Per adattare gli investimenti al contesto di mercato, abbiamo ribilanciato tutte le linee di investimento Moneyfarm.
Il ribilanciamento ha avuto come obiettivi la mitigazione del rischio e la ricerca di alcune opportunità, soprattutto sul fronte obbligazionario. Abbiamo perseguito questo obiettivo senza ridurre il peso complessivo delle azioni che resta comunque sotto i livelli storici. Abbiamo agito invece sulla distribuzione geografica, al fine di ridurre la nostra esposizione all’Eurozona, la regione più a rischio di rallentamento della crescita economica.
Per tale ragione, nei portafogli dove è presente una quota azionaria, abbiamo ridotto sensibilmente la componente dell’Area Euro a favore di regioni che pensiamo possano offrire maggiori opportunità, come gli Stati Uniti, la cui economia sta rispondendo meglio all’aumento dei tassi d’interesse. Abbiamo anche aumentato il peso dei Paesi Emergenti e del Giappone, che potrebbero continuare a beneficiare di una politica monetaria più accomodante.
Il sottopeso di asset europei è stato applicato anche alle obbligazioni societarie dove abbiamo riallocato l’esposizione verso Bond Societari High-Yield americani, caratterizzati da un merito creditizio migliore.
Relativamente alla componente obbligazionaria governativa, riteniamo che le aspettative di inflazione prezzate dalle obbligazioni americane indicizzate all’inflazione (c.d. linkers) siano troppo conservative, anche quando confrontate con quelle dei corrispettivi europei. Per questo motivo, crediamo che i linkers Usa possano generare una sovraperformance nel caso in cui l’inflazione dei prossimi 12 mesi risulti più alta delle attese, scenario a nostro avviso probabile. Abbiamo quindi aumentato la nostra esposizione, vendendo in parte i linkers europei e in parte i bond governativi nominali.
Dal punto di vista valutario, la sovra esposizione al dollaro americano ha svolto il suo compito contribuendo a mitigare le perdite dell’azionario da inizio anno. Abbiamo deciso di riallineare parzialmente l’esposizione verso una posizione più neutrale.
Sui Portafogli Socialmente Responsabili, oltre alle modifiche descritte sopra, abbiamo incrementato il peso dell’ETF Global Clean Energy che investe in aziende che contribuiscono attivamente ai Sustainable Development Goal delle Nazioni Unite, SDG 7 (energia pulita e accessibile) e SDG 13 (cambiamento climatico).
Da un punto di vista finanziario, l’ETF ha dimostrato una correlazione significativa con l’inflazione energetica e riteniamo dunque che possa continuare a contribuire alla diversificazione del portafoglio. Sulle linee Socialmente Responsabili a basso rischio infine, con finalità di mitigazione del rischio, abbiamo ridotto la sovraesposizione alle obbligazioni societarie ad alto rating a favore di obbligazioni governative dei paesi sviluppati.
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.