L’industria dei fondi comuni d’investimento ha subito una grande rivoluzione da quando, nel lontano 1989, il primo ETF è stato quotato presso la borsa di New York. Da allora, gli ETF hanno attirato un numero sempre maggiore di investitori fino ad assumere una considerevole quota di mercato in quanto sono strumenti low-cost che permettono di investire in ogni angolo del mercato.
Ma esattamente cos’è un ETF e quali sono le principali differenze tra i fondi comuni tradizionali e gli ETF?
Un ETF è semplicemente un fondo passivo che si può comprare o vendere in borsa (ETF sta per Exchange-traded fund); ETF e fondi comuni sono entrambi panieri di titoli che offrono agli investitori portafogli diversificati, ma la scambiabilità in borsa e la passività implicano dei sostanziali benefici e vantaggi agli investitori in ETF rispetto agli investitori in fondi comuni:
- Gli ETF sono maggiormente ‘liquidi’ in quanto è possibile conoscere il loro valore, comprarne e venderne quote in qualsiasi momento del giorno; invece le quote di un fondo comune possono essere acquistate o vendute solo una volta al giorno
- Gli ETF hanno minori spese di gestione perché sono fondi passivi ovvero i gestori si limitano a replicare le performance di un determinato indice
- Mentre la maggioranza dei fondi comuni addebitano al cliente spese di ingresso ed uscita dal fondo, tali spese sono azzerate nel caso degli ETF
Sommando le spese di gestione con le eventuali commissioni di ingresso ed uscita si arriva ad una percentuale di spesa sull’ammontare investito che va dall’1% al 3% per un fondo comune mentre con un ETF è difficile sforare una spesa dell’1%.
Si potrebbe obbiettare che i fondi comuni con gestione attiva sono caratterizzati da spese di gestione maggiori in quanto offrono performance superiori a quelli del benchmark replicato da ETF e fondi passivi ma, in realtà, le statistiche confermano che nel lungo termine i fondi non riescono a generare extra-performance in maniera persistente. Pertanto le alte spese di gestione sono ingiustificate e vanno soltanto ad erodere i potenziali profitti dell’investitore.
Il servizio di consulenza di MoneyFarm ti permette costruire un portafoglio d’investimento in ETF ben diversificato, trasparente ed efficiente sia dal punto di visto della tassazione che delle spese di gestione.
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.