Stiamo ribilanciando Liquidità+, la nostra soluzione pensata per chi desidera far fruttare la propria liquidità in modo efficiente e flessibile. È ideale per chi ha un orizzonte temporale sotto i 2 anni e obiettivi concreti e imminenti, come acquistare una casa, organizzare un matrimonio o comprare un’auto nuova.
Il portafoglio, progettato e supervisionato dal team di Asset Allocation, è composto da fondi monetari a basso rischio che investono in titoli di Stato, carte commerciali e certificati di deposito, con un rendimento lordo annualizzato del 3,3% (al termine del ribilanciamento in corso). Inoltre, Liquidità+ ti offre la possibilità di uscire o spostare l’investimento in qualsiasi momento, senza alcun vincolo.
Per rispondere alle vostre domande su Liquidità+ il nostro team di consulenti è sempre a disposizione tramite i canali consueti, ma qui sotto ci siamo portati avanti con un vademecum basato sulle domande più frequenti che abbiamo ricevuto finora.
Cosa è cambiato nella composizione di Liquidità+ con l’ultimo ribilanciamento?
Il nostro team di Asset Allocation lavora costantemente per monitorare i trend e le dinamiche di mercato. Il nostro impegno è mirato a mantenere i portafogli in linea con il mandato pattuito, cercando di cogliere opportunità che si possono creare nel corso del tempo.
Stiamo aggiornando la composizione del portafoglio Liquidità+ con l’inserimento di un nuovo fondo comune, AXA Euro Liquidity SRI, che sostituisce il precedente BlackRock Institutional Cash Series Euro Liquidity Fund (ISIN: IE00B3ZJFC95). Quali vantaggi?
- Minori costi di gestione: un costo dello 0,07%, più competitivo rispetto al costo dello 0,10% del fondo precedente.
- Yield migliorato: abbiamo aumentato leggermente la duration per contribuire a migliorare il profilo di rendimento complessivo del portafoglio. Questo stile di gestione ci permette di essere più flessibili, ma sempre nei limiti dettati dalla regolamentazione sui mercati monetari.
L’aggiornamento riflette la nostra continua attenzione nell’individuare le opportunità e migliorare, dove possibile, il profilo costo/rendimento del portafoglio per fornire all’investitore la soluzione più efficiente possibile.
Ha ancora senso investire in Liquidità+ con il trend discendente dei tassi di interesse della Banca Centrale Europea?
I mercati monetari costituiscono una delle pietre miliari del sistema finanziario globale. Offrono agli investitori l’opportunità di allocare risorse in strumenti finanziari a breve termine e basso rischio. I tassi di interesse fissati dalla Banca Centrale Europea (BCE) influenzano direttamente i rendimenti offerti da questi strumenti e, di conseguenza, le decisioni di investimento degli operatori di mercato.
Secondo analisti e operatori, i tassi di interesse seguiranno un trend discendente quest’anno, con tre tagli già effettuati tra luglio, settembre e ottobre. Le ultime previsioni indicano il raggiungimento dell’obiettivo del 2% entro l’estate prossima, trainato dal calo dell’inflazione nell’eurozona (2% annuo registrato a ottobre) e dal rallentamento delle economie domestiche. Questo scenario rappresenta un distacco dall’eccezionalità dell’ultimo decennio, segnato da tassi prossimi allo zero, verso un contesto in cui, nonostante i tagli, i tassi resteranno relativamente elevati per un periodo più prolungato.
Va sottolineato come la graduale diminuzione dei tassi di deposito della BCE possa essere vista come una transizione verso condizioni più sostenibili in un contesto di inflazione in calo. Questo scenario offre agli investitori una prospettiva più chiara per affrontare le sfide e cogliere le opportunità dei mercati a breve termine.
Nonostante il calo dei tassi BCE, i mercati monetari e quindi una soluzione come Liquidità+ resta una proposta di valore convincente per gli investitori. La diminuzione graduale dei rendimenti, in linea con le riduzioni dei tassi di deposito della Bce, non cancella il valore intrinseco di questi strumenti come veicoli di investimento a basso rischio e alta liquidità.
Proprio per il modo in cui funzionano strumenti come Liquidità+, va sottolineato infatti il rendimento viene “accumulato” nel tempo: vale a dire che ogni dato giorno, Liquidità+ consegue un rendimento – direttamente legato ai tassi di interesse della BCE – che nel tempo si somma gradualmente. Dunque, sebbene non sia garantita formalmente una protezione del capitale, eventuali tagli dei tassi non impattano direttamente il rendimento cumulato nel tempo, quanto piuttosto il rendimento lordo annualizzato dal momento del taglio in avanti.
