Economia reale e finanziaria: qual è la loro relazione e quali sono le differenze?

Economia finanziaria ed economia reale sono interconnesse: il loro rapporto, però, è indubbiamente complesso. Una corretta strategia d’investimento dovrà necessariamente prendere in considerazione questa dinamica, adottando una visione prospettica che abbracci le diverse variabili in gioco. Come agiscono i cicli economici sulle scelte di investimento e come inquadrare la relazione tra economia reale e finanziaria per bilanciare meglio gli asset?

💸 Cos’è l’economia finanziaria? L’insieme degli strumenti finanziari (azioni, obbligazioni, derivati, fondi di investimento, etc)
🏭 Come si definisce l’economia reale? L’ambito economico dato dalla produzione e distribuzione di beni e servizi
📈 Economia reale e finanziaria procedono su binari distinti? No, sono complementari
💰 In quali casi possono divergere? Ad esempio, bolle finanziarie e politiche monetarie aggressive

Economia reale ed economia finanziaria sono complementari

Nel gergo anglosassone, i concetti di economia finanziaria e reale sono talvolta sintetizzati con l’espressione Wall Street e Main Street, in riferimento alla borsa americana – in senso lato, al mondo della finanza – e alle attività economiche che prescindono dal settore finanziario. In realtà, i due ambiti non si distinguo in modo netto. Si caratterizzano, infatti, per una dinamica di complementarietà: le loro attività possono essere più o meno correlate, a seconda dello scenario e del ciclo economico. Proviamo a inquadrare le differenze e gli intrecci che caratterizzano i due concetti.

Cos’è l’economia reale?

L’economia reale è composta dall’insieme di beni e servizi prodotti dal settore pubblico e privato e che complessivamente vanno a comporre il Pil di un Paese. Il “motore” è rappresentato dalla produzione industriale – da cui deriva un indotto più o meno ampio, a seconda dei settori e della vivacità dello scenario economico – e dallo scambio di merci. Lo sviluppo e la vendita di servizi costituisce una voce molto importante dell’economia reale, così come gli scambi che interessano il settore immobiliare.

Da cosa è composta l’economia reale?

L’economia reale si compone di un insieme di attività molto eterogeneo che comprende beni industriali, merci, immobili, terreni e servizi nel senso ampio del termine.

Economia reale e relazione con le azioni

Come incide l’andamento dell’economia reale sul mercato azionario? Nel caso delle azioni e, più in generale, dell’economia finanziaria, non vi è produzione di beni. L’andamento dell’economia, tuttavia, incide sulle performance delle società che emettono le azioni, sulle aspettative degli investitori e sulla quotazione delle azioni stesse. Il prezzo delle azioni deriva dalla logica di domanda e offerta, dai fondamentali della società e dalle prospettive di crescita che riguardano l’economia reale (e il settore specifico) nel suo insieme.

Economia reale e relazione con le obbligazioni

Come abbiamo visto l’economia reale si riflette nel Pil, un indicatore che misura in forma aggregata la ricchezza prodotta da un Paese e il suo benessere. Da questa relazione scaturisce anche il rapporto fra economia reale e obbligazioni. Prezzo e rendimento, infatti, sono influenzati dalle aspettative legate all’andamento economico, fotografato da indicatori come il Prodotto interno lordo e dagli scenari macro e microeconomici elaborati sulla base dei dati. Più in generale, prezzo e rendimento sono condizionati dai fondamentali dell’emittente (che si tratti di uno Stato o di una società), oltre ad essere influenzati da dinamiche di domanda e offerta più ampie.

Economia reale e recessioni

L’andamento e le performance dell’economia reale sono in rapporto coi cicli economici che caratterizzano l’economia stessa. L’indicatore più utilizzato per misurare la crescita è il PIL, il cui andamento spiega anche i concetti di crisi e recessione (secondo la definizione tecnica, un calo consecutivo del Pil nell’arco di due trimestri, a livello congiunturale). La crescita e il rallentamento dell’economia possono dipendere da fattori endogeni o esogeni (propri del sistema economico o esterni, come nel caso dei fattori geopolitici).

I settori ciclici e anticiclici nell’economia reale

I settori che compongono l’economia reale possono essere più o meno allineati o, al contrario, divergere in modo significativo. Basti pensare alla distanza che si verifica tra settori di tipo ciclico e anticiclico: nel primo caso, la crescita del comparto coincide con un andamento positivo dell’economia generale. I settori anticiclici, invece, sono meno dipendenti dallo scenario economico e possono anzi beneficiare di una recessione o di un periodi di crisi. Fra questi spiccano il settore alimentare e farmaceutico che possono avere una relazione debole o, addirittura, inversa col ciclo economico. L’edilizia e l’automotive, invece, beneficiano in generale di un’economia florida e sono in relazione più diretta con la crescita economica.

Cos’è l’economia finanziaria?

