Sarà spiacevole pensarlo, ma la pensione pubblica italiana non sarà sufficiente a garantirci la stessa qualità di vita di quando lavoriamo.
Quando si parla di pensione, spesso ci si dice: “ci penserò più avanti”. Ma il futuro arriva prima di quanto immaginiamo, e se vogliamo godercelo appieno, è importante prepararci oggi. È qui che entra in gioco la previdenza integrativa: una delle migliori soluzioni ai problemi pensionistici in Italia e uno strumento essenziale per garantirsi una vita serena e senza sorprese.
Ma sono ancora troppo pochi gli italiani che hanno preso controllo del proprio futuro: solo un lavoratore su tre, secondo la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione (Covip), aderisce a una forma di previdenza complementare.
Sia che tu faccia parte della maggioranza che tende a procrastinare, sia che tu sia già un risparmiatore responsabile, ecco 7 motivi per cui dovresti considerare una pensione integrativa e iniziare a pianificare il tuo futuro già da ora.
1. Un alleato contro il rischio “buono” di vivere a lungo
La vita si allunga, e questo è bellissimo. Ma vivere più a lungo significa anche aver bisogno di risorse economiche sufficienti per mantenere il nostro stile di vita.
Una pensione integrativa ti aiuta a fronteggiare questo “rischio buono”, garantendo tranquillità finanziaria fino alla fine dei tuoi giorni. Dal punto di vista normativo, infatti, la pensione integrativa è un alleato. Le pensioni integrative sono pensate per garantirci una vita dignitosa fino alla fine dei nostri giorni, proprio come fa l’INPS.
Anche un soggetto privato come Moneyfarm adotta lo stesso principio: facciamo squadra affinché, durante gli anni della pensione, tutti possano contare su risorse adeguate e costanti. Dire “ci penserò più tardi” vuol dire affrontare questo rischio da soli. Scegliere la previdenza integrativa vuol dire, invece, affrontarlo insieme.
2. Flessibilità quando smetti di lavorare
Che succede quando vai in pensione? Ci sono diverse opzioni per accedere ai risparmi accumulati nella previdenza integrativa: puoi scegliere una rendita vitalizia, ricevere l’intero capitale in un’unica soluzione nei casi previsti dalla normativa, optare per una combinazione di 50% rendita e 50% capitale, oppure, nel caso in cui necessiti di andare in pensione prima, sfruttare la RITA (Rendita Integrativa Temporanea Anticipata). Questa opzione permette di andare in pensione anticipata, offrendo massima flessibilità per adattarsi alle tue esigenze. Flessibilità significa poter pianificare la tua pensione a modo tuo.
3. Il tempo è un altro grande alleato
Inizia presto e il tempo lavorerà per te. Maggiore è l’orizzonte temporale, più alta sarà la rendita finale.
Immagina un 45enne che decide di investire 200 euro al mese oggi. Se aspettasse cinque anni per iniziare, la sua rendita mensile sarebbe di circa 85 euro in meno, ogni mese, per tutta la vita. Al contrario, se avesse iniziato cinque anni prima, avrebbe circa 100 euro in più ogni mese. (Elaborazione Smileconomy).
4. Rendimento migliore grazie ai mercati
Una pensione integrativa può beneficiare della crescita dei mercati finanziari. Più tempo resti investito, maggiore è il potenziale di crescita, specialmente se scegli un profilo d’investimento con una buona esposizione azionaria.
In Moneyfarm continuiamo ad avere una visione ragionevolmente positiva per il lungo termine sui mercati azionari: di recente abbiamo introdotto il nostro portafoglio 100% azionario, appropriato per chi ha un orizzonte temporale più lungo.
L’efficienza dei mercati infatti è fondamentale, anche secondo le stime della Covip: più a lungo rimani investito, maggiore è la probabilità che un investimento ad alto rischio, come quello azionario, risulti più vantaggioso rispetto a uno a basso rischio, come i titoli obbligazionari.
Tornando al nostro 45enne, se investisse i suoi 200 euro al mese in una linea a basso rischio invece che in una più dinamica, rinuncerebbe a circa 58 euro al mese, pari a una riduzione del 26% della sua rendita. (Elaborazione Smileconomy).
Una gestione attenta e strategica, poi, può fare davvero la differenza anche perché aiuta a gestire la volatilità.
Quando si parla di volatilità, infatti, non bisogna concentrarsi solo sugli alti e bassi del mercato lungo il percorso, ma sul risultato finale. Anche se il cammino può essere instabile, potrebbe portare a rendimenti più elevati, come accade per tutti gli investimenti.
Con la previdenza integrativa, i versamenti regolari permettono di investire in momenti di mercato diversi, contribuendo a smussare la volatilità. È essenziale dare al capitale il tempo di crescere, perché partire con il piede giusto significa arrivare più lontano.
5. Vantaggi fiscali lungo tutto il percorso
I benefici fiscali della previdenza integrativa non sono da sottovalutare. Se sei un lavoratore dipendente o un libero professionista non aderente al regime forfettario, potresti beneficiare di vantaggi fiscali lungo tutto il percorso pensionistico.
