Cosa aspettarci da questo 2023? E’ ancora un buon momento per investire? Queste sono alcune delle domande a cui risponderanno i nostri esperti durante l’evento del 22 febbraio alle 18 che vedrà la presentazione dell’ Asset Allocation Strategica 2023.
Qualche anticipazione…
Quando guardiamo ai prossimi mesi non possiamo ignorare quello che è accaduto l’anno scorso. Certamente l’onda lunga degli eventi del 2022 continuerà ad influenzare i mercati; e più nel dettaglio ci sono tre forze su cui si giocherà la partita nei prossimi mesi:
- l’inflazione,
- la politica monetaria
- la crescita.
Per quanto riguarda la crescita economica, negli ultimi 5 mesi abbiamo assistito ad un costante deterioramento degli indicatori del sentiment, ma i dati economici core (ad esempio: consumi, statistiche sul mercato del lavoro, scorte, tassi di disoccupazione, immatricolazioni di automobili, affari immobiliari) hanno dimostrato di essere più resilienti delle attese.
Lato inflazione pensiamo che questa abbia raggiunto il suo picco, ma non crediamo che la Banca Centrale possa portarla facilmente entro il limite del 2% nel 2023. Riteniamo invece che le banche centrali sposteranno gradualmente la loro attenzione sulla crescita economica e sosterranno l’economia in caso di recessione. Notizia positiva? Sì. Questa azione sarebbe positiva per la performance degli asset il prossimo anno, anche in caso di recessione.
La recessione, ci sarà? Riteniamo che la domanda cruciale non sia se la recessione arriverà, ma quanto intensa sarà e soprattutto se è stata prezzata dai mercati. Su questo fronte buone notizie. Pensiamo che la possibilità di una recessione sia già stata in parte scontata dal mercato e i fondamentali economici suggeriscono che l’economia potrebbe essere ancora più resiliente, tenendo la porta aperta per una sorpresa positiva.
E’ un buon momento per investire?
Senza troppi indugi: sì vale la pena continuare ad investire.
Secondo noi ci sono dei buoni motivi per avere ancora fiducia in un sistema economico e finanziario in grado di evolversi, adattarsi e prosperare:
- La spinta innovativa da un punto di vista tecnologico non è finita
- Il premio al rischio resta significativo, sia per quanto riguarda l’azionario, sia per quanto riguarda l’obbligazionario.
- Troppo presto per dichiarare la fine della grande moderazione: i mercati abbiano più fiducia nella capacità delle banche centrali di controllare l’inflazione di quanto esse la abbiano in sé stesse.
- La transizione verde non ha perso la sua spinta.
- I rendimenti attesi a 10 anni sono i migliori per la maggior parte delle asset class di quelle che abbiamo visto negli ultimi 10 anni.
Per questi motivi, anche quest’anno, rinnoviamo la nostra fiducia nell’approccio diversificato e multi asset e continuiamo a ritenere che l’investimento sia il miglior modo per proteggere l’interesse finanziario dei nostri clienti in un mondo incerto. Anche quando si cammina negli ambienti più ostili o estremi, il viaggio – se affrontato nel modo giusto – può diventare una piacevole avventura.
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.