I primi tre trimestri dell’anno hanno visto un’ottima performance per l’azionario statunitense. Nonostante le sfide legate ai tassi di interesse elevati, alle tensioni geopolitiche e alle valutazioni, l’S&P 500 ha raggiunto risultati significativi, segnando un aumento di circa il 21%.
Prima dell’estate, si poteva sostenere che i guadagni fossero alimentati dall’euforia per l’IA, con le azioni delle Big Tech a guidare gran parte del rialzo del mercato. Tuttavia, questa spiegazione non regge più. Nel terzo trimestre, settori meno sotto i riflettori, come i servizi pubblici, l’immobiliare, l’industria e la finanza, hanno guidato la crescita, con incrementi superiori al 10%, mentre il settore tecnologico ha faticato a tenere il passo. Con i tassi di interesse in calo e previsti in ulteriore diminuzione, settori “sensibili” come i servizi pubblici e l’immobiliare potrebbero avere opportunità di crescita aggiuntive. Con l’espansione dei guadagni di mercato in vari settori e un’economia che continua a dimostrarsi solida, le prospettive per le azioni sembrano più favorevoli rispetto a tempo fa. Non sorprende, quindi, che i principali indici statunitensi stiano raggiungendo nuovi record.
Ora le aziende dovranno dimostrare di essere all’altezza delle aspettative, che sono alle stelle – non solo per il settore tecnologico, ma anche per settori come i beni di consumo, la salute e i servizi pubblici, che hanno visto le loro valutazioni salire. Gli investitori cercheranno prove che queste aziende possano mantenere le promesse prima di investire ulteriormente, sperando in ulteriori guadagni di mercato.
In questo senso, gli utili di questa settimana potrebbero fornire indizi su come si comporterà l’azionario nel resto dell’anno. È consigliabile prestare attenzione a ciò che le grandi banche diranno sulla qualità e sul rischio di credito, monitorare i trend di consumo di aziende come Johnson & Johnson e Procter & Gamble; e osservare come segnali di tassi di interesse più bassi potrebbero migliorare le previsioni aziendali. Segnali ottimisti da banche e settori sensibili ai tassi suggerirebbero giorni ancora più luminosi per l’azionario.
Vale la pena notare che il rischio può essere più alto quando i mercati sembrano stabili. Di recente, l’indice della paura di Wall Street (il VIX) è aumentato, anche se l’azionario continua a mantenersi su livelli elevati. In Europa l’azionario si è avvicinato ai massimi storici, ma non li ha ancora superati, il che potrebbe segnalare cautela. Sebbene questo non indichi per forza la fine del rally, è un promemoria utile per rimanere vigili sui potenziali rischi, anche quando il sentiment è positivo.
In agenda
Lunedì: Inflazione in India (settembre).
Martedì: Produzione industriale dell’Eurozona (agosto), inflazione in Francia (settembre), occupazione nel Regno Unito (settembre). Utili: Bank of America, Citigroup, Goldman Sachs, Johnson & Johnson, UnitedHealth.
Mercoledì: Inflazione nel Regno Unito (settembre), inflazione in Italia (settembre). Utili: Abbott Laboratories.
Giovedì: Decisione sui tassi d’interesse della Banca Centrale Europea (Bce), vendite al dettaglio negli Usa (settembre), produzione industriale negli Usa (settembre), inflazione in Giappone (settembre), crescita economica in Cina (Q4), produzione industriale e vendite al dettaglio in Cina (settembre). Utili: Blackstone, Morgan Stanley, TSMC, Netflix.
Venerdì: Inizio di costruzione residenziale negli Usa (settembre), vendite al dettaglio nel Regno Unito (settembre). Utili: American Express, Procter & Gamble, SLB.
La settimana appena trascorsa
Stati Uniti
L’inflazione negli Stati Uniti è salita più del previsto, indicando che ci potrebbero ancora essere delle criticità lungo il percorso. Un nuovo uragano ha testato la resilienza degli investitori in obbligazioni legate alle catastrofi.
