Quali sono i timori di chi compra un’obbligazione?

Investire in obbligazioni offre una solida opportunità di crescita del capitale e di reddito fisso, rendendole una scelta popolare tra molti investitori. L’ultimo sondaggio che abbiamo condotto sulla popolazione italiana bancarizzata ha confermato questa popolarità: tra coloro che hanno fatto almeno un investimento dal 2020 a oggi, infatti, ben il 75% ha fatto un investimento obbligazionario, diretto o indiretto.

Tuttavia, anche i titoli di debito portano con sé alcune preoccupazioni. Capire questi timori è fondamentale per chi vuole sfruttare al meglio questo strumento finanziario.

L’ansia della volatilità

Dal nostro ultimo sondaggio* è emerso che il 55% degli italiani teme principalmente il rischio di dover vendere l’obbligazione prima della scadenza a un prezzo inferiore rispetto a quello di acquisto, noto come rischio di mercato

Questo timore riflette l’ansia per la volatilità dei mercati e la possibilità di perdite. L’andamento dei tassi di interesse e delle condizioni economiche può influenzare negativamente il valore delle obbligazioni, costringendo gli investitori a vendere in perdita se necessitano di liquidità immediata.

Soluzione: Per mitigare questo rischio, è importante avere una strategia di gestione del rischio ben definita e considerare l’orizzonte temporale dell’investimento. Gli investitori dovrebbero valutare la possibilità di mantenere le obbligazioni fino alla scadenza per evitare di vendere in un momento sfavorevole. Diversificare il portafoglio obbligazionario, includendo titoli con diverse scadenze e caratteristiche, può anche aiutare a ridurre l’esposizione al rischio di mercato.

Lo spettro dell’insolvenza

Un altro rischio che preoccupa gli investitori, sebbene in misura minore, è quello di insolvenza. Nonostante il rating della Repubblica Italiana sia inferiore a quello di molti altri paesi, solo il 26% degli investitori obbligazionari che abbiamo intervistato considera questo rischio significativo. Questo potrebbe indicare una fiducia relativa nelle capacità del governo di onorare i propri debiti, oppure una mancanza di consapevolezza del rischio di default.

Soluzione: Per ridurre il rischio di insolvenza, è fondamentale valutare attentamente il rating dell’emittente e la sua situazione finanziaria prima di investire. Scegliere obbligazioni di emittenti con rating elevati e solidi fondamentali può offrire maggiore sicurezza. Gli investitori possono anche considerare di investire in obbligazioni governative di paesi con economie stabili o in obbligazioni corporate di aziende con bilanci solidi e prospettive di crescita positive.

Cedole meno appetibili

Secondo il sondaggio, il 23% degli intervistati è preoccupato per la minor competitività della cedola in caso di aumento dei tassi di interesse. Questo scenario può ridurre l’attrattiva delle obbligazioni esistenti rispetto a nuove emissioni con cedole più alte. 

Quando i tassi di interesse aumentano, le obbligazioni con cedole fisse esistenti diventano meno appetibili, poiché i nuovi investimenti offrono rendimenti superiori. 

Di conseguenza, il valore di mercato delle obbligazioni esistenti può diminuire, creando potenziali perdite per gli investitori che decidono di vendere prima della scadenza.

Soluzione: Gli investitori possono gestire il rischio di aumento dei tassi d’interesse diversificando il proprio portafoglio con obbligazioni a breve, medio e lungo termine. Considerare obbligazioni indicizzate all’inflazione o strumenti a tasso variabile può aiutare a mantenere il potere d’acquisto e ridurre l’impatto dei tassi di interesse crescenti.

Quel che non si conosce, tendenzialmente, si teme

È allarmante notare che il 20% degli intervistati non ha alcuna consapevolezza dei rischi associati agli investimenti in obbligazioni, con una percentuale leggermente superiore tra le donne (26%) e i 35-44enni (25%). Questa mancanza di consapevolezza può portare a decisioni di investimento non ottimali e aumentare l’esposizione ai rischi.

A far riflettere ancora di più, anche in vista del percorso di tagli ai tassi che ci si attende dalla Banca Centrale Europea, è il fatto che la stragrande maggioranza dei rispondenti (77%) ignora il meccanismo alla base dell’investimento obbligazionario: 4 investitori su 5 non sanno indicare la risposta corretta alla domanda “Cosa accade al valore di un’obbligazione quando il tasso di interesse fissato dalla BCE scende?”. Nello specifico, a ignorare completamente i rapporti di variazione prezzo-rendimento in relazione alla variazione ufficiale dei tassi è il 31% del campione e a rispondere in modo errato (“Il valore dell’obbligazione resta invariato” o “Il valore dell’obbligazione scende”) il 46%.

Soluzione: Capire i rischi e le dinamiche del mercato delle obbligazioni è cruciale per prendere decisioni informate. Se hai dubbi o ti senti incerto, non esitare a rivolgerti a un consulente finanziario che può offrirti una guida esperta e personalizzata, aiutandoti a navigare tra le complessità degli investimenti obbligazionari.

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Ricorda che, quando investi, il tuo capitale è a rischio. Il valore del tuo portafoglio con Moneyfarm può diminuire così come aumentare e potresti ricevere meno di quanto investito. Il trattamento fiscale dipende dalle tue circostanze individuali e potrebbe essere soggetto a modifiche in futuro.

Come per tutti gli investimenti, il capitale è soggetto a rischio di perdita. Il valore del tuo portafoglio con Moneyfarm può diminuire così come aumentare e potresti ottenere ritorni minori rispetto a quanto hai investito. Le proiezioni di rendimento non sono un indicatore affidabile delle performance future. Le opinioni espresse qui non devono essere interpretate come raccomandazioni, consigli o previsioni. Se non sei sicuro che investire sia la scelta giusta per te, ti consigliamo di consultare un consulente finanziario.

* Sondaggio condotto in collaborazione con Smileconomy e Research Dogma tra il 20 e il 24 maggio 2024 su un campione nazionale di 600 soggetti “bancarizzati” di età compresa tra 25 e 65 anni, con metodologia CAWI. Il campione è rappresentativo per genere, età, area geografica e ampiezza del centro abitato.

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*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.