Gli oneri fiscali agevolati sono uno dei vantaggi principali degli strumenti di previdenza complementare. Un piano di investimento basato sull’idea della diversificazione degli strumenti deve considerare l’inclusione di uno strumento di previdenza complementare nella propria strategia, proprio per conseguire un’ottimizzazione dal punto di vista fiscale.
I vantaggi fiscali della previdenza complementare hanno due caratteristiche principali:
- Intervengono in varie fasi: i benefici portano un vantaggio fiscale concreto al lavoratore anche prima di andare in pensione e quando il contributo pensionistico viene effettivamente erogato si esprimono in un trattamento agevolato.
- I benefici tendono a essere maggiori, maggiore è il reddito dell’investitore, soprattutto per quanto riguarda la quota deducibile dal reddito.
Esistono quattro tipi di agevolazioni principali:
- Il primo beneficio si ottiene durante la fase di accumulo e permette di risparmiare sull’Irpef sin da subito, solo per la scelta di aver investito. Si possono dedurre ogni anno dal reddito imponibile tutti i versamenti effettuati fino a 5.164,57 euro (i vecchi 10 milioni di lire). Questo vuol dire che oltre 5000 euro verranno sottratti dal tuo reddito tassabile portandoti un beneficio crescente a secondo dello scaglione Irpef in cui ti trovi. Immaginiamo un lavoratore che si trovi nello scaglione del 38%. Deducendo dal reddito imponibile 5.164,57 e investendoli, risparmierebbe 1962.32 euro di tasse. In altre parole è come se per un investimento di 3200 lo stato ne aggiungesse in automatico 1962.32: un beneficio immediato che viene riconosciuto per il solo fatto di investire.
- Il secondo beneficio riguarda la tassazione agevolata sulle rendite finanziarie, ovvero la tassa che si applica alle plusvalenze generate ogni anno investendo: questa imposta, che si applica su quanto si guadagna investendo, scende al 20% dal 26% normalmente applicato (salvo eccezioni legate ai titoli di stato per i quali vale la stessa tassazione agevolata). A ciò si aggiunge l’esenzione dall’imposta di bollo. Questo beneficio riguarda la gestione finanziaria e rende l’investimento estremamente efficiente da un punto di vista fiscale.
- L’ultimo beneficio è quello di cui potrai godere al momento dell’erogazione della pensione: ovvero quando una volta superata l’età pensionabile il capitale accumulato viene erogato. In questo caso, la tassazione sarà del 9% per investimenti mantenuti per oltre 35 anni, a salire fino a un massimo del 15% per partecipazioni più brevi. Si tratta di un aliquota decisamente più vantaggiosa rispetto delle aliquote Irpef che normalmente si applicano alle prestazioni pensionistiche (negli esempi di reddito che abbiamo visto pari al 43% ed al 38%)
Insomma si tratta di benefici concreti e importanti, alcuni dei quali si applicano immediatamente solo grazie alla scelta di fare un investimento per il proprio futuro. Ma per chiarire meglio facciamo un esempio considerando un lavoratore dipendente. Se lo stipendio annuo è superiore agli 80.000 euro, versando nel Piano Pensione Moneyfarm la quota di 5.164,57 euro, ogni anno l’investitore risparmierà in tasse circa 2.200 euro. Di fatto è come se finanzia circa metà del suo investimento attraverso il risparmio fiscale.
Ipotizzando un investimento di 30 anni, parliamo di oltre 66.000 euro investiti per la pensione che altrimenti sarebbero stati impiegati in tasse. Su uno stipendio compreso tra i 28.000 e i 55.000 euro lordi, il risparmio massimo sarebbe di circa 1.900 euro all’anno, su 30 anni circa 57.000 euro.
Tutte le plusvalenze generate dall’investimento sarebbero poi tassate al 20% anziché al 26% e il capitale erogato attraverso l’assegno pensionistico avrebbe una tassazione agevolata tra il 9% e il 15% (a seconda della durata dell’investimento). In ogni caso si tratta di un’aliquota inferiore agli scaglioni Irpef a cui è normalmente soggetto l’assegno pensionistico (dal 23% al 43%)
Il team di consulenza Moneyfarm è a disposizione di tutti gli investitori per pianificare e valutare insieme il miglior piano di investimento, anche da un punto fiscale.
SCOPRI IL TUO PIANO PENSIONE*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.