Inoltre, è importante sottolineare che, nonostante le future diminuzioni, i rendimenti dei mercati monetari sono previsti rimanere significativamente sopra lo zero. Questo aspetto rende l’investimento in tali strumenti particolarmente attraente per coloro che cercano di preservare il capitale, pur ottenendo un ritorno interessante sul proprio investimento a breve termine.
Liquidità+ è la scelta migliore per chi punta a obiettivi finanziari a breve termine?
L’investimento in soluzioni focalizzate sui mercati monetari, come Liquidità+, presenta diversi vantaggi chiave, rendendolo un’opzione attraente per gli investitori alla ricerca di sicurezza e flessibilità. Questi strumenti offrono non solo la possibilità di ottenere rendimenti interessanti seppur in un contesto di tassi in diminuzione, ma anche l’opportunità di disinvestire in qualsiasi momento. Questa caratteristica è particolarmente preziosa in un ambiente economico in rapida evoluzione, permettendo di reagire prontamente a nuove informazioni o cambiamenti nelle condizioni di mercato.
Gli investitori possono quindi utilizzare Liquidità+ per raggiungere obiettivi finanziari a breve termine, come il finanziamento di imminenti esigenze di spesa o il parcheggio di liquidità in attesa di migliori opportunità di investimento. Inoltre, la natura a basso rischio di questi strumenti li rende particolarmente adatti per coloro che desiderano preservare il capitale, offrendo una protezione efficace contro le fluttuazioni del mercato più ampio.
Qualora l’orizzonte temporale di somme allocate sul nostro portafoglio monetario Liquidità+ cambi, passando quindi da un breve termine ad un medio lungo orizzonte, può essere importante rivedere la strategia di investimento, orientando potenzialmente la scelta verso le nostre linee gestite più adeguate (dal P1 al P7 a seconda del profilo investitore di ogni cliente).
Dopo un anno di investimento in Liquidità+, ha ancora senso proseguire con questa soluzione?
Il portafoglio monetario è pensato per soddisfare le esigenze di breve termine dei clienti, con un orizzonte massimo di 24 mesi. È ideale per coprire spese imminenti o per parcheggiare liquidità in attesa di future opportunità di investimento.
Se l’esigenza che ha spinto gli investitori a scegliere Liquidità+ (come il finanziamento di spese imminenti) è ancora attuale, consigliamo di mantenere la soluzione in essere fino al momento in cui si presenterà l’esigenza economica.
Se, invece, l’investitore ha allocato somme nel nostro portafoglio monetario in attesa di nuove opportunità d’investimento, senza spese imminenti, è fondamentale valutare l’obiettivo temporale reale dell’investimento e considerare l’adeguamento della strategia verso soluzioni più allineate alle necessità future.
Perché scegliere Liquidità+ invece di altre soluzioni di investimento, come ad esempio i vostri portafogli P2-P7?
Non esiste una scelta migliore in assoluto tra il portafoglio Liquidità+ e un portafoglio bilanciato, come quelli compresi tra il nostro P2 e P7. Ogni soluzione risponde a bisogni e obiettivi diversi. Liquidità+ è pensato per chi dispone di somme da investire con un orizzonte temporale breve (<24 mesi), desidera evitare di lasciare i soldi fermi sul conto corrente e cerca un rischio contenuto. Attualmente, offre un rendimento lordo annuo atteso di circa il 3,3%*.
I portafogli P2/P7 sono soluzioni bilanciate multi-asset, ideali per clienti con una tolleranza al rischio variabile, che intendono investire la liquidità con un orizzonte di medio-lungo termine. Queste linee possono essere complementari tra loro: un investitore con una tolleranza al rischio medio/alta potrebbe destinare una parte del suo capitale a un portafoglio bilanciato o aggressivo (ad esempio il nostro P6) per obiettivi a medio termine, e un’altra parte a Liquidità+, per esigenze a breve termine o più “incerte”.
Perché in Liquidità+ avete scelto di utilizzare fondi comuni a gestione attiva invece di Etf, come nei vostri altri portafogli?
In Moneyfarm, siamo remunerati esclusivamente dai nostri clienti, senza ricevere compensi da terze parti o dalle case prodotto degli strumenti che selezioniamo per i portafogli. Questa indipendenza ci consente di scegliere solo gli strumenti finanziari che riteniamo più efficienti.
