Come gestire i primi segnali di nervosismo con i ribilanciamenti del portafoglio.
L’aumento repentino dei tassi governativi e, al contempo, le perdite che stanno interessando l’azionario riflettono, secondo alcuni, il nervosismo che viene dal possibile rialzo dei tassi della FED entro fine anno, secondo altri, gli effetti di una possibile correzione tecnica, visto che dal referendum sulla Brexit tutte le asset class sono in positivo.
L’unica certezza che abbiamo nei prossimi mesi è il referendum sulla riforma costituzionale in Italia, e le sue possibili implicazioni politiche ed economiche a livello italiano ed europeo. Un evento che a nostro avviso si sta evolvendo in maniera simile al referendum inglese sulla Brexit dello scorso giugno e che per questo va monitorato.
Al momento i sondaggi non danno per scontata la vittoria del sì alle riforme ma l’importante non è tanto l’esito del referendum, quanto l’essere pronti ad affrontare qualsiasi tipo scenario.
Ancora una volta sarà la diversificazione il migliore strumento per affrontare un contesto incerto e proteggere i risparmi.
A nostro avviso, i rischi derivanti dall’esito del referendum sono di gran lunga più alti dei ritorni possibili, per questo, nel corso dei nostri ultimi ribilanciamenti (parte fondamentale della nostra strategia di investimento) abbiamo deciso di ridurre considerevolmente il “rischio Italia” nel reddito fisso, soprattutto per le scadenze più a breve.
Va ricordato che nel 2008 e nel 2011 il rendimento dei titoli di Stato italiani a due anni era rispettivamente del 4.5% e del 4.8%, ed oggi invece è negativo. Certamente un contesto diverso da quello attuale, ma la storia ci permette di capire meglio cosa può succedere se il mercato dovesse affrontare qualcosa di inaspettato. Le nostre analisi di scenario ci mostrano inoltre che in caso di shock (abbiamo simulato un movimento al rialzo di 150 punti base nel decennale italiano) le nostre esposizioni verrebbero penalizzate in maniera rilevante; è veramente difficile pensare che il decennale italiano possa scendere di un ulteriore 100 punti base dai valori attuali.
Riteniamo quindi importante incrementare maggiormente la diversificazione a livello europeo per i prodotti governativi del reddito fisso a basso rischio e quella a livello globale per i prodotti governativi con scadenze maggiori.
I prossimi mesi saranno ricchi di eventi importanti. Ma gli investitori che possono contare su una solida strategia di medio-lungo termine non avranno da temere.