L’anno dei mercati inizia con lo sprint – Osservatorio sui mercati globali

L’aggiornamento su tutti i trend più importanti per i mercati con Richard Flax (Chief Investment Officer):

Salve, qui è Richard Flax di Moneyfarm per il ricorrente aggiornamento mensile. È stato un buon inizio d’anno per gli asset finanziari e desidero entrare nei dettagli.

I mercati sono andati bene nelle prime settimane dell’anno. Pensiamo che ci siano diversi motivi. Innanzitutto, vediamo un rallentamento dell’inflazione, almeno negli Stati Uniti e nell’Eurozona. Vale la pena soffermarsi sui prezzi dell’energia, che sono recentemente diminuiti, grazie alla combinazione di clima mite e migliore fornitura di gas naturale. Alcuni mesi fa, si temeva che ci sarebbe stato un razionamento energetico questo inverno. Fortunatamente, finora non l’abbiamo visto.

In secondo luogo, abbiamo la riapertura della Cina, un importante elemento di supporto per la crescita globale. In terzo luogo, vediamo dati macro decenti nei mercati sviluppati, che suggeriscono che tali economie stanno andando relativamente bene finora nonostante tassi di interesse più elevati.

Infine, in generale, vediamo che gli utili societari tengono bene, anche se le aspettative sono leggermente diminuite.Forse le banche centrali saranno davvero in grado di abbattere l’inflazione senza spingere le economie in una profonda recessione. Sarebbe un risultato piuttosto positivo. Quindi, di cosa ci preoccupiamo? Ancora una volta, ci sono alcuni elementi da considerare.

Innanzitutto, stiamo assistendo a un calo dell’inflazione, e questa è davvero una buona notizia, ma i prezzi sono ancora ben al di sopra degli obiettivi della Banca centrale. Un aspetto di cui preoccuparsi sarebbe che l’inflazione si fermi a un livello superiore all’obiettivo del 2% che le banche centrali hanno tradizionalmente utilizzato e che resti ancorata. Dopotutto, continuiamo a vedere il mercato del lavoro negli Stati Uniti e nel Regno Unito piuttosto solido, con una crescita salariale ben al di sopra dell’obiettivo del 2%. Ciò potrebbe significare che le banche centrali scelgono di mantenere i tassi di interesse più alti più a lungo.

La nostra seconda preoccupazione è che potremmo stare stappando lo champagne un po’ troppo presto. I tassi di interesse più elevati non sortiscono i propri effetti immediatamente. Ci vuole tempo perché le persone si accorgano davvero del loro impatto. La resilienza che vediamo oggi in alcune economie potrebbe semplicemente significare che il vero rallentamento è ancora dietro l’angolo. Ciò avrebbe implicazioni per la crescita e la redditività aziendale. Infine, non dobbiamo dimenticare la geopolitica. C’è ancora una guerra in corso, anche se i mercati dell’energia si sono adattati meglio di quanto avremmo potuto temere qualche mese fa.

Dove ci porta tutto questo? Le prospettive a breve termine rimangono incerte per le economie e i mercati finanziari, la combinazione di domanda resiliente e rallentamento dell’inflazione è un buon punto di partenza per gli asset finanziari mentre ci dirigiamo verso il 2023.

Grazie per l’ascolto e a presto.

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*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.