Generare profitto con gli investimenti nel lungo termine vuol dire vincere una scommessa riguardo il futuro della crescita economica. Un driver importantissimo di questa crescita è la capacità delle aziende di aumentare il proprio fatturato attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie.
Per permettere agli investitori di partecipare al processo di innovazione, abbiamo creato una nuova soluzione che consente di dedicare una parte del proprio portafoglio a ETF che investono in industrie sulla frontiera dell’innovazione tecnologica: il portafoglio Tecnologia e Innovazione.
Il portafoglio fa parte della gamma dei portafogli tematici Moneyfarm ed è configurato come una soluzione satellite rispetto alla gestione classica. I portafogli tematici, infatti, hanno secondo le nostre previsioni maggiori rendimenti potenziali di lungo termine, ma portano con sé il rischio di una maggiore volatilità nel breve. Per questo motivo aiutiamo ogni cliente a definire la quota massima del proprio capitale da poter dedicare agli investimenti tematici in modo da mantenere il livello di rischio complessivo della gestione coerente con il proprio profilo.
In questo articolo presenteremo le caratteristiche del portafoglio Tecnologia e Innovazione. Il nostro punto di vista è che in periodi di grande evoluzione da un punto di vista tecnologico è importante restare investiti, perché questo è il miglior modo per partecipare e raccogliere i frutti del progresso sociale.
Una nuova rivoluzione industriale: ecco perché investire in tecnologia e innovazione
Viviamo in un’epoca in cui l’innovazione tecnologica continua ad accelerare in maniera esponenziale.
Prendiamo come esempio l‘intelligenza artificiale, una tecnologia oggi sulla bocca di tutti anche grazie alla diffusione di strumenti come Chat GTP. Secondo Price Waterhouse Cooper la diffusione dell’intelligenza artificiale potrebbe avere un impatto positivo del 26,1% sull’economia degli Stati Uniti e del 14,5% sull’economia cinese entro il 2030. L’intelligenza artificiale potrebbe accrescere l’economia globale di oltre 15000 miliardi di dollari entro la fine della decade, più del Pil dell’India e della Cina insieme.
Ma l’intelligenza artificiale non è l’unico tema da tenere d’occhio. Si pensi alla robotica e all’impatto che essa potrà avere in futuro nel trasformare l’economia e il mondo del lavoro. Questo settore, secondo gli analisti, è destinato a crescere di oltre il 17% all’anno nel prossimo decennio. Questi sono solo alcuni dei tasselli di quella che molti hanno identificato come la quarta rivoluzione industriale, una fase economica caratterizzata dalla connettività, dall’analisi avanzata dei dati e dall’automazione. Un’ondata di cambiamento che è iniziata a metà degli anni ’10 e che ha un potenziale trasformativo per il futuro della produzione.
Lo sviluppo di nuove tecnologie rivoluzionarie è un processo in atto, ma prevediamo che questa tendenza continuerà ad accelerare, avvantaggiandosi del continuo aumento degli investimenti in innovazione. Il 2022 è stato infatti l’anno record per il numero di patenti depositate e per gli investimenti in ricerca e sviluppo nei paesi Ocse.
Quali sono le potenziali conseguenze per gli investitori di questi cambiamenti? Basta ripensare a ciò che è successo nel passato, anche recente. Tutti abbiamo in mente la rivoluzione digitale che ha trasformato l’economia negli ultimi 30 anni, la terza rivoluzione industriale. Durante questo periodo, si sono imposti dei nuovi leader nel mercato. Aziende come Google, Facebook, Amazon che erano marginali o addirittura non esistenti sono diventate ben presto i pesi massimi degli indici borsistici, concentrando livelli di capitalizzazione importanti.
Gli investitori che hanno puntato su queste aziende sin da subito sono riusciti ad accumulare ottimi profitti. Il problema è che non è sempre facile individuare le aziende che saranno protagoniste dell’economia del futuro. Esporsi sui mercati di frontiera può portare con sé rischi perché non è facile scegliere quali saranno le tecnologie e le aziende che si imporranno e la volatilità attesa per questi investimenti, va di pari passo con i maggiori rendimenti potenziali di lungo termine, ovvero è più alta. Per questo a Moneyfarm abbiamo collaudato una proposta in grado di mantenere elementi di flessibilità, ma anche di garantire agli investitori un livello di rischio coerente.
Un modo flessibile per investire in innovazione: l’approccio di Moneyfarm agli investimenti tematici
I portafogli tematici Moneyfarm investono in megatrend. Ma qual è la principale differenza tra megatrend e semplici temi? Un megatrend è un ampio cambiamento economico, mentre un tema racchiude un gruppo di aziende accomunate per esempio dall’utilizzo di una nuova idea o processo tecnologico. Un megatrend è supportato da diversi temi: la transizione verso l’economia sostenibile è un megatrend, mentre la ricerca di nuove tecnologie per quanto riguarda le batterie, o le energie rinnovabili sono dei temi. I portafogli Moneyfarm, incluso il portafoglio Tecnologia e Innovazione, sono dei portafogli multi-tematici, nel senso che racchiudono al proprio interno diversi temi. Ma come arriviamo alla definizione del portafoglio e dei temi?
