Dopo l’hype iniziale a seguito dell’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca, il mercato cripto ha registrato un calo considerevole nei primi mesi dell’anno. In questo contesto d’incertezza e volatilità fare delle previsioni sulle criptovalute per il 2025 e gli anni successivi risulta particolarmente difficile, ancora di più considerando che si tratta di un settore relativamente giovane, non regolamentato e fortemente esposto al sentiment degli investitori.
✨ Principali criptovalute emergenti | Quelle legate alla finanza decentralizzata, agli NTF e all’intelligenza artificiale |
📊 Le stime per l’anno scorso sono state accurate? | Sì, specialmente per quanto riguarda il Bitcoin |
🔮 Quali sono le prospettive per il lungo periodo? | Non si possono fare previsioni accurate, anche se alcuni analisti ipotizzano una continuazione del trend positivo |
💸 Conviene investire in criptovalute? | Si può valutare il loro inserimento nell’ambito di un portafoglio diversificato |
Ad ogni modo, è innegabile che negli ultimi anni le criptovalute siano diventate un asset molto seguito e popolare nell’ambito degli investimenti, benché richiedano la massima attenzione nella valutazione del rischio legato a questo tipo di operazioni. Prima di prendere qualsiasi decisione, dunque, oltre ad affidarsi a dei consulenti finanziari specializzati, è fondamentale informarsi bene, a partire dall’analisi del possibile andamento futuro a breve, medio e lungo termine delle criptovalute.
Ovviamente è impossibile effettuare delle stime certe su questo asset, in quanto la natura imprevedibile delle criptovalute rende qualsiasi valutazione veramente complessa. Tuttavia, è del tutto lecito se e quanto potrà crescere il mondo crypto nei prossimi anni, partendo da alcuni elementi utili che possono aiutare a comprendere meglio il ruolo delle criptovalute nell’economia reale e nel campo degli investimenti finanziari.
Previsioni criptovalute 2025
Per fare delle affidabili previsioni sulle criptovalute nel 2025 dobbiamo inevitabilmente guardare indietro, in particolare al biennio appena trascorso. Se il 2023 è stato deludente per il mondo cripto, soprattutto per quelle a maggiore capitalizzazione, non si può dire lo stesso per il 2024. Basta pensare al via libera della SEC agli ETF di Bitcoin e di Ethereum, la seconda criptovaluta per capitalizzazione di mercato, ma anche al record toccato da Bitcoin a gennaio 2025 quando ha raggiunto un valore di quasi i 107.000 dollari.
Ricordiamo che l’halving è un fenomeno che si verifica ogni quattro anni e comporta una riduzione dei compensi erogati ai miner (cioè chi contribuisce alla forza di calcolo necessaria per il funzionamento della rete in cambio di una ricompensa in criptovalute) e, contemporaneamente, una riduzione dell’offerta di Bitcoin. Nonostante le conseguenze positive nel breve termine, però, dobbiamo tenere in considerazione che l’halving non corrisponde in modo automatico a un incremento dei prezzi. Questo succede sia perché l’effetto dell’halving è sempre più ridotto nel tempo, sia perché l’imprevedibilità delle criptovalute ci ha insegnato che bisogna sempre avere un atteggiamento prudenziale nei confronti di un mercato giovane e instabile come quello delle valute cripto.
È anche vero che i mercati tradizionali e i governi guardano sempre con maggiore fiducia alle criptovalute. Lentamente, infatti, si sta abbandonando la diffidenza iniziale, legata per lo più alla necessità di tutelare gli investitori e all’assenza di una regolamentazione stringente, tipica dei mercati tradizionali.
Anche se molti analisti si dicono ottimisti rispetto alle previsioni per la maggior parte delle cripto, prima di lasciarsi prendere da facili entusiasmi e iniziare a investire in criptovalute, è bene tenere conto che si tratta di un settore molto volatile, che ci ha abituati a crolli vertiginosi e rapidi. A differenza degli altri mercati, quello delle cripto è un mercato poco liquido e facilmente manipolabile, come dimostrano le brusche oscillazioni di prezzo provocate da alcune notizie o addirittura da alcuni tweet (come ad esempio quelli di Elon Musk).