Asia
L’entusiasmo per le misure di stimolo della Cina sembra aver iniziato a placarsi.
Italia
Italgas, distributore di gas, prevede di raggiungere un profitto di quasi 3 miliardi di euro entro il 2030, grazie all’acquisizione del rivale 2i Rete Gas in un accordo del valore di 5,3 miliardi di euro.
Scope Ratings ha sottolineato che l’Italia presenta il potenziale di crescita più limitato in Europa tra il 2023 e il 2040, principalmente a causa delle sfide demografiche.
Un sondaggio della Banca d’Italia ha rivelato che le imprese sono diventate sempre più pessimiste riguardo alle prospettive economiche in Italia.
Il governo italiano sta valutando opzioni per incrementare le entrate attraverso modifiche alla tassa sui servizi digitali nel bilancio del 2025.
Perché è importante
I prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati più del previsto a settembre, salendo del 2,4% rispetto all’anno scorso. I costi abitativi hanno contribuito a questo aumento, ma anche la cosiddetta misura core – che esclude elementi più volatili come cibo ed energia – è risultata superiore alle previsioni. Il tasso di inflazione core annualizzato su tre mesi è effettivamente aumentato. Questo non significa necessariamente che l’inflazione stia tornando alla ribalta, ma suggerisce che la fase finale del percorso potrebbe rivelarsi un po’ complicata. Di conseguenza, la Banca d’Inghilterra potrebbe trovarsi di fronte a una decisione delicata a novembre e tagliare di “soli” 25 punti base.
Le obbligazioni contro le catastrofi (cat bonds), rinomate per i loro rendimenti interessanti (a patto che le condizioni meteorologiche siano favorevoli), hanno riscosso un notevole successo quest’anno. Le compagnie di assicurazione, anticipando una stagione di uragani particolarmente attiva, hanno emesso un numero record di cat bonds, attirando un forte interesse da parte degli investitori, soprattutto dopo il guadagno del 20% registrato da questi attivi lo scorso anno. Sebbene l’uragano Milton avesse inizialmente suscitato timori di una potenziale perdita del 15% per i cat bonds, alla fine si è rivelato meno devastante del previsto, con l’impatto atteso che dovrebbe rimanere contenuto a una cifra singola.
L’economia italiana sta affrontando sfide che rendono difficile raggiungere gli obiettivi di crescita. Dati rivisti hanno portato a una previsione di crescita economica per il 2023 più bassa, con aspettative per il 2024 che ora oscillano tra lo 0,7% e l’1%, rendendo poco probabile il precedente obiettivo dell’1%. Questa crescita più lenta potrebbe complicare gli sforzi dell’Italia per conformarsi ai requisiti di deficit dell’Unione Europea.
In risposta, il governo sta valutando diverse riforme fiscali, tra cui l’aumento delle tasse su grandi aziende tecnologiche come Amazon e Meta, l’adeguamento delle normative fiscali per le imprese e la revisione dei valori catastali degli immobili per incrementare le entrate. Ulteriori proposte includono tagli alle imposte sul reddito volti a stimolare la spesa e il consumo.
Nel frattempo, la fiducia delle imprese ha subito un forte deterioramento, con un sondaggio della Banca d’Italia che evidenzia un crescente pessimismo a causa delle attuali incertezze economiche e politiche. Questa sfiducia influisce negativamente sulle prospettive economiche generali, in particolare nel settore dei servizi.
In aggiunta, questioni strutturali come il calo della popolazione in età lavorativa rappresentano sfide a lungo termine, con Scope Ratings che sottolinea questa tendenza demografica come un rischio cruciale per la crescita futura dell’Italia.
Tuttavia, ci sono segnali più promettenti nel settore aziendale. Aziende come Italgas stanno investendo notevolmente nelle infrastrutture, indicando un potenziale di crescita in settori specifici.
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