Il divario degli utili premia gli Usa sull’Ue

di

⏳ Tempo di lettura: 2 minuti

Nelle ultime settimane, i mercati azionari hanno messo a segno buone performance, trainati soprattutto dal rinnovato entusiasmo negli Stati Uniti per l’Intelligenza Artificiale. Sarebbe facile bollare questo slancio come semplice euforia per un futuro lontano, ma i dati di breve periodo raccontano una storia diversa, con segnali concreti di ottimismo visibili già oggi.

Il grafico qui sotto mostra come sono cambiate nel tempo le aspettative di crescita degli utili per il 2025 negli Stati Uniti e in Europa. All’inizio dell’anno, gli analisti stimavano per le società Usa un incremento degli utili di circa il 14% – un risultato notevole. Per le aziende europee, le previsioni si fermavano a un +8%: più moderato, ma comunque solido.

Con l’aumentare delle preoccupazioni legate ai dazi, le stime di crescita hanno iniziato a scendere su entrambe le sponde dell’Atlantico. Un fenomeno tutt’altro che insolito: spesso le previsioni di inizio anno sono troppo ottimistiche e vengono progressivamente riviste al ribasso. Nel 2025, la ‘guerra’ dei dazi ha amplificato questa tendenza.

Poi, dopo i risultati del secondo trimestre, si è creata un’interessante divergenza: le aspettative sugli utili Usa hanno invertito la rotta, risalendo sopra il +10%, mentre quelle per l’Europa hanno continuato a calare.

Analizzando i settori europei, il quadro è eterogeneo. Finanza, sanità e difesa hanno mantenuto proiezioni stabili negli ultimi mesi. Più in difficoltà, invece, i comparti legati alle esportazioni, come automotive, beni di consumo durevoli (incluso il lusso) e beni di prima necessità.

Questo divario di prospettive ha inevitabili ripercussioni sulle valutazioni relative. Il grafico del rapporto Prezzo/Utili tra Usa ed Europa mostra che l’azionario americano mantiene valutazioni elevate rispetto a quello europeo, sebbene meno accentuate rispetto alla maggior parte del 2024, nonostante il rally a Wall Street sia proseguito.

Quali conclusioni trarre? In primo luogo, guardando oltre le notizie di geopolitica e tecnologia, l’azionario Usa ha reagito a una crescita degli utili già solida nel presente, e non solo alle prospettive di lungo termine legate all’IA.

Poi, nonostante il rialzo delle valutazioni azionarie statunitensi, la loro valutazione relativa nei confronti dell’Europa è più interessante rispetto ai picchi del 2024, grazie alla migliore performance degli utili.

Infine, guardando avanti, sarà cruciale monitorare le stime di profitto delle aziende, insieme ai temi strutturali di lungo periodo. In questo contesto, le società statunitensi – in particolare quelle tecnologiche – continuano a dimostrare di avere basi solide.

In sintesi, il quadro conferma che, nonostante le valutazioni elevate e le incertezze politiche, l’azionario Usa resta un tassello importante in un portafoglio multi-asset ben diversificato.

Hai trovato questo contenuto interessante?

Hai già votato, grazie!

*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.