Ecco alcune previsioni per le criptovalute per il 2025 che potrebbero essere utili per una valutazione più approfondita:
- Nel report “Alternative Investments Outlook and Strategy”, gli analisti di JPMorgan sottolineano che le prospettive positive per le criptovalute nel 2025 sono legate soprattutto all’incertezza economica (potrebbe spingere molti investitori a preferire asset come Bitcoin), al crescente interesse degli investitori istituzionali per gli asset digitali e ai cambiamenti geopolitici in corso.
- Secondo gli analisti di Citi Group, dopo una crescita del 94% della capitalizzazione delle criptovalute nel 2024, gli asset digitali potrebbero essere favoriti quest’anno da una serie di fattori trainanti, tra cui una maggiore chiarezza normativa, la diffusione dell’uso delle criptovalute (soprattutto stablecoin, ossia criptovalute il cui valore è ancorato a una valuta Fiat come il dollaro americano) e dall’aumento degli investimenti negli ETF spot. Tuttavia, rimane un mercato altamente volatile e speculativo soggetto a movimenti bruschi in entrambe le direzioni.
- L’azienda d’investimento statunitense Franklin Templeton ritiene che nel 2025 l’espansione dei prodotti tokenizzati, come le criptovalute, potrebbe essere sostenuta dall’adozione istituzionale, dalla chiarezza normativa e dall’evoluzione tecnologica. Questi progressi potrebbero essere guidati dalla SEC (l’Autorità statunitense di vigilanza sulla borsa), che potrebbe consentire una maggiore diffusione di prodotti d’investimento più diversificati associati alle criptovalute, come gli ETF.
Previsioni sulle criptovalute emergenti
Sebbene gli occhi siano tutti puntati sul Bitcoin, anche il mondo delle altcoin ha seguito un andamento simile, registrando un forte calo dopo l’impennata dei prezzi di alcune cripto all’inizio del 2025. Alcuni analisti ritengono che il potenziale di alcune criptovalute emergenti sia ancora inespresso, quindi potremmo assistere a una crescita esponenziale nei prossimi anni.
Si tratta di opportunità che fanno gola a molto investitori, ma dobbiamo anche ricordare che le altcoin attualmente presenti sul mercato sono circa 10.000 e la maggior parte di queste ha delle performance deludenti.
Capire quali sono le criptovalute emergenti su cui investire è quindi una vera scommessa. Se alcune altcoin basate su progetti validi sono state totalmente ignorate dal mercato, altre che invece sono nate quasi per scherzo, si stanno facendo notare sempre di più. È quindi un mercato pieno di incognite e di rischi.
Per capire quali sono le migliori criptovalute emergenti, dobbiamo dare uno sguardo ai trend in atto, che sono la finanza decentralizzata (DeFi), l’intelligenza artificiale e gli NFT (Non-fungible Tokens).
Vediamo quindi alcune delle criptovalute emergenti più interessanti:
- Anche per quest’anno Dogecoin (DOGE) resta tra le criptovalute da tenere d’occhio. Nata più di dieci anni fa come una cripto-meme, questa altcoin ha acquistato molta visibilità grazie all’interesse di Elon Musk, che proprio l’anno scorso ha scatenato l’entusiasmo degli investitori ipotizzando che, in futuro, le vetture Tesla potranno essere acquistate proprio con questa cripto. Del resto, ad oggi sono più di 2.500 le aziende che accettano pagamenti in Dogecoin. Al momento, però, il 2025 è iniziato male per la criptovaluta, considerando che nei primi 4 mesi ha perso oltre il 50% del suo valore di mercato.
- Tra le altre criptovalute “canine” c’è anche Shiba Inu (SHIB), un’altra cripto che è cresciuta molto dall’inizio del 2024, sulla scia dei rialzi del Bitcoin. Mentre all’inizio non esisteva un progetto valido, adesso Shiba Inu si basa su un DeX in forte crescita. Nonostante la volatilità prevista per tutto il 2025, molti analisti sono convinti che SHIB continuerà a crescere, anche grazie agli aggiornamenti promessi nel corso dell’anno. Nei primi 4 mesi del 2025, però, il prezzo di Shiba Inu è crollato di quasi il 43%.
