ETF Vietnam: la guida completa per il 2024


L’economia del Vietnam è sulla bocca di tutti. È notizia recente che il Fondo Monetario Internazionale abbia rivisitato al rialzo le previsioni di crescita economica del Paese per il 2023. Il Pil dell’economia emergente del Sud-Est asiatico quest’anno crescerà di più del 7%. In un periodo nel quale l’economia di tutta l’Asia sembra faticare, il Vietnam si muove in controtendenza, diventando il vero campione della crescita della regione con performance migliori di Paesi come India, Giappone e Cina, le cui proiezioni sono state tutte ridotte tra lo 0,7 e l’1,1%.

Per questa e altre ragioni sempre più investitori sono interessati a cavalcare il successo di questa economia emergente. Uno dei più popolari modi per farlo è investire sugli ETF Vietnam. Investire attraverso gli ETF, garantisce una soluzione economica, rapida ed efficiente per esporsi all’economia di un mercato emergente.

A Moneyfarm siamo specialisti nella creazione di strategie di investimento diversificate in ETF. Abbiamo un approccio molto chiaro per quanto riguarda gli investimenti sui mercati emergenti, asset class di cui gli ETF India fanno parte. Crediamo che essi possano avere un ruolo nel contesto di una strategia di investimento ben diversificata, che comprenda un’esposizione azionaria globale.

❓Perché investire in Vietnam? Perché è paese asiatico che oggi fa registrare i migliori livelli di crescita
📊 Quali sono i principali indici azionari vietnamiti? Gli indici della famiglia FTSE e l’indice MSCI Vietnam.
📈 Come ha performato il mercato vietnamita di recente? Ha subito il mercato orso che ha coinvolto tutti i principali indici global.

In questo articolo proveremo a fornire una panoramica dell’economia e del mercato azionario vietnamita e di come gli investitori interessati possano investirci attraverso gli ETF. Cercheremo anche di passare in rassegna alcuni dei migliori ETF Vietnam disponibili su Borsa Italiana.

Una panoramica sull’economia vietnamita. Conviene investire negli ETF Vietnam?

L’attuale successo economico del Vietnam è il risultato di decenni di progressi che hanno continuato ad avvenire in modo continuativo e graduale, senza che per molto tempo il mercato azionario vietnamita entrasse nel radar degli investitori mainstream. Il Vietnam è passato dall’essere una delle economie globali più povere a una di quelle in più rapida crescita. La crescente competizione geopolitica tra Cina e Stati Uniti rafforza la posizione del Vietnam da un punto di vista economico e politico, con un gran numero di multinazionali che stanno prendendo la decisione di diversificare la propria catena di approvvigionamento riducendo le proprie operazioni in Cina. Il Paese del Sud-Est asiatico è una delle principali destinazioni di questi investimenti, perché è considerato un mercato più stabile da un punto di vista politico, oltre che dotato di tutte le infrastrutture e le istituzioni necessarie a favorire il business.

Dopo la guerra del 1975, l’economia vietnamita è stata stagnante per molti anni pagando in parte l’onda lunga della guerra, in parte i limiti del modello di sviluppo socialista e le tensioni belliche con i Paesi vicini come Cambogia e Cina.

A partire dalla seconda metà degli anni ’80, il Partito Comunista Vietnamita (VCP) ha deciso di trasformare la sua economia aprendola gradualmente alle regole del libero mercato. Le riforme, note come doi moi, incoraggiarono l’industria privata, riconobbero i diritti fondiari privati ​​e abolirono l’agricoltura collettiva. Questi cambiamenti, insieme alla fine del conflitto con la Cambogia nel 1989, avviarono il paese verso un percorso di crescita con pochi eguali a livello mondiale.

Quando il VCP attuò per la prima volta le riforme, il Vietnam era uno dei paesi più poveri della regione, con un livello di alfabetizzazione vicino allo 0%. Nel 2020, il tasso di analfebetizzazione è sotto il 5% e oltre 10 milioni di persone sono riuscite a uscire dalla povertà solo nell’ultimo decennio. Anche il Pil pro capite del paese è aumentato di quasi dieci volte da meno di 300 dollari negli anni ’80 a 2.800 dollari nel 2020 (fonte The Diplomat)

La relativa stabilità politica e il costo del lavoro basso hanno reso il Vietnam un luogo attrattivo per gli investimenti esteri. Ciò ha permesso lo sviluppo di settori labour intensive come il tessile e l’elettronica. Gli investimenti diretti esteri in Vietnam sono arrivati a 15,8 miliardi nel 2018, partendo da praticamente 0 negli anni ’80. Si tratta di una quota superiore al 5,6% del Pil, una quota estremamente rilevante in un Paese che sta cercando la propria economia verso i servizi di nuova generazione per servire la crescente classe media.