Il concetto di economia finanziaria indica l’insieme delle attività finanziarie cioè strumenti quali azioni, obbligazioni, fondi di investimento e derivati. Mentre gli indicatori economici dell’economia reale si riferiscono, generalmente, ai trimestri e periodi precedenti (come nel caso del Pil), i mercati finanziari scommettono sul futuro e sulla successiva rivalutazione dei titoli. Da ciò deriva, fra le altre cose, il rischio di bolle finanziarie, quando le aspettative degli investitori divergono dall’economia reale e si rivelano irrealistiche.

Quali sono gli strumenti dell’economia finanziaria?

L’economia finanziaria è basata sullo scambio di asset finanziari, ovvero diritti sui ricavi dell’emittente. Il rendimento di un titolo o di un asset finanziario è strettamente connesso al fattore tempo. Basti pensare al concetto di interesse composto, ovvero alla crescita dei rendimenti generata dall’incremento progressivo del capitale. Nell’ipotesi che il titolo (o il portafogli d’investimento) performi bene, infatti, crescerà anche la base sui cui calcolare gli interessi.

Che relazione c’è tra economia reale e finanziaria?

La relazione fra economia finanziaria è molto complessa. Gli strumenti finanziari, come dicevamo, sono influenzati dall’economia reale, a sua volta condizionata da un ampio insieme di fenomeni che includono, fra le altre cose, lo scenario geopolitico. Pensiamo, ad esempio, al prezzo delle materie prime che ricade, in primis, sui costi di produzione industriale. Le commodity, del resto, possono fare da sottostante agli strumenti finanziari come i derivati, il cui costo risentirà del mercato delle materie prime. Se prendiamo in considerazione la relazione inversa, notiamo come gli eventi che riguardano il mercato finanziario possano avere una ricaduta sull’economia reale. La finanza, infatti, può influenzare l’economia reale con strumenti volti a indirizzare le risorse verso imprese di capitali e settori specifici, supportandone così la crescita. Gli strumenti finanziari, più in generale, apportano capitali all’economia reale, come nel caso del mutuo e dei prestiti volti a finanziare – oltre all’acquisto di immobili – lo scambio di beni e servizi.

Quando si allontanano economia reale e finanziaria?

Se pensiamo al concetto di crescita, è facile notare come economia reale e finanziaria non si muovano sempre in modo concorde. La differenza tra economia reale e finanziaria si evidenzia, ad esempio, all’emergere di bolle create da un eccesso di domanda che non trova corrispondenza nell’economia reale: alla rapida crescita delle quotazioni, in questo caso, può fare seguito un calo repentino del valore. Un altro fattore distorsivo possono essere le politiche monetarie.

L’indicatore Warren Buffet

La differenza tra economia reale e finanziaria trova riscontro nel cosiddetto indicatore Warren Buffet, basato sul confronto tra il Pil Usa e il Wilshire 5000 Total Market Index. La relazione tra il Pil e la capitalizzazione delle azioni americane fotografa il divario tra economia reale ed economia finanziaria.

Perché investire nell’economia reale?

L’economia reale, ovvero l’insieme degli scambi di prodotti e servizi in ambito pubblico e privato, è il motore di un Paese da cui deriva la creazione di posti di lavoro e, in senso più ampio, la prosperità. Investire in immobili o imprese attive in altri settori dell’economia reale, quindi, contribuisce a favorire la crescita e a supportare la il benessere economico.

Conclusioni

La relazione tra economia reale e finanziaria è molto sfaccettata e ricca di incognite. Prevedere l’andamento dei titoli di borsa, del resto,è difficile: ne deriva, non a caso, l’esigenza di accettare un rischio elevato se l’obiettivo è realizzare un buon guadagno. Trovare il giusto equilibrio tra rendimento ed esposizione al rischio non è semplice, specie se il capitale da investire è ridotto. Nella scelta degli asset di investimento, il consiglio è sempre la diversificazione del portafoglio: che si tratti di affiancare asset immobiliari e fondi di investimento, o di studiare la composizione di un portafoglio azionario, la regola sta nel prevedere diversi scenari e strutturare la strategia di conseguenza per reagire meglio agli imprevisti.

Domande frequenti

Economia finanziaria e reale: qual è la differenza?

Il primo concetto si riferisce all’ambito economico caratterizzato dalla produzione e distribuzione di beni e servizi e rappresentato da indicatori come il PIL. L’economia finanziaria è data da strumenti come obbligazioni, azioni, fondi, derivati e altri strumenti finanziari correlati con l’economia reale.

Come influisce l’economia reale su azioni e obbligazioni?

Il prezzo e il rendimento dei titoli dipendono dai fondamentali dell’emittente (impresa o Stato). I risultati della società o il bilancio dello Stato dipendono, a loro volta, dall’andamento dell’economia reale e del settore in cui opera la società, influenzando il rating e le aspettative degli investitori.

L’andamento dell’economia finanziaria è allineato a quello dell’economia reale?

Non sempre. Un esempio sono gli effetti distorsivi creati dalle politiche monetarie e le bolle finanziarie dove non vi è corrispondenza tra economia reale e valore dei titoli. Negli Usa, il divario tra economia reale ed economia finanziaria è misurato dal cosiddetto indicatore Warren Buffet.

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