Dreaming with the BRICs

di

 

La Cina ha superato gli Stati Uniti come il più grande partner commerciale del mondo. Dal 2006 a oggi gli USA hanno visto diminuire la loro leadership commerciale, passando da principale controparte di 127 paesi a 76, mentre il percorso inverso è stato fatto dalla Cina da 70 a 124.

Questi numeri sono figli di un percorso naturale che l’economia mondiale sta affrontando, con paesi sviluppati con una crescita economica oramai limitata e paesi in via di sviluppo con margini di crescita enormi e destinati a colmare il gap. Questa differenza di velocità tra vecchi ricchi e nuovi ricchi è dovuta principalmente a due fattori: la tecnologia acquisibile e la struttura demografica. Da una parte abbiamo Europa, USA e Giappone con una tecnologia ormai consolidata che ha portato la produttività di queste aree ai loro livelli massimi, d’altra parte i paesi emergenti stanno acquisendo tecnologie per loro nuove, che li portano a migliorare la loro capacità produttiva esponenzialmente (come lo è stato per noi nel secolo precedente). Altro aspetto cruciale è la struttura demografica: Europa, USA e Giappone sono aree geografiche agè con una percentuale di popolazione in età lavorativa  sotto il 60% e in continua decrescita, con due conseguenze: meno gente che produce e più pensioni da pagare. I Bric, invece, hanno in media quasi il 70% della popolazione in età lavorativa. Questo percorso guidato da trend demografici e sociali è secondo noi di MoneyFarm uno dei principali fattori determinanti dell’attività economica di un paese e ha conseguenze enormi sui valori dei mercati finanziari se giustamente interpretati. Insomma, Paesi emergenti Giovani e pronti ad imparare, continueremo a stare a guardarli o ci daremo anche noi una mossa?

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