- Se prendiamo in considerazione le altcoin legate al mondo DeFi, le più interessanti sembrano UniSwap, AaVE, Curve, Balancer e Compound. Anche il successo esplosivo di ChatGPT e l’utilizzo sempre più massivo dell’intelligenza artificiale hanno creato nuove opportunità nel mondo cripto, come dimostra l’elevata capitalizzazione di token come GRT e AGIX.
Nel complesso, l’intero mercato delle alternative coin, ovvero tutte le criptovalute ad eccezione di Bitcoin e Ethereum, ha perso all’incirca il 40% della sua capitalizzazione dall’inizio dell’anno. Se probabilmente in autunno le criptovalute alternative potrebbero riprendere a salire, al momento la sfiducia su questi asset è abbastanza elevata. D’altronde, secondo il Crypto Fear & Greed Index, uno strumento che misura il sentiment degli investitori sulle criptovalute su una scala da 0 a 100, lo stato d’animo è passato da un punteggio di 74/100 di gennaio 2025 ad appena 39/100 di aprile 2025.
Previsioni criptovalute 2024: quali erano le stime l’anno scorso e quanto sono state accurate?
Di anno in anno si fanno previsioni sulle criptovalute, ma quanto sono accurate queste stime? Per dare una risposta a questa domanda, diamo uno sguardo alle previsioni per il 2024, per capire se sono state confermate o meno dai fatti.
Secondo gli analisti, l’halving del Bitcoin avrebbe scatenato una sorta di “effetto valanga”, portando beneficio un po’ a tutto il mercato delle altcoin, mentre la crescente regolamentazione avrebbe portato a una sorta di pulizia del settore. In questo caso le aspettative sono state confermate: basta guardare l’aumento della capitalizzazione di mercato delle principali altcoin nella seconda metà dell’anno e alle sentenze per il caso FTX. Un altro fattore che avrebbe dovuto condizionare il mercato delle criptovalute sarebbe stata la maggiore apertura da parte dei governi nei confronti delle cripto, che in effetti si è verificata anche grazie all’elezione USA.
Previsioni criptovalute 2027/2030: stime nel medio termine
Se fare previsioni nel breve periodo è già abbastanza difficile, le criticità aumentano se vogliamo spingere il nostro sguardo verso i prossimi 4-5 anni. Per fare previsioni sulle criptovalute per il 2027/2030 è doveroso essere cauti, anche se è altamente probabile che il Bitcoin continuerà progressivamente la sua ascesa.
Alcuni analisti azzardano che la regina delle criptovalute potrebbe anche toccare quota 600.000 dollari entro il 2030. Uno scenario così roseo, però, potrebbe essere favorito soltanto da interventi istituzionali che mirano a favorire le negoziazioni delle criptovalute. Gli esperti di cripto più cauti, invece, ritengono che il prezzo non dovrebbe salire oltre i 200.000 dollari nel medio termine.
Un aspetto da monitorare è la strada intrapresa da alcune aziende legate al mondo crypto negli Stati Uniti, infatti oggi alcune società del settore negli USA vogliono diventare delle banche. Sebbene al momento l’unica azienda con licenza bancaria sia Anchorage Capital, alcune società di criptovalute sarebbero interessate a ottenere la licenza di banca per iniziare a operare come dei veri e propri istituti di credito, ad esempio cominciando a erogare prestiti e accettare depositi.
Secondo le indiscrezioni riportate dal sito MilanoFinanza.it, tra le società che potrebbero essere interessate alla licenza bancaria ci sarebbero l’exchange americano di criptovalute Coinbase, la società specializzata in stablecoin Paxos, ma anche BitGo e Circle. Poiché si tratta di un processo lungo, complesso e costoso, con la stessa Anchorage Capital che ha dichiarato di aver speso decine di milioni di dollari per conformarsi alle normative del settore bancario, gli effetti di questa tendenza potrebbero vedersi soltanto nei prossimi anni.
Previsioni 2035: stime a lungo termine
Sebbene la loro crescita sia esponenziale, sarebbe azzardato fare previsioni nel lunghissimo termine. Si tratta di un mercato giovane e volatile, infatti non c’è alcuna certezza che la crescita continui inarrestabile nei prossimi 10 anni.
