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Capitale a rischio.

 Dove conviene destinare il TFR?

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Il TFR, o Trattamento di Fine Rapporto, per molti è semplicemente un bonus che si incassa a fine carriera. Ma nella realtà è molto di più. È una risorsa chiave che, con la giusta strategia, può fare la differenza nella tua pianificazione finanziaria.

La maggior parte delle persone lascia il proprio TFR parcheggiato in azienda, dove cresce poco, solo dell’1,5% più il 75% dell’inflazione. È una crescita modesta, che spesso viene dimenticata.

È vero, il TFR lasciato in azienda non ha costi, ma i vantaggi finiscono qui. Se invece scegli di trasferirlo in una forma di previdenza integrativa, potresti  ottenere molto di più.

Un piano previdenziale ti permette di collegare il tuo capitale alla crescita dei mercati globali. Questo significa potenziali rendimenti più elevati, rispetto al rendimento fisso che otterresti lasciando il TFR in azienda. Sei tu a scegliere il profilo di rischio e rendimento più adatto al tuo obiettivo.

Inoltre, dal punto di vista fiscale, c’è un chiaro vantaggio nel trasferire il TFR in un fondo pensione. Il TFR lasciato in azienda viene tassato tramite una cosiddetta “tassazione separata”, simile all’IRPEF, con aliquote che partono almeno dal 23%. Invece, il TFR conferito in un piano pensionistico gode di una tassazione agevolata, che parte dal 15% e può scendere fino al 9%, in funzione degli anni di permanenza nel fondo. Da un punto di vista finanziario, non c’è confronto: il rendimento netto dato dalla previdenza integrativa è generalmente più vantaggioso rispetto al TFR lasciato in azienda.

Ma non è solo questione di rendimenti. Investire il TFR in un fondo pensione ti consente anche di diversificare. Non sei più legato solo all’economia italiana, alla quale sei già esposto con il tuo lavoro e magari con altri investimenti. Così, mitigheresti il rischio complessivo del tuo patrimonio.

Alcuni potrebbero pensare: ‘Se lascio il TFR in azienda, ho più flessibilità’. Ma in realtà, il piano pensione integrativo è più flessibile. Ad esempio: quante volte posso chiedere le anticipazioni? Se ho messo il TFR in una pensione integrativa lo posso chiedere più volte secondo le regole del fondo pensione, che possono variare, se lo sto chiedendo alla mia azienda lo posso chiedere generalmente una sola volta, e c’è anche un limite aziendale.

E quali sono i motivi? Motivi sanitari: per motivi di salute, nel mondo della pensione integrativa posso chiedere un’anticipazione sempre fino a un importo del 75% di quello che ho maturato. Nel TFR in azienda la posso chiedere trascorsi 8 anni, soltanto fino al 70%. Acquisto o ristrutturazione casa: in entrambi casi (TFR e pensione integrativa) si può chiedere dopo 8 anni, fino al 75% pensione integrativa e 70% TFR in azienda.

Un ulteriore vantaggio nel mondo della pensione integrativa è che dopo 8 anni posso richiedere fino al 30% per qualunque motivazione, in azienda no. In alcuni casi, se sei disoccupato secondo la legge