Anche per questo motivo da sempre puntiamo sugli Etf che, a nostro avviso, per la maggior parte dei segmenti di mercato e le classi di attivo che inseriamo nei nostri portafogli multi-asset risultano essere gli strumenti più efficienti: sono liquidi, trasparenti, non prevedono retrocessioni, a basso costo e ottimali per una gestione come la nostra.
In questo specifico caso però, in sede di Comitato Investimenti, su proposta del nostro team di Asset Allocation, abbiamo deciso di investire in fondi comuni a gestione attiva, anziché Etf sul mercato monetario.
Per semplificare al massimo, uno dei principali svantaggi dei fondi comuni attivi rispetto agli Etf è il costo. Secondo l’Esma (l’autorità europea per i mercati finanziari), un Etf azionario costa in media cinque volte meno rispetto a un fondo attivo azionario.
Nel mercato monetario, i fondi comuni selezionati da Moneyfarm presentano costi estremamente contenuti, grazie all’utilizzo esclusivo di classi istituzionali. I fondi che compongono Liquidità+, ad esempio, hanno un costo intorno allo 0,1%, risultando spesso in linea o persino più competitivi rispetto agli Etf.
Una seconda ragione è che la gestione di asset quali carte commerciali e certificati di deposito a breve termine è ottimizzata nella gestione attiva dei fondi comuni rispetto a Etf monetari.
Inoltre, l’offerta di Etf in questa classe di attivo risulta ancora relativamente limitata rispetto ad altri segmenti di mercato. Gli Etf disponibili si concentrano principalmente su obbligazioni con scadenza 0-1 anno, escludendo strumenti tipici del mercato monetario come certificati di deposito e commercial papers. In alternativa, sono spesso focalizzati su una replica sintetica del tasso €STR, il riferimento per le operazioni a brevissima scadenza (overnight).
Un altro punto importante è legato alla liquidità. Gli Etf, essendo scambiati intraday rispetto ai fondi, potrebbero incorrere in un aumento di volatilità in momenti particolari di mercato, rischiando di aumentare il cosiddetto bid/ask spread, un costo di transazione implicito. Per una particolarissima classe di attivo come quella monetaria, non è certamente l’ideale.
Quindi, pur essendo possibile costruire un portafoglio a scadenze brevi e basso rischio utilizzando Etf, ciò comporterebbe inevitabilmente una componente di volatilità ‘ineliminabile’ rispetto a un portafoglio composto da fondi attivi sul mercato monetario.
I fondi comuni monetari (FCM) sono soggetti a requisiti più stringenti rispetto agli altri OICVM grazie al regolamento UE 2017/1131, che li rende più resilienti agli shock di mercato e garantisce standard elevati di prudenza, governance e trasparenza per i gestori (ne parliamo in questa intervista). Questo regolamento si applicherebbe anche agli Etf monetari, ma non sempre avviene nella pratica: molti Etf a breve termine non sono formalmente classificati come “Etf monetari” ma come strumenti obbligazionari. La distinzione, pur tecnica, è significativa per gli investitori, poiché la conformità alle regole FCM offre maggiore tutela.
Per questi motivi, abbiamo scelto di costruire il portafoglio Liquidità+ utilizzando esclusivamente Fondi attivi. Come per tutte le nostre soluzioni di investimento, anche Liquidità+ è monitorata regolarmente dal nostro team di Asset Allocation, con eventuali ribilanciamenti o modifiche al portafoglio qualora necessario, di cui vi terremo sempre aggiornati.
Quali sono i vantaggi di Liquidità+ rispetto all’acquisto di un BOT o BTP?
Partiamo da un punto chiave: strumenti come BTP, BOT e conti di deposito sono molto diversi da una gestione patrimoniale come Liquidità+ e presentano significative differenze anche tra loro. Ognuno di essi può essere adatto in base agli obiettivi, alla propensione al rischio e all’orizzonte temporale di ciascun investitore. Tuttavia, dato l’interesse e le numerose domande ricevute sull’argomento, abbiamo deciso di approfondire il tema in modo chiaro e pratico.
Per citare John Maynard Keynes, “è meglio avere approssimativamente ragione che completamente torto”. Il celebre economista britannico si riferisce a una regola basilare quando si investe: diversificare. Il principale vantaggio offerto da una Gestione Patrimoniale monetaria come Liquidità+ rispetto ai BOT e BTP è proprio quello della maggiore diversificazione.
Non è nostra intenzione sminuire i titoli di Stato italiani, che anzi sono una componente presente in tutte le nostre linee di investimento, con scadenze diversificate. Tuttavia, è importante sottolineare che questi strumenti sono inseriti all’interno di un portafoglio bilanciato, insieme ad altre asset class, non solo per ottimizzare i rendimenti, ma anche per gestire la volatilità complessiva e garantire una decorrelazione tra le diverse classi di attivo.
