Shale Gas: un nuovo motore per la rinascita del settore manifatturiero americano?

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L’America si sta avvicinando ad una vera e propria “shale-gas revolution”. Lo shale gas, il gas naturale ricavato da particolari rocce sedimentarie, potrebbe essere una nuova importante fonte energetica tanto da rappresentare un significativo beneficio per tutta l’economia americana.

La generale euforia per la nuova risorsa energetica ha portato molti ad ipotizzare una miracolosa rinascita economica del settore manifatturiero USA ma alcuni rapporti dimostrano che lo shale gas potrebbe non bastare da solo a rivitalizzare l’occupazione manifatturiera. In primis il prezzo del gas naturale è solo uno dei fattori produttivi da tenere in considerazione per decidere dove localizzare i propri impianti di produzione: tasse, costi di manodopera, competenze, regolamentazione e incentivi governativi sono fattori che entrano nel mix decisionale. Inoltre un fattore e driver ben più importante da analizzare potrebbe essere la sua domanda a lungo termine: grande crescita di richieste potrebbe arrivare da Cina, India e Paesi Emergenti.

L’ipotesi di una rinascita economica si baserebbe dunque su ipotesi piuttosto fragili circa l’offerta, la domanda e i prezzi dello shale gas. A tal proposito il calo dei prezzi del gas naturale negli Stati Uniti sembra continuare e i comparti del settore manifatturiero che dovrebbero beneficiare maggiormente dei bassi prezzi non sembrano registrare le elevate e sperate outperformance.  Gli ostacoli sono dunque molti alti per lo shale gas al fine di poter veramente alimentare l’economia americana attraverso il settore manifatturiero. Gli utenti americani di shale gas potrebbero risparmiare fino a 30 miliardi di dollari con l’attuale basso prezzo del gas. Tuttavia i settori veramente sensibili all’energia contano solamente per l’1% nel quadro totale del PIL americano.

I futuri prezzi del gas naturale sono tendenzialmente al ribasso con un significativo impatto e beneficio a livello economico ma a nostro avviso prima di poter parlare di una vera e propria “revolution” molti dubbi e dinamiche sono ancora da chiarire.

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