Inflazione, Banca d’Inghilterra e le altre notizie della settimana

La Banca d’Inghilterra fa i conti con l’inflazione

Questa settimana potrebbe far luce sulla direzione e sulla tempistica dei tassi di interesse britannici. Mercoledì verranno pubblicati gli ultimi dati sull’inflazione e il giorno successivo la Banca d’Inghilterra (BoE) annuncerà la sua decisione.

I dati sull’inflazione dovrebbero risultare positivi. Gli economisti, compresi quelli della BoE, stimano che il ritmo complessivo dell’aumento dei prezzi sia sceso a maggio al 2%, raggiungendo l’obiettivo della banca centrale per la prima volta dal luglio 2021. Il problema è che le previsioni indicano che l’inflazione non rimarrà a livelli così bassi. 

La BoE prevede infatti un’accelerazione dell’inflazione nella seconda metà del 2024, per raggiungere una media di circa il 2,5%.

Inoltre, gli ultimi dati sull’inflazione mostrano dei segnali preoccupanti. I dati di aprile indicavano un tasso di inflazione annuale nel Regno Unito ancora più alto del previsto, anche se rallentato al 2,3% per la misura complessiva e al 3,9% per la misura core, che esclude i prezzi di beni più volatili come cibo ed energia. 

Ha quindi senso che la banca centrale britannica abbia un approccio cauto nel ridurre gli alti tassi di interesse progettati per rallentare l’inflazione nel Paese. 

Questo spiega anche perché i trader non vedano praticamente alcuna possibilità che la BoE riduca i tassi questa settimana dai massimi attuali degli ultimi 16 anni. 

Ma questo non significa si tratti di un compito facile: i dati economici della scorsa settimana hanno mostrato che nel Regno Unito la ripresa economica si è arrestata in aprile e che il tasso di disoccupazione è salito inaspettatamente ai massimi di 30 mesi. In altre parole, l’economia britannica sta dimostrando di aver sempre più bisogno del tipo di spinta che scatta con la riduzione dei tassi di interesse. 

Ecco perché i trader si aspettano che la banca centrale britannica riduca i tassi a settembre e di nuovo a dicembre.

Il calendario 

  • Lunedì: Cina: produzione industriale e vendite al dettaglio (maggio), Italia: dati finali sull’inflazione (maggio).
  • Martedì: Vendite al dettaglio Usa (maggio), produzione industriale Usa (maggio).
  • Mercoledì: Bilancia commerciale del Giappone (maggio), inflazione nel Regno Unito (maggio).
  • Giovedì: Annuncio del tasso sui prestiti a un anno della banca centrale cinese, annuncio sui tassi di interesse della BoE, fiducia dei consumatori dell’Eurozona (giugno). Utili: Accenture.
  • Venerdì: Inflazione in Giappone (maggio), vendite al dettaglio nel Regno Unito (maggio), PMI globali (giugno).

La settimana appena trascorsa

Globale

  • La Banca Mondiale ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita globale per quest’anno.
  • L’emissione di Catastrophe bond o obbligazioni-catastrofe, strumenti di debito ad alto rendimento progettati per raccogliere fondi in caso si verifichino catastrofi naturali, ha raggiunto un record negli ultimi cinque mesi.

Stati Uniti

  • L’inflazione statunitense si è ridotta più del previsto a maggio.
  • La Federal Reserve (la Fed) ha mantenuto invariati i tassi di interesse.

Gran Bretagna

  • La ripresa economica della Gran Bretagna si è arrestata ad aprile.

Italia

  • I capi aziendali di BlackRock e Microsoft si sono incontrati al vertice del Gruppo dei Sette (G7) in Italia.
  • Eni ha incassato 393 milioni di euro dalla cessione del 10% della società di servizi petroliferi Saipem.
  • Il marchio di sneaker di lusso Golden Goose ha comunicato l’intenzione di lanciare la più grande offerta pubblica iniziale (IPO) del Paese quest’anno.