Gli analisti più coraggiosi hanno ipotizzato che il Bitcoin potrebbe arrivare a un valore di oltre un milione di dollari entro il 2035, ma si tratta di stime che lasciano il tempo che trovano. Infatti non abbiamo ancora uno storico sufficiente che ci permetta di spingerci oltre il breve periodo.
Per le previsioni sulle criptovalute di certo è preferibile usare la massima prudenza e limitarsi ad un orizzonte temporale più ristretto.
Come spesso ripetiamo su queste pagine, un investitore un dovrebbe sempre guardare nel lungo periodo, infatti noi di Moneyfarm sappiamo bene che i vari asset vanno bilanciati nel tempo in modo da minimizzare i costi e massimizzare il rendimento.
Ragionare in un’ottica di lungo periodo è consigliabile a maggior ragione per le criptovalute, allo scopo di minimizzare i rischi legati alla volatilità e instabilità di questo mercato. Col passare del tempo, infatti, ci sarà modo di correggere la strategia di investimento in base alle previsioni più aggiornate, per inglobare eventualmente una parte più consistente di asset che fanno parte del mondo cripto.
Previsioni criptovalute: riflessioni finali
Fare delle previsioni sui prezzi delle criptovalute e sul loro andamento nel tempo è un modo utile per studiare da vicino le particolarità di questi asset finanziari unici nel loro genere. Al contrario, utilizzare queste previsioni per scegliere come investire il proprio capitale sarebbe una scelta decisamente azzardata.
Se è vero che la rapida crescita di alcune crypto ha permesso ad alcuni investitori di guadagnare molto e in poco tempo, è anche vero che spesso il crollo del prezzo può portare ad una perdita altrettanto rapida del capitale investito.
Chi vuole investire nel mondo delle criptovalute dovrebbe fare una scelta prudenziale, destinando all’investimento solo una piccola parte del patrimonio. Questa raccomandazione vale soprattutto per quelle altcoin che sono state create per pura speculazione e non hanno alle spalle un progetto solido.
Trattandosi in ogni caso di asset altamente volatili, le criptovalute dovrebbero essere inserite comunque in un portafoglio ben diversificato. Solo in questo modo sarà possibile minimizzare i rischi di un mercato che può essere manipolato con facilità.
Domande frequenti
C’è un generale ottimismo non solo sul Bitcoin ma su tutto il mondo delle cripto. La progressiva regolamentazione e le politiche favorevoli di diversi Paesi potrebbero supportare ulteriormente la crescita, fermo restando che si tratta di un mercato molto volatile e poco liquido.
È probabile che il Bitcoin continuerà la sua ascesa, alternando dei momenti di forte volatilità che ormai siamo abituati a vedere. Le cripto basate sulla finanza decentralizzata e sull’intelligenza artificiale potrebbero offrire delle sorprese agli investitori.
Anche se alcuni analisti sono molto ottimisti in merito alla crescita delle criptovalute, non è detto che la loro corsa continui senza battute di arresto. Non abbiamo uno storico sufficiente per fare delle previsioni accurate per il lungo periodo, visto che si tratta di un mercato giovane e poco maturo.
È impossibile individuare quale sarà la prossima crypto a registrare una crescita sul mercato, ma esistono delle criptovalute ritenute interessanti da monitorare poiché molto promettenti come Solaxy, Bitcoin Bull, Mind of Pepe, BEST Token e Meme Index.
Investire in criptovalute rimane piuttosto rischioso al giorno d’oggi a causa dell’elevata volatilità e della mancanza di regolamentazione, ma è possibile valutare la possibilità di inserire questo asset all’interno di una strategia d’investimento bilanciata e diversificata.
Per capire quando una crypto sta per salire bisogna essere in grado di individuare i trend rialzisti, ad esempio utilizzando strumenti per l’analisi tecnica oppure identificando alcuni elementi che mostrano un potenziale hype su una criptovaluta.
Poiché a differenza di Bitcoin e della maggior parte delle altre criptovalute il valore di Ripple è rimasto stabile nel 2025, molti analisti hanno previsioni ottimistiche sul prezzo della criptovaluta per quest’anno.
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.