un anno vincente per quanto riguarda le performance di tutte le asset class, con poche eccezioni. 

Nel nostro esercizio di strategic asset allocation, dove andiamo a definire le aspettative di ritorni futuri, alla fine dell’anno scorso era apparso chiaro come la legge immutabile della finanza, che attribuisce a prezzi di ingresso più bassi rendimenti futuri più alti, gioca sempre a favore dell’investitore paziente.  

Chi è disposto a tollerare fluttuazioni negative temporanee, in cambio dell’opportunità di essere investito in quei pochi momenti dove si concentrano la stragrande maggioranza dei ritorni positivi – come le ultime settimane del 2023 – notoriamente riesce ad avere il miglior risultato nel lungo periodo.

Citando Warren Buffett: “i mercati azionari trasferiscono ricchezza dagli impazienti, ai pazienti”. Dal 2020 ad oggi lo abbiamo visto in modo molto evidente, anche se la parte obbligazionaria ci metterà un po’ di più a recuperare le perdite del 2022. 

Un’altra cosa certa è che i mercati guardano in avanti e non indietro; non appena è stato più chiaro che era possibile contenere l’inflazione e che questo avrebbe portato le banche centrali a ridurre i tassi di interesse, i mercato azionari in particolar modo hanno ritrovato la fiducia, tornando vicino ai picchi del 2022.

Noi esseri umani purtroppo facciamo spesso il contrario, tendiamo a guardare indietro quando dobbiamo sforzarci di guardare avanti. Guardare indietro a gennaio 2023 significava pensare di non riuscire a recuperare il rosso; guardare in avanti vuol dire continuare ad immaginare, senza peccare di eccessivo ottimismo, rendimenti attesi più alti per gli anni futuri.

Per Moneyfarm il 2023 è stato anche caratterizzato da un incessante lavoro di ampliamento della nostra offerta per diventare un “Total Wealth Manager”. Abbiamo sempre pensato che portare semplicità e accessibilità sia la chiave per favorire un’esperienza di gestione del risparmio vincente che permetta di massimizzare il valore del patrimonio con la tranquillità di avere sempre qualcuno che faccia il tuo interesse in modo indipendente.

Semplificare la finanza è difficile e richiede tanto (tanto) lavoro, ma siamo contenti di dove siamo arrivati e di poter iniziare a offrire una gamma di soluzioni che ti aiuteranno a gestire il patrimonio per esigenze diverse (come Liquidità+ o Moneyfarm Sicura), modelli di interazione diversi (come Conto Titoli) o esprimere delle visioni più idiosincratiche (come i portafogli Tematici). 

Il tutto fatto sempre con lo stile Moneyfarm, unendo strategie di investimento indipendenti e all’avanguardia, vantaggi di costo, esperienza digitale senza pari e il supporto costante dei nostri consulenti.

Infine, come diciamo spesso internamente, reiterando quello che ci ha insegnato Eraclito ovvero che “il cambiamento è la sola costante” , faremo evolvere il nostro brand per rappresentare la nostra nuova offerta e l’evoluzione dell’azienda come un partner sempre più vicino per investire insieme a te. 

Chiudo ringraziando vivamente della tua fiducia in particolare in questi ultimi anni, e augurandomi che gli ultimi mesi del 2023 ti abbiano permesso di approcciare l’ingresso nel nuovo anno con maggiore positività, continuando a guardare sempre in avanti, insieme a noi. 

Giovanni Daprà

Co-fondatore e Amministratore Delegato Moneyfarm

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*Gli investimenti in strumenti finanziari sono soggetti alla variabilità del mercato e possono determinare la perdita, in tutto o in parte, del capitale inizialmente investito.

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