Perché è importante

La Banca Mondiale ha aumentato leggermente le previsioni di crescita globale per il 2024, portandole al 2,6%. 

La motivazione principale dietro il miglioramento deriva da una visione più rosea delle prospettive di crescita degli Stati Uniti, che sono state aumentate di quasi un punto percentuale al 2,5%. 

Tuttavia, il gruppo ha mantenuto le stime di crescita globale per il 2025 al 2,7% e ha avvertito che i cambiamenti climatici, i conflitti in Ucraina e in Medio Oriente e gli alti livelli di debito danneggeranno i Paesi più poveri, dove vive la maggior parte della popolazione.

I meteorologi prevedono una stagione difficile per gli uragani, il che ha spinto gli assicuratori a proteggersi emettendo un maggior numero di Catastrophe bond o obbligazioni-catastrofe, strumenti di debito ad alto rendimento progettati per raccogliere fondi in caso si verifichino catastrofi naturali. 

Nei primi cinque mesi del 2024 gli assicuratori hanno emesso il 38% in più di obbligazioni “catastrofali” rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo la cifra record di 11,7 miliardi di dollari. Inoltre, i 4 miliardi di dollari di bond catastrofici emessi nel solo mese di maggio rappresentano il maggior volume di obbligazioni mai venduto in un solo mese.

Il ritmo annuale dell’inflazione statunitense è sceso leggermente il mese scorso al 3,3%, mettendo in discussione le aspettative degli economisti di una lettura invariata. 

L’inflazione core, che esclude le voci volatili di cibo ed energia per dare un’idea più precisa delle pressioni sottostanti sui prezzi, è scesa un po’ più del previsto al 3,4% – il minimo da tre anni. 

Sebbene il rapporto offra alla Federal Reserve (Fed) la speranza che i tassi d’interesse elevati stiano contribuendo a far scendere l’inflazione verso l’obiettivo del 2%, la banca centrale statunitense vorrà probabilmente vedere un ulteriore calo prima di dare il via al taglio.

A proposito della Fed, questa settimana la banca centrale ha mantenuto il tasso di interesse di riferimento invariato ai massimi di due decenni per la settima riunione consecutiva. Inoltre, i policymaker hanno segnalato che ora prevedono di tagliare i tassi solo una volta quest’anno, e non le tre volte ipotizzate a marzo. I tagli previsti nel 2025 sono ora quattro, invece di tre. 

La Fed ha inoltre alzato leggermente le previsioni sull’inflazione per il 2024, ma ha mantenuto invariate le proiezioni sulla crescita economica.

Il mese di aprile è stato insolitamente piovoso nel Regno Unito, uno dei più piovosi mai registrati. L’evento meteorologico ha colpito i settori del commercio al dettaglio e dell’edilizia così duramente che l’economia del Regno Unito si è completamente appiattita. 

In altre parole, ad aprile la crescita è stata pari a zero e questo forte rallentamento rispetto all’espansione dello 0,4% di marzo fa temere che la ripresa dalla recessione dello scorso anno possa aver perso ogni slancio.

In Italia, l’IPO di Golden Goose punta a raccogliere circa 558 milioni di euro, segnando la più grande quotazione di Milano dopo la vendita di azioni di Lottomatica per 599 milioni di euro dello scorso anno. Questa mossa dimostra che l’Italia è tornata in campo insieme alle grandi aziende europee e sottolinea la forte posizione del Paese nei mercati del lusso. Golden Goose utilizzerà il denaro per ridurre il debito e porre le basi per una crescita futura. 

Inoltre, la vendita da parte di Eni della sua quota del 10% nella società di servizi petroliferi Saipem, pari a 393 milioni di euro, sottolinea ulteriormente i cambiamenti dinamici nel panorama societario italiano, che si sta orientando verso le energie rinnovabili.

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