Questa settimana sono stati pubblicati diversi dati macro economici di interesse per i mercati, in particolare negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Questi indicatori sono importanti per informare le scelte di soggetti istituzionali, come la Federal Reserve, ma anche di operatori di mercato, investitori professionali e gestori di fondi. Ripercorriamo qui di seguito i passaggi salienti degli ultimi giorni, con il commento del nostro CIO, Richard Flax.
Inflazione USA sopra le attese
A febbraio, i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono saliti al 3,2% su base annuale. Flax ha sottolineato: “L’inflazione americana è risultata superiore alle attese. La componente core, cioè quella che esclude i prezzi di energia e alimentari, si è attestata al 3,8%. Un dato leggermente inferiore al 3,9% di dicembre, ma al di sopra delle attese dei mercati, che erano al 3,7%. I recenti commenti del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che indicano come i tassi di interesse attuali siano in territorio restrittivo, sottolineano l’approccio cauto della Fed“.
Il PIL del Regno Unito cresce, ma restano delle sfide
Il Prodotto Interno Lordo (PIL) del Regno Unito è tornato a crescere a gennaio, con una crescita dello 0,2%, in linea con le attese. “Questo dato offre un barlume di speranza per l’economia britannica, ma bisogna aspettarsi che diventerà un grande argomento di dibattito per la politica“, ha osservato Flax, aggiungendo che sebbene “l’economia abbia mostrato segnali di riemersione dalle ombre della recessione, si tratta soltanto del secondo mese positivo per il PIL negli ultimi sette, dopo il -0,1% fatto registrare a dicembre“.
“E’ interessante che settori come le costruzioni, le vendite al dettaglio e quelle all’ingrosso abbiano contribuito a questa crescita, mostrando sacche di resilienza nell’economia. E’ comunque fondamentale che la politica fiscale intervenga su tematiche come come l’inflazione elevata e la crescita debole, sfide persistenti per il Paese“, ha concluso il CIO di Moneyfarm.
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.