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Cosa ci dicono le ultime settimane sui mercati

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Dopo alcune settimane particolarmente intense sui mercati finanziari, è utile fare il punto della situazione. Innanzitutto, abbiamo assistito a un aumento della volatilità azionaria. Il VIX – l’indicatore più citato della volatilità del mercato azionario statunitense – rimane sotto i livelli raggiunti durante il “Liberation Day”, il giorno dell’annuncio dei dazi Usa, ma è comunque superiore alla media osservata negli ultimi anni.

Guardando alla performance dei mercati globali dalla fine di ottobre a giovedì 20 novembre, notiamo che l’azionario ha registrato un calo di circa il 2%, mentre le materie prime e i titoli di Stato globali sono rimasti nel complesso stabili.

Se estendiamo l’analisi dalla fine di settembre al 20 novembre, emerge un quadro diverso: azionario e materie prime hanno messo a segno rendimenti positivi, mentre il comparto dei titoli di Stato è rimasto sostanzialmente invariato.

Approfondendo il mercato azionario, è interessante osservare come gli ETF regionali abbiano mostrato rendimenti abbastanza simili dalla fine di ottobre, nonostante l’attenzione resti concentrata soprattutto sugli Stati Uniti. Un ETF value sull’Europa (escluso il Regno Unito) ha perso circa l’1% nello stesso periodo, mentre l’azionario giapponese è sceso di circa il 2,8%.


Il risultato è simile anche se utilizziamo la fine di settembre come data di riferimento nel grafico.

Sul fronte societario, abbiamo visto la più recente pubblicazione degli utili di Nvidia, particolarmente rilevante data la sua forte ponderazione negli indici azionari statunitensi e il ruolo di barometro del sentiment legato all’Intelligenza Artificiale (AI).

I risultati principali sono stati molto solidi e l’azienda ha alzato le proprie previsioni di crescita futura. Allo stesso tempo, alcuni commentatori hanno notato un aumento piuttosto marcato dei crediti verso clienti durante il trimestre, anche tenendo conto della forte crescita registrata nel periodo. Sono emerse inoltre alcune domande sul rapporto tra Nvidia e clienti come OpenAI, poiché Nvidia starebbe di fatto offrendo una forma di finanziamento per permettere loro di acquistare i propri prodotti. È un aspetto su cui gli analisti probabilmente torneranno nei prossimi mesi.

Sul fronte macro, il governo statunitense è ufficialmente “riaperto” e stiamo iniziando a ricevere una serie di dati che erano stati posticipati. Il report sull’occupazione di settembre ha fornito un quadro misto: la creazione di posti di lavoro è stata superiore alle attese, mentre il tasso di disoccupazione è risultato leggermente più alto. La crescita dei salari orari medi è stata piuttosto sostenuta (3,8% su base annua), leggermente sopra il tasso d’inflazione. Nel complesso, il report suggerisce che il mercato del lavoro statunitense sia rimasto in condizioni abbastanza solide.

Dove ci porta tutto questo? Dopo la solida accelerazione dei mercati azionari tra settembre e ottobre, nelle prime settimane di novembre abbiamo registrato una leggera correzione. Le performance aziendali sottostanti appaiono comunque solide. Nvidia è stata al centro dell’attenzione, così come i buoni risultati pubblicati da Walmart, ma è evidente che le aspettative siano elevate e che il sentiment si sia indebolito nelle ultime settimane.

Guardando oltre l’azionario, vediamo che l’obbligazionario si è comportato sostanzialmente come previsto, offrendo diversificazione all’interno dei portafogli multi-asset.

Continuiamo a monitorare con attenzione il peso e la composizione della componente azionaria all’interno dei portafogli. Valuteremo le opportunità che potrebbero emergere da questa fase di mercato, mantenendo sempre il focus sulla gestione del rischio e sulla solidità del profilo complessivo degli investimenti.

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*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.