Ora che le elezioni americane si sono concluse, gli investitori possono tornare a concentrarsi sui dati economici, come l’indice dei prezzi al consumo di ottobre previsto per mercoledì.
Sarà interessante osservare in che modo le politiche proposte dal presidente eletto potrebbero incidere sull’economia nei prossimi mesi.
A settembre, l’inflazione negli Stati Uniti è scesa al 2,4% su base annua, segnando il sesto calo consecutivo. Tuttavia, gli economisti ritengono che questa tendenza potrebbe essersi interrotta a ottobre, con un leggero aumento che probabilmente non susciterà particolari preoccupazioni per la Federal Reserve (Fed), impegnata da oltre due anni nel ripristinare la stabilità dei prezzi.
Diverso sarebbe, però, uno scenario di accelerazione più marcata dell’inflazione il prossimo anno se Donald Trump dovesse attuare le politiche commerciali promesse in campagna elettorale, il che potrebbe portare la Fed ad adottare un maggiore grado di cautela.
Queste politiche comprenderebbero un’imposta minima del 10% su tutte le importazioni e una tassa del 60% su tutti i prodotti provenienti dalla Cina. Secondo Barclays, queste misure porterebbero a una tariffa media ponderata del 17% sulle importazioni, un livello che non si registrava dal 1935. Inevitabilmente, ciò comporterebbe un aumento dei prezzi per i consumatori americani.
Un’accelerazione dell’inflazione potrebbe rappresentare una minaccia per l’economia, rendendo necessario aumentare di nuovo i tassi di interesse per mantenerla sotto controllo o, perlomeno, mantenerli alti più a lungo.
In agenda
Martedì: Rapporto sul mercato del lavoro del Regno Unito (settembre). Risultati: Shopify, Spotify, Home Depot.
Mercoledì: Inflazione Usa (ottobre). Risultati: Cisco.
Giovedì: Produzione industriale nell’Eurozona (settembre), verbali dell’ultima riunione della Banca Centrale Europea. Risultati: Disney, Applied Materials, JD.com.
Venerdì: Crescita economica in Giappone (Q3), produzione industriale e vendite al dettaglio in Cina (ottobre), crescita economica del Regno Unito (Q3), vendite al dettaglio Usa (ottobre), produzione industriale Usa (ottobre). Risultati: Alibaba.
La settimana appena trascorsa
Usa
L’azionario ha raggiunto nuovi massimi e il dollaro statunitense si è rafforzato con il dissiparsi dell’incertezza elettorale. Nel frattempo, la Fed ha effettuato il secondo taglio dei tassi di interesse dell’anno.
Europa, Medio Oriente e Africa
La Bank of England (BoE) ha tagliato di nuovo i tassi di interesse. OPEC+ ha posticipato nuovamente un piano per aumentare la produzione di petrolio.
Italia
UniCredit ha rivisto al rialzo la previsione di profitto annuo, portandola a oltre 9 miliardi di euro, con l’obiettivo di mantenere questo livello nei prossimi due anni. L’assicuratore italiano Generali, intanto, sta valutando l’acquisizione della società newyorkese di asset management MGG Investment Group.
Ferrari ha registrato un calo del 2% nelle consegne nel terzo trimestre, principalmente a causa di una riduzione della domanda in Cina. Nel frattempo, le aziende energetiche italiane Enel e Ansaldo, in collaborazione con Leonardo, sono in trattative per dar vita a un’entità statale dedicata alla costruzione di reattori nucleari in Italia.
L’inflazione è salita all’1% a ottobre, rispetto allo 0,7% di settembre.
Perché è importante
Le azioni americane e il bitcoin hanno raggiunto nuovi massimi storici, mentre mercoledì il dollaro e i rendimenti obbligazionari hanno registrato un rialzo in seguito alle aspettative degli investitori sulle proposte di Donald Trump riguardo tagli fiscali, dazi e deregolamentazione. Al contrario, l’azionario di alcuni mercati emergenti è calato, e le materie prime hanno seguito una tendenza al ribasso, in quanto il rafforzamento del dollaro le rende più costose per gli acquirenti internazionali.
La Fed ha ridotto i tassi d’interesse per la seconda volta quest’anno – un taglio più moderato rispetto al precedente – con l’inflazione in continuo rallentamento. Tuttavia, la solidità complessiva dell’economia permette un approccio più graduale nella riduzione dei tassi. Nel frattempo, la BoE ha ridotto i tassi per la seconda volta, nonostante il rallentamento dell’inflazione nel Regno Unito.
OPEC+ ha annunciato un’ulteriore serie di tagli alla produzione di petrolio. Nonostante i piani di incrementare l’offerta, la domanda debole in Cina e l’aumento delle forniture dagli Stati Uniti hanno generato un surplus nel mercato.
In Italia, i prezzi al consumo sono aumentati moderatamente in ottobre, superando le previsioni, mentre l’inflazione core ha registrato una crescita più solida.
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