- Oggi: puoi dedurre i contributi volontari dal reddito, risparmiando subito sulle tasse.
- Durante: i rendimenti dei mercati sono tassati al 20%, molto meno del 26% standard. Sulla quota del rendimento che deriva dal possesso di titoli di Stato e titoli similari, la tassazione è fissata al 12,5%.
- Alla fine: a seconda degli anni di permanenza nel fondo, la tassazione sulla rendita può arrivare fino al 9%, partendo da un’aliquota del 15%, che diminuisce dello 0,3% ogni anno a partire dal quindicesimo anno di partecipazione alla previdenza complementare.
Esempio pratico: il nostro 45enne con uno stipendio di 2.000 euro che versa 200 euro al mese in un piano pensionistico, da oggi fino alla pensione, risparmierebbe circa 20.000 euro in tasse. (Elaborazione Smileconomy). Una bella somma da poter reinvestire o godersi come meglio si preferisce.
6. Valorizzazione del TFR: fai fruttare i tuoi risparmi invisibili
Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) è una risorsa preziosa che molti lavoratori non sfruttano appieno. Investirlo in una pensione integrativa anziché lasciarlo in azienda significa poter contare su rendimenti potenzialmente più alti e su una tassazione più favorevole. Le simulazioni di Smileconomy parlano chiaro: il 45enne che lascia il TFR in azienda potrebbe perdere fino a 103.000 euro di rendimento rispetto a chi lo investe in una pensione integrativa. Una differenza che può cambiare di molto il tuo stile di vita durante la pensione.
Alcuni potrebbero pensare: ‘Se lascio il TFR in azienda, ho più flessibilità’. Ma in realtà, il piano pensione integrativo è più flessibile. Ad esempio: quante volte posso chiedere le anticipazioni? Se ho messo il TFR in una pensione integrativa lo posso chiedere più volte secondo le regole del fondo pensione, che possono variare, se lo sto chiedendo alla mia azienda lo posso chiedere generalmente una sola volta, e c’è anche un limite aziendale.
E quali sono i motivi? Motivi sanitari: per motivi di salute, nel mondo della pensione integrativa posso chiedere un’anticipazione sempre fino a un importo del 75% di quello che ho maturato. Nel TFR in azienda la posso chiedere trascorsi 8 anni, soltanto fino al 70%. Acquisto o ristrutturazione casa: in entrambi casi (TFR e pensione integrativa) si può chiedere dopo 8 anni, fino al 75% pensione integrativa e 70% TFR in azienda.
Un ulteriore vantaggio nel mondo della pensione integrativa è che dopo 8 anni posso richiedere fino al 30% per qualunque motivazione, in azienda no. In alcuni casi, se sei disoccupato secondo la legge italiana, potresti addirittura richiedere il riscatto integrale del capitale accumulato o parte di esso nella pensione integrativa.
7. Il contributo del datore di lavoro e il valore della consulenza
In molti casi, il datore di lavoro è disposto a contribuire al fondo pensionistico dei dipendenti. In pratica, per ogni euro che versi, il tuo datore di lavoro potrebbe aggiungerne un altro, raddoppiando i tuoi risparmi senza costi aggiuntivi per te.
E non dimentichiamo il valore della consulenza: pianificare bene fin dall’inizio significa sfruttare al meglio mercati, tempo e agevolazioni fiscali. Un 45enne che pianifica correttamente la propria previdenza integrativa può godere di una ricchezza finale 3,4 volte superiore rispetto a chi non lo fa (Elaborazione Smileconomy). La differenza? Scelte giuste fatte al momento giusto.
Pianificare la propria pensione non è un lusso, è una necessità. E non è mai troppo presto per iniziare. Se vuoi sapere di più su come costruire una pensione integrativa e scoprire quali sono le soluzioni più adatte a te, prenota un appuntamento. Ti aiuteremo a costruire il futuro che meriti, insieme.
Il Piano Pensione Moneyfarm
Il piano pensione Moneyfarm unisce i vantaggi fiscali della previdenza complementare con la semplicità e praticità di un servizio digitale all’avanguardia. Potrai gestire tutto online, senza vincoli di importo minimo, e scegliere tra linee di investimento diversificate e sostenibili. I nostri consulenti sono sempre a tua disposizione per aiutarti a trovare la soluzione più adatta a te, con costi contenuti e una strategia d’investimento su misura per il tuo futuro.
Prenota un appuntamento e avrai la possibilità di parlare con un consulente Moneyfarm del tuo futuro pensionistico.
Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.
Questa pubblicazione non contiene e non dovrebbe essere considerata come contenente consigli di investimento, raccomandazioni personali, o un’offerta o sollecitazione di acquisto o vendita di strumenti finanziari. Dovresti considerare di rivolgerti a un consulente finanziario, fiscale o legale prima di prendere la decisione di investire.
Il Piano Pensione Moneyfarm è distribuito da MFM Future S.r.l., broker assicurativo del Gruppo Moneyfarm, iscritto alla Sezione B del Registro Unico degli Intermediari Assicurativi tenuto dall’IVASS al n. B000637784.
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.