Se avete cambiato la batteria di un dispositivo elettronico almeno una volta nella vita, allora avete avuto a che fare con il litio. Da molti definito come il materiale del futuro, il litio è il metallo più leggero esistente sul globo e viene impiegato in moltissime attività che spaziano dalla costruzione di veicoli elettrici alla produzione di ceramiche e stoviglie. Con queste premesse può sembrare semplice prevedere un futuro roseo per chi decide di investire in questa materia attraverso gli ETF sul litio, ma i fattori che entrano in gioco in una scelta di questo tipo sono molti: cerchiamo quindi di analizzare nel dettaglio come funzionano gli ETF sul litio, le quotazioni e le performance che hanno registrato nell’ultimo periodo.
💰Posso acquistare direttamente il litio? | No, non è possibile investire direttamente in questo metallo. |
📈Quali sono le performance degli ETF sul litio? | Al momento stanno registrando performance positive. |
🔋A cosa serve il litio? | È utilizzato principalmente per la produzione di batterie. |
ETF litio: cosa sono?
Chi frequenta spesso queste pagine sa che in Moneyfarm abbiamo scelto di costruire i nostri portafogli di investimento con gli ETF (Exchange Traded Funds): si tratta di fondi comuni d’investimento a gestione passiva, sono quotati in Borsa esattamente come le azioni e rispetto ai fondi comuni offrono il grande vantaggio di essere estremamente liquidi, versatili e trasparenti. Esistono molte tipologie di ETF che si distinguono tra loro per asset class di riferimento o strategia di replica, ma in linea generale possiamo definirli come strumenti finanziari che permettono di prendere posizione su un sottostante – ad esempio un indice – e investire su di esso.
Nel caso specifico del litio in realtà è importante sottolineare che, a differenza di altre materie prime come l’oro, non è possibile investire direttamente in questo metallo, ma è necessario affidarsi a strumenti finanziari come gli ETF e gli ETC (Exchange Traded Commodities), vale a dire strumenti che replicano le performance di indici che hanno al loro interno azioni di aziende che hanno a che fare con la produzione e la commercializzazione di prodotti a base di litio.
ETF litio: su quali investire nel 2023? Analisi tecnica
Fino a pochi anni fa il ventaglio di Lit ETF disponibili su Borsa Italiana era piuttosto ridotto per il fatto che il mercato di questa preziosa materia prima era dominato da un numero esiguo di aziende produttrici, ma con l’aumento della domanda questo settore ha visto una grande espansione e, di conseguenza, un ampliamento del panorama di ETF sul litio. Cerchiamo quindi di analizzare nel dettaglio i prodotti più performanti, con una particolare attenzione agli ETF emessi più di recente.
Global X Lithium & Battery Tech
Lanciato nel 2010 sul mercato USA (ISIN US37954Y8553) e recentemente sbarcato su Borsa Italiana (ISIN IE00BLCHJN13), Global X Lithium & Battery Tech è un ETF che investe nell’intero ciclo del litio, spaziando dall’estrazione alla lavorazione del metallo fino alla produzione delle batterie.
Il fondo mira a replicare l’andamento del Solactive Global Lithium Index attraverso un portafoglio di titoli azionari costituito principalmente dai titoli che compongono l’indice e seguendone le proporzioni. Analizzando più nel dettaglio lo split geografico si nota come la Cina sia in cima alla lista con il 42,1%, seguita dagli USA con il 20,4% e la Corea del Sud con l’11,7%.
Per quanto le performance che questo ETF sul litio ha registrato in passato non costituiscano alcuna garanzia circa i rendimenti futuri, non si può non sottolineare che negli ultimi 6 mesi il fondo ha registrato una performance positiva di poco più del 13%, ma trattandosi di un prodotto molto recente non c’è uno storico di riferimento e dunque è difficile fare una valutazione completa.
Altro aspetto importante da tenere in considerazione quando si sceglie un ETF o, in generale, qualsiasi prodotto finanziario, è il suo indice di rischio: questo ETF è classificato 7 su 7, dunque presenta una serie di possibili criticità quali il rischio di mercato – vale a dire la possibilità che il valore diminuisca in modo repentino e imprevedibile – o il rischio di valuta, in quanto questo ETF è negoziato in USD e il cambio potrebbe non essere favorevole.
WisdomTree Battery Solutions
Torniamo nuovamente a parlare del celebre provider statunitense WisdomTree che ha recentemente aggiunto al già ricco paniere di ETF un prodotto specifico sulle batterie proprio per puntare su questo megatrend emergente: si tratta di WisdomTree Battery Solutions UCITS ETF (ISIN IE00BKLF1R75), un ETF a replica completa negoziato in USD e che investe in titoli azionari focalizzati sulla tecnologia relativa alle batterie. Un aspetto interessante è che per essere incluse nel suo indice di riferimento, il WisdomTree Battery Solutions Index, le società non devono solo soddisfare determinati parametri di gestione del rischio o di liquidità, ma anche superare lo screening ESG che prende in considerazione anche criteri ambientali, sociali e di governance, pena l’esclusione dall’indice. Anche in questo caso, l’allocazione per paese vede in testa la Cina con più del 25%, seguita dal Giappone con il 19,25% e dagli Stati Uniti con il 12,68%. Questo fondo, che non prevede una distribuzione dei dividendi ma il loro reinvestimento, è stato classificato 7 su 7 in termini di rischio: si tratta dunque di un prodotto molto particolare e, per quanto il rendimento medio dalla sua creazione si aggiri attorno al 23%, è estremamente difficile prevedere i suoi risultati futuri.