Scomodiamo, per un attimo il “rischio Paese”: per un cliente medio italiano, residente e con reddito derivante da lavoro o pensione in Italia – magari ha anche una casa di proprietà in Italia – investire esclusivamente nel nostro Paese comporterebbe una forte concentrazione del rischio.
Liquidità+, invece, è composto da una selezione di fondi attivi che permettono di diversificare non solo per tipo di asset (CD, papers bancari, notes bancari e altri) ma anche a livello geografico, riducendo così il rischio complessivo.
Se il BOT è visto come alternativa di breve termine – quindi più in linea con l’obiettivo temporale del portafoglio Liquidità+ – il suo rendimento a un anno è allineato al rendimento annuo lordo a scadenza attuale della linea monetaria. Tuttavia, a differenza di Liquidità+, non ha la flessibilità di adattarsi a eventuali aumenti futuri dei tassi d’interesse. Ha inoltre un rischio controparte e idiosincratico che noi italiani, quando si parla di titoli di Stato italiani soprattutto, tendiamo spesso a non considerare.
Analizziamo invece il BTP, con il supporto di questa tabella realizzata dal nostro Team di Asset Allocation, che si concentra sull’ultima emissione di un BTP a 5 anni.
*Stimata applicando una duration di 4.4 alla volatilità del tasso di rendimento di un BTP generico a 5 anni, calcolata a partire da osservazioni giornaliere dal 1993 al 2024.
**Calcolata come media del drawdown degli indici ICE BofA 5-7 Year Italy Government Index e ICE BofA 3-5 Year Italy Government Index, rispettivamente 17.7% e 13.2%.
Il BTP ha scadenze più a lungo termine, con una duration più elevata e quindi una sensibilità rispetto ai tassi di interesse maggiore, e prevede stacco cedolare (semestrale o trimestrale). Possiamo osservare anche un rating inferiore per il BTP, così come una diversificazione chiaramente più elevata per Liquidità+. In poche parole, non solo parliamo di due soluzioni completamente diverse l’una dall’altra, ma rispondenti anche a obiettivi d’investimento differenti.
Inoltre, se è vero che il BTP rimborsa il capitale a scadenza, negli scenari di ulteriori rialzi dei tassi potrebbe perdere valore in conto capitale – e più l’emissione ha scadenza in là nel tempo, più la perdita si amplifica.
Liquidità+, invece, ne beneficia, vedendo il suo rendimento lordo a scadenza crescere senza inficiare sul prezzo. In breve, mentre il prezzo dei titoli obbligazionari scende quando i tassi salgono e sale quando i tassi scendono, Liquidità+ invece è direttamente correlato ai tassi di interesse.
Nelle attuali condizioni di mercato, perché preferire Liquidità+ a un conto deposito?
Il conto deposito è tornato in auge. Crediamo sia una scelta positiva destinare la liquidità in eccesso a disposizione nel breve termine a soluzioni che offrono interessi di un certo tipo, piuttosto che lasciarla ferma su conti correnti tradizionali con interessi praticamente nulli.
A differenza di molti conti deposito, Liquidità+ non impone alcun vincolo per ottenere un rendimento, essendo un investimento a mercato. Questo offre al cliente maggiore flessibilità sia sulla somma investita che sul suo utilizzo. Questa flessibilità si applica anche alla possibilità di effettuare versamenti aggiuntivi – ricorrenti o meno – e disinvestimenti parziali o totali.
Inoltre, investendo in strumenti dei mercati monetari, il rendimento lordo annualizzato di Liquidità+ – vale a dire il ritorno finale per il cliente – si muove in sintonia con i tassi di interesse stabiliti dalla Banca Centrale Europea. Infatti, gli aumenti dei tassi causano un rialzo del rendimento di Liquidità+, mentre dei ribassi dei tassi ne causano un calo.
Per di più, il rendimento cresce ogni giorno – con i tassi attuali – senza la necessità di attendere una data di scadenza per ricevere gli interessi, come avviene invece per i conti deposito. Questo permette all’investitore di prelevare le somme quando vuole, mantenendo i guadagni ottenuti fino a quel momento
Come tutte le gestioni professionali, anche Liquidità+ prevede una commissione di gestione, che abbiamo mantenuto il più contenuta possibile.