1) Definizione dell’universo investibile
I portafogli classici Moneyfarm sono costruiti attraverso ETF. Anche per le soluzioni tematiche abbiamo definito l’universo investibile individuando in tutte le borse europee e del Regno Unito gli ETF che secondo noi rispettavano la definizione di “ETF tematico”.
Questi ETF:
- Hanno un’esposizione positiva ai cambiamenti tecnologici e socio-economici.
- Investono in aziende che fanno parte di uno specifico segmento dell’economia o di una specifica tendenza macroeconomica.
Dopo un processo di scrematura preliminare, abbiamo identificato più di 150 ETF idonei.
2) Definizione dei temi attraverso il raggruppamento dei fondi
Ora che l’universo definibile è stato definito, il passo successivo è quello di definire i temi di investimento. Gli ETF vengono riuniti in sottogruppi (clusterizzazione), ognuno dei quali si riferisce a un tema specifico. Per definire i gruppi partiamo dall’ambito di investimento (tema) dichiarato. Per evitare confusioni e sovrapposizioni, abbiamo creato un processo quantitativo (che fa uso della tecnologia machine learning) per analizzare il contenuto dei vari fondi. Ciò ci aiuta anche a studiare le correlazioni (passaggio chiave per comprendere il rischio degli strumenti). Una volta raggruppati gli ETF, possiamo porre un’etichetta sui vari gruppi di fondi (robotica, intelligenza artificiale, automazione, smart city). Questi saranno i temi alla base dei portafogli finali.
3) Selezione degli strumenti
Una volta raggruppati correttamente gli ETF simili, selezioniamo gli ETF migliori per rappresentare ogni tema all’interno dei portafogli. Anche guardando al passato notiamo che la performance e la volatilità dei vari ETF che fanno parte di uno stesso tema può variare molto. Quando selezioniamo la miglior scelta per l’investitore dobbiamo tenere conto non solo della performance potenziale, ma anche del rischio. In Moneyfarm abbiamo perfezionato negli anni un processo di selezione degli ETF che si basa su sette criteri chiave (inclusi i costi e la liquidità). Abbiamo ottimizzato il nostro processo di selezione per adattarlo al meglio alla caratteristiche degli investimenti tematici.
4) Creazione del portafogli
La fase finale è la costruzione dei portafogli, dobbiamo raggruppare i vari temi (che ora sono rappresentati da un singolo ETF) in un portafoglio tematico. Abbiamo raggruppato i vari temi secondo un criterio qualitativo creando tre portafogli che fanno riferimento a un macro trend specifico: Innovazione Tecnologica, Demografia e Cambiamenti Sociali e Sostenibilità. Creiamo poi creato un portafoglio multi-trend che racchiude una selezione dei migliori fondi. Per evitare eccessiva concentrazione di rischio il i portafogli sono ottimizzato e controllato attraverso dei processi qualitativi.
Tutto il processo di creazione dei portafogli viene revisionato regolarmente:
- Per fare sì che il livello di rischio resti coerente e adeguato per gli investitori.
- Per aggiornare la composizione dei portafogli con l’aggiunta di nuovi temi e nuovi fondi, in modo che la missione dei portafogli, quella di investire sull’innovazione, resti coerente nel tempo.
Portafoglio tematico sull’innovazione tecnologica, caratteristiche tecniche
Il portafoglio tematico su tecnologia e innovazione include in ETF che investono in società specializzate nello sviluppo di tecnologie rivoluzionarie e nella digitalizzazione dell’economia. Come abbiamo spiegato questo portafoglio include un gran numero di temi al quale fanno riferimento diversi fondi. Qui di seguito trovi i temi che includiamo sotto il macrotrend innovazione tecnologica.
Ricordando che le performance passate non sono una garanzia delle performance future, qui trovi alcuni dei risultati (teorici) che il portafoglio avrebbe ottenuto negli ultimi anni.
Tutti i dati sono aggiornati al 20/02/2023
Cosa deve farer l’investitore?
Abbiamo deciso di offrire i portafogli tematici ai nostri investitori perché pensiamo che essi siano in grado di generare un extra rendimento di lungo termine.
Si tratta di un’opzione per aumentare la sofisticazione del tuo portafoglio, personalizzandolo secondo le tue inclinazione e le tue preferenze.
Puoi destinare una parte del tuo portafoglio a uno o più portafogli tematici, noi ci occupiamo di suggerirti quanto al massimo puoi investire per mantenere il profilo di rischio del tuo investimento coerente.
Puoi accedere agli investimenti attraverso la tua area dedicata o contattare i nostri consulenti per qualsiasi dubbio o domanda.
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.