Negli ultimi anni il legame tra denaro e felicità è stato al centro di molte discussioni, ma la ricerca scientifica sta andando oltre i luoghi comuni. Un recente studio pubblicato su Studies of Applied Economics1 offre una panoramica unica: 37 ricerche condotte tra il 2001 e il 2019 dimostrano in modo consistente che benessere finanziario e salute mentale sono strettamente collegati.
Non solo reddito: cosa significa benessere finanziario
Spesso si pensa che la stabilità economica coincida semplicemente con lo stipendio o il patrimonio. La ricerca dimostra invece che il benessere finanziario è un concetto molto più ampio: include la capacità di pianificare spese future, la gestione dei debiti, la percezione di sicurezza economica e anche la fiducia nel poter affrontare imprevisti. Non conta solo “quanto si ha”, ma come ci si sente rispetto alle proprie finanze.
Questo porta direttamente a tre pilastri della finanza personale: avere un orizzonte temporale definito (sia di breve sia di lungo termine), per non farsi condizionare dalle oscillazioni del momento; gestire il rischio, per evitare che un imprevisto diventi una crisi insostenibile; e diversificare le fonti di reddito e di investimento, così da non dipendere mai da un unico elemento.
Lo “stress finanziario” come anello di congiunzione
La ricerca sottolinea come lo “stress finanziario” sia il mediatore principale tra finanze e salute mentale. Le preoccupazioni legate al denaro (bollette, mutui, spese mediche, debiti) alimentano ansia e depressione molto più del livello assoluto di reddito. È il carico psicologico della precarietà, non solo la condizione economica oggettiva, a determinare l’impatto sulla mente.
Ed è qui che i principi finanziari citati diventano fondamentali: avere un fondo di emergenza diversificato in strumenti liquidi, ragionare con una prospettiva temporale chiara e non basarsi unicamente sul credito per coprire spese impreviste può ridurre sensibilmente lo stress.
I primi step di pianificazione finanziaria
In questo contesto, quali sono i principali step di pianificazione finanziaria, utili anche per favorire la serenità mentale? Il nostro Investment Consultant Manager Davide Cominardi identifica i seguenti passi fondamentali:
- Capire il proprio profilo investitore: questo è un mix tra diversi fattori, come le conoscenze finanziarie, l’esperienza pregressa in materia di investimento e la capacità di sopportare i rischi degli investimenti in termini di volatilità e perdite.
- Definire un obiettivo d’investimento chiaro andando oltre al pensiero di “guadagnare” e cercare di identificare obiettivi, esigenze, spese e possibili imprevisti nei prossimi anni (e decenni) legati alla propria situazione, a quella delle persone care e al lavoro.
- Avere un orizzonte temporale e definire l’allocazione ottimale in termini di diverse asset class, a cui si aggiunge la scelta degli strumenti su cui investire, con particolare attenzione alla diversificazione e al controllo dei costi.
“Successivamente è fondamentale testare e monitorare nel corso del tempo tutti questi aspetti attraverso un’auto-analisi continua della propria pianificazione finanziaria in base agli obiettivi di vita e una verifica a distanza di tempo del proprio profilo investitore”, aggiunge Cominardi. “Tutto ciò, accompagnato da una valutazione delle tendenze economiche, consente di controllare periodicamente che investimenti e obiettivi siano allineati in modo coerente, sia in termini di tempo sia di rendimento atteso”.
“Spesso non avere un corretto approccio all’investimento, unito a una mancata gestione dell’emotività nei momenti difficili, può portare a più pericoli rispetto ad aver investito nel momento sbagliato ma avendo strutturato tutto correttamente”, conclude Cominardi.
Come emerge dalla ricerca Mind the Gap di Morningstar, essere consapevoli dei cosiddetti bias comportamentali di fronte a situazioni difficili può aiutare a mettere in guardia dalle decisioni impulsive.
Educazione finanziaria: una cura preventiva
Una delle raccomandazioni centrali dello studio riguarda l’educazione finanziaria. Saper gestire un budget, programmare spese impreviste e affrontare i debiti non è solo una competenza economica, ma una vera e propria forma di prevenzione sanitaria. Le persone che sviluppano queste capacità riportano livelli più bassi di ansia e depressione, dimostrando che la gestione consapevole del denaro ha effetti tangibili sulla qualità della vita.
Qui l’orizzonte di lungo termine torna centrale: programmare pensione, risparmi e assicurazioni significa prendersi cura del sé futuro. La gestione del rischio – tramite coperture assicurative o diversificazione degli investimenti – permette di affrontare meglio le incertezze.
La ricerca suggerisce inoltre un cambio di prospettiva: il benessere finanziario non va considerato solo come un obiettivo individuale, ma è un tema di salute pubblica. Prevenire e ridurre lo stress economico significa ridurre l’incidenza di ansia e depressione nella popolazione, con effetti positivi sull’intero sistema sanitario e produttivo.
Conclusione: curare il portafoglio per curare la mente
In definitiva, secondo quanto emerge dalla ricerca, prendersi cura delle proprie finanze significa prendersi cura della propria salute mentale. Non è questione di ricchezza assoluta, ma di sicurezza percepita, capacità di pianificare e riduzione dello stress.
Per le persone, questo si traduce in azioni concrete: monitorare le spese, creare un fondo di emergenza, affrontare i debiti in modo strutturato e, soprattutto, applicare i tre principi chiave – pensare al lungo termine, gestire i rischi e diversificare.
Questo articolo è fornito esclusivamente a scopo informativo e riflette le opinioni personali dell’autore. Non costituisce consulenza o raccomandazione di investimento. Il valore degli investimenti può diminuire così come aumentare e potresti ricevere un importo inferiore a quello investito. Le performance passate non sono indicative di rendimenti futuri. Gli investimenti all’estero possono risentire delle variazioni dei tassi di cambio. Il trattamento fiscale dipende dalle circostanze personali e può cambiare nel tempo. I riferimenti a qualsiasi società, indice, ETF o fondo hanno esclusivamente finalità illustrative. Se non sei sicuro che un investimento sia adatto a te, ti consigliamo di rivolgerti a un consulente finanziario autorizzato.
- Hassan, M. F., Mohd Hassan, N., Kassim, E. S., & Utoh Said, Y. M. (2021). Financial Wellbeing and Mental Health: A Systematic Review. Studies of Applied Economics, 39(4). ↩︎
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.