ETF Vietnam: la Borsa e gli indici borsistici vietnamiti

Il principale mercato azionario del Vietnam è l’Ho Chi Minh Stock Exchange (HOSE). Questa Borsa valori è stata istituita piuttosto di recente, con la sua fondazione che risale al 2000. Oggi al suo interno sono quotati i titoli di oltre 500 aziende. La Borsa di Hanoi (HNX) è stata fondata invece nel 2005, è relativamente più piccola e tende ad attrarre aziende a più bassa capitalizzazione. Accanto a questi mercati esiste anche un mercato per società private non quotate (UPCoM).

La serie di indici FTSE Vietnam sono gli indici che rappresentano al meglio la performance delle società vietnamite quotate nella borsa di Ho Chi Minh. La famiglia comprende:

  • Indice FTSE Vietnam All-Share – un benchmark di mercato ampio che include il 90% delle aziende maggiori quotate nella Borsa di Ho Chi Minh (con una scrematura derivata dall’invisibilità). Questo indice rappresenta tutte le capitalizzazioni, offrendo uno spettro completo dell’economia vietnamita.
  • Indice FTSE Vietnam: questo indice copre un sottoinsieme dell’indice FTSE Vietnam All-Share e include società che hanno una sufficiente percentuale della proprietà in mano a investitori stranieri e soddisfano specifici requisiti di liquidità. Su questo indice è basato oggi l’unico ETF quotato su Borsa Italiana.

Entrambi questi indici sono idonei a fini di benchmarking e per essere utilizzati come strumenti nella creazione di fondi, ETF e derivati ​​indicizzati.

Un altro indice piuttosto popolare è l‘MSCI Vietnam è concepito per misurare la performance dei segmenti ad alta e media capitalizzazione del mercato vietnamita. Con 20 componenti, l’indice copre circa l’85% dell’universo azionario del Vietnam.

Per quanto riguarda la distribuzione settoriale, la parte del leone viene ancora giocata da settori come il real estate e i beni di consumo, mentre è da notare un relativo sviluppo del settore finanziario che rappresenta oltre il 10% della capitalizzazione di tutti gli indici vietnamiti.

Gli indici vietnamiti hanno fatto registrare una crescita sostanziale nell’ultimo decennio ma negli ultimi 12 mesi hanno subito una pesante correzione, in linea con quella che ha riguardato la maggior parte dei mercati emergenti ma aggravata dal grande peso che il settore finanziario ha all’interno dell’indice.

Migliori ETF Vietnam, l’unico fondo quotato su Borsa Italiana: Xtrackers FTSE Vietnam Swap UCITS ETF 1C

Per chi volesse investire in Vietnam attraverso ETF l’unica soluzione è il fondo Xtrackers FTSE Vietnam Swap UCITS ETF 1C. Questo fondo è domiciliato in Lussemburgo ed è stato lanciato nel 2008. Si tratta di un ETF a replica sintetica. Questo vuol dire che l’esposizione non viene ottenuta attraverso l’acquisto proporzionale di tutti i titoli dell’indice, ma attraverso l’acquisto di contratti derivati Swap.

Il fondo ha un costo di gestione per l’investitore dello 0,85% e la politica di gestione dei dividendi è ad accumulazione. A livello valutario, la divisa del fondo è il dollaro. Gli asset in gestione superano i 250 milioni di dollari.

Investire in Vietnam conviene?

Come per tutti i mercati di frontiera l’investimento può rappresentare una grande opportunità ma anche un rischio. Il mercato azionario Vietnamita è fortemente sbilanciato verso i settori del real estate e finanziario, un fattore sicuramente da tenere in considerazione quando si considera l’investimento.

Anche da un punto di vista valutario, nonostante la crescita economica e la relativa stabilità politica, il valore della valuta vietnamita ha oscillato parecchio negli ultimi tempi nei confronti del dollaro.

Come per tutti i mercati emergenti, l’investimento potrebbe convenire, ma non esiste garanzia che la crescita economica si trasmetta immediatamente in miglioramento dei risultati azionari.

L’investitore dovrebbe valutare questo tipo di investimento all’interno di una strategia diversificata che comprenda una valutazione accurata dell’esposizione al rischio complessiva del portafoglio. A Moneyfarm moduliamo l’investimento in Paesi emergenti coerentemente con il profilo di investitore, cercando di dedicare a questa asset class una proporzione adeguata agli obiettivi e alla situazione finanziaria di ognuno. Se vuoi scoprire di più sul tuo profilo investitore, ti basterà completare il breve processo di sottoscrizione online per scoprire la nostra proposta di investimento personalizzata.

Domande frequenti?

Come hanno performato gli indici vietnamiti nell’ultimo anno?

Negli ultimi 12 mesi hanno subito una pesante correzione, in linea con quella che ha riguardato la maggior parte dei mercati emergenti ma aggravata dalle debolezze del settore finanziario locale.

Quanti ETF Vietnam sono quotati su Borsa Italiana?

Uno solo, l’Xtrackers FTSE Vietnam Swap UCITS ETF 1C, un ETF a replica sintetica che ottiene la copertura dell’indice attraverso l’utilizzo di contratti Swap.

A quanto ammontano gli investimenti esteri in Vietnam?

Nel 2018 hanno superato i 15 miliardi di dollari, circa il 5% del Pil del Paese.

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*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.