Al contempo, abbiamo eliminato ogni altro costo aggiuntivo (ad esempio, commissioni di ingresso, uscita, o di gestione del conto). È importante ricordare che ogni tipo di commissione o costo fisso, come quelli legati a apertura, chiusura, versamenti o prelievi, può influire sul rendimento complessivo dell’investimento e deve sempre essere preso in considerazione.
Un altro aspetto da considerare è che, nel caso di una gestione patrimoniale Moneyfarm con minusvalenze già maturate, sarà possibile compensare con eventuali plusvalenze nei prossimi anni, come avvenuto nel 2023 e che potrà essere fatto anche nel 2024. Si tratta di un’opportunità di ottimizzazione fiscale da non trascurare.
Per quanto riguarda la sicurezza delle somme, i conti deposito offrono una protezione fino a €100.000 tramite il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Tuttavia, è importante sottolineare che Liquidità+ – essendo una gestione patrimoniale di fondi monetari – offre standard di tutela elevati, simili a quelli di altri strumenti di risparmio gestito. Non è necessario aderire al FITD (e, peraltro, Moneyfarm non è una banca) poiché la somma è depositata in un conto omnibus separato dal gestore del fondo e, naturalmente, da Moneyfarm stessa.
Perché scegliere la gestione patrimoniale con Liquidità+ invece di investire in un singolo Etf monetario?
La nostra gestione patrimoniale Liquidità+ è stata progettata per offrire un’alternativa strutturata e vantaggiosa rispetto a un semplice Etf monetario, grazie a una serie di elementi distintivi.
Nel costruire Liquidità+ il nostro team di Asset Allocation ha preferito selezionare per la prima volta fondi comuni attivi, invece che Etf, per diverse ragioni, tra cui la possibilità di selezionare fondi comuni di classe istituzionale che ci ha permesso di comprimere i costi e renderli così competitivi proprio con soluzioni composte da Etf.
Va poi sottolineato che la gestione di asset quali carte commerciali e certificati di deposito a breve termine è ottimizzata nella gestione attiva dei fondi comuni rispetto a Etf monetari.
In effetti, l’offerta di Etf in questa classe di attivo è, ancora, relativamente più limitata rispetto ad altri segmenti di mercato e circoscritta ad obbligazionari a scadenza 0-1 anno – che esclude quindi certificati di deposito e commercial papers e altri strumenti più tipici del mercato monetario – oppure è limitata a strumenti a replica sintetica del tasso €str.
Altro punto importante è legato alla liquidità: gli Etf, essendo scambiati intraday rispetto ai fondi, potrebbero incorrere in un aumento di volatilità in momenti particolari di mercato rischiando di aumentare il cosiddetto bid/ask spread che, per una particolarissima classe di attivo come quella monetaria, non è certamente ideale. Quindi, sebbene anche con gli Etf sia possibile costruire un portafoglio a scadenze brevi e a basso rischio, resterebbe comunque una componente di volatilità ineliminabile rispetto ad un portafoglio di fondi attivi sul mercato monetario.
Infine, i fondi comuni monetari (FCM) sono soggetti a requisiti più stringenti rispetto agli altri OICVM grazie al regolamento UE 2017/1131, che li rende più resilienti agli shock di mercato e garantisce standard elevati di prudenza, governance e trasparenza per i gestori (ne parliamo in questa intervista). Questo regolamento si applicherebbe anche agli Etf monetari, ma non sempre avviene nella pratica: molti Etf a breve termine non sono formalmente classificati come “Etf monetari” ma come strumenti obbligazionari. La distinzione, pur tecnica, è significativa per gli investitori, poiché la conformità alle regole FCM offre maggiore tutela.
Per questi motivi abbiamo deciso di comporre la nostra gestione patrimoniale monetaria Liquidità+, a oggi, di soli fondi attivi. Come per tutte le nostre linee di investimento, il team di Asset Allocation monitora costantemente Liquidità+, apportando eventuali ribilanciamenti o modifiche al portafoglio quando necessario e mantenendovi sempre aggiornati.
* Sulla base della media ponderata dei rendimenti lordi regolarmente pubblicati dai fondi parte del portafoglio Liquidità+, al 31 Ottobre. Il rendimento è sensibile alle fluttuazioni dei tassi sui depositi della Banca Centrale Europea: un rialzo dei tassi favorirà un rialzo del rendimento, un calo dei tassi invece porterà a un calo del rendimento.
Come per tutti gli investimenti, il capitale è soggetto a rischio di perdita. Il valore del tuo portafoglio con Moneyfarm può diminuire così come aumentare e potresti ottenere ritorni minori rispetto a quanto hai investito. Le proiezioni di rendimento non sono un indicatore affidabile delle performance future.
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.