L&G Battery Value-Chain
Lanciato nel 2017 con domicilio fiscale in Irlanda, anche L&G Battery Value-Chain UCITS ETF (ISIN IE00BF0M2Z96) è un ETF piuttosto recente, ma può contare su un notevole patrimonio gestito che supera gli 840 milioni di Euro. Si tratta di un prodotto che mira a replicare nella maniera più fedele possibile le performance dell’indice Solactive Battery Value-Chain, che viene ricostituito su base semestrale e che coinvolge società attive nello sviluppo e nella produzione di batterie oltre a società che si occupano direttamente dell’estrazione della materia prima. Le performance degli ultimi mesi sono state positive ed in linea con quelle di altri prodotti simili, così come le spese di gestione che ammontano allo 0,49% su base annua. Anche questo fondo, che registra una classe di rischio leggermente inferiore rispetto al precedente (6 su 7) non versa dividendi ai propri azionisti, ma sceglie di seguire una politica di tipo accumulativo reinvestendo i guadagni nel fondo stesso.
Investire in ETF litio in periodi di crisi: conviene nel 2023? Previsioni, pro e contro
Guardando i grafici relativi alle singole società che lavorano con il litio e quelli dei vari settori produttivi coinvolti, sembra lecito pensare che investire oggi in ETF ed ETC sul litio possa essere una scelta vantaggiosa e remunerativa. Come abbiamo visto in apertura di questo approfondimento, il litio è un elemento fondamentale per la mobilità elettrica e, vista l’urgente necessità di investire su tecnologie sostenibili, non è certo un caso che il suo valore di mercato abbia registrato incrementi importanti. A questo si aggiunge anche la generale predilezione dei traders verso gli investimenti nelle materie prime, certamente caratterizzate da una spiccata volatilità ma considerate da sempre un porto sicuro (o quasi) per proteggere i portafogli di investimenti dalla svalutazione dovuta ai tassi di inflazione particolarmente elevati.
Tuttavia, come abbiamo detto, il litio è un materiale estremamente peculiare e nel quale non è possibile investire direttamente: prima di optare per un investimento sul litio, quindi, è opportuno prendere in considerazione alcune possibili criticità che potrebbero influire in maniera negativa sui rendimenti. La prima riguarda la tipologia stessa degli strumenti finanziari, che sono direttamente correlati alle azioni delle società che fanno parte della “filiera del litio” e che producono e commercializzano batterie e prodotti affini: le sorti di un investimento di questo tipo sono quindi legati a doppio filo con le sorti delle aziende stesse, che potrebbero registrare risultati negativi anche a fronte di un trend positivo della materia prima. Inoltre, nonostante il litio sia ad oggi considerato uno dei protagonisti principali della transizione energetica ed è lecito aspettarsi che continui a crescere nei prossimi anni, non c’è alcuna garanzia sul fatto che la tecnologia basata sulle batterie agli ioni di litio non venga sostituita nel prossimo futuro da altre soluzioni ancora più innovative e sostenibili.
Anche per quanto riguarda gli ETF sul litio, quindi, resta valido il solito monito: non esistono investimenti sicuri al 100%, ma solo opportunità che si trasformano in rendimento solo se inserite in portafogli equilibrati, efficienti e bilanciati.
Investire in ETF: qual è la differenza tra Moneyfarm e la tua Banca?
Quando si cerca una soluzione per mettere a frutto i propri risparmi spesso il primo passo è quello di affidarsi al proprio istituto bancario con la convinzione che farà gli interessi del correntista, ma non è sempre così. I servizi di consulenza finanziaria delle banche sono spesso portati a proporre la sottoscrizione di prodotti, per così dire, “standard”, che lasciano poco spazio alla personalizzazione e sui quali il consulente percepirà delle provvigioni, con logiche e meccanismi non proprio trasparenti. La mancanza di indipendenza si traduce spesso in una mancanza di tutela nei confronti degli interessi del cliente, ecco perché come Moneyfarm abbiamo scelto di andare in una direzione completamente diversa: non veniamo remunerati per vendere fondi, ma per la qualità della consulenza che offriamo. Questo ci ha permesso di diventare in poco più di dieci anni il punto di riferimento unico per chi cerca una consulenza finanziaria professionale, personalizzata e a costi contenuti, ottenendo per il settimo anno di fila il premio come Miglior Servizio di Consulenza Indipendente in Italia. Se vuoi conoscere i nostri servizi e costruire insieme una soluzione d’investimento adatta alle tue esigenze e alla tua propensione al rischio, compila senza impegno il form online.
Domande frequenti
Perché gli ETF sul litio sono così nuovi?
Fino a poco tempo fa la produzione di litio era in mano ad un ristretto gruppo di società, ma negli ultimi anni il mercato si è ampliato notevolmente, favorendo il lancio di nuovi prodotti finanziari dedicati.
Che rendimento avranno gli ETF sul litio tra cinque anni?
Difficile fare previsioni sul lungo termine, ma se la tecnologia elettrica continuerà ad essere al centro della transizione energetica è possibile che gli ETF sul litio manterranno performance positive. Tuttavia, è bene ribadire che non esistono investimenti vantaggiosi a propri per tutti: ogni prodotto finanziario deve inserirsi in modo coerente in una strategia equilibrata e in un portafoglio adeguatamente diversificato.
Qual è il coefficiente di rischio degli ETF litio?
Ogni ETF è diverso dall’altro e dunque avrà un proprio coefficiente di rischio: gli ETF che abbiamo analizzato in questo approfondimento hanno un punteggio tra 6 e 7, dunque sono considerati prodotti decisamente rischiosi e destinati ad investitori esperti, che siano in grado di comprenderne le peculiarità e che siano consapevoli della concreta possibilità di registrare perdite anche considerevoli.
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.