Passo importante per l’Europa, dopo che ieri i leader di tutti i paesi hanno deciso il calendario per la creazione di una supervisione bancaria centralizzata. Il risultato sarà visibile già nel corso del prossimo anno con grande soddisfazione della Francia che ha superato i dubbi di Germania ed Italia.
Si prevede che circa 6,000 banche europee saranno sotto supervisione del nuovo istituto entro la fine del 2013. La BCE dovrà decidere se lasciare una parte di autorità agli organi di vigilanza nazionali sugli istituti minori e quelli regionali, come chiesto piu’ volte dalla Germania.
Ma l’Eurogruppo di ieri non ha soddisfatto pienamente il mercato. Non è infatti stata presa una decisione circa il momento in cui l’ESM, il fondo da $500 mld destinato al salvataggio delle istituzioni comunitarie in difficoltà, inizierà le operazioni di Outright Monetary Transactions (OMT) se chiamato ad agire.
Presto le banche Spagnole avranno bisogno di essere ricapitalizzate, e in quel momento sarà essenziale che l’ESM sia in grado di operare garantendo liquidità a Madrid. Si tratta di un buco stimato intorno ad €60 mld, che in caso contrario dovrebbe essere finanziato dalle casse statali o ricorrendo ai mercati; due sistemi molto piu’ costosi.
Secondo il presidente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy, il quadro legislativo per l’unione bancaria dovrebbe essere completato entro la fine dell’anno. Draghi ha aggiunto che non ci vorranno meno di 6-12 mesi, ed e’ critico che i tempi non si allunghino data la posizione della Germania che ha insistito affinché l’ESM non divenga operativo prima di tale momento. Il presidente francese Hollande da parte sua ha insistito affincè il fondo possa rispondere già nei prossimi giorni alle richieste di ricapitalizzazione.
Ora i mercati attendono che la Spagna faccia il primo passo, chiedendo pubblicamente gli aiuti all’Europa. In quel momento si capirà il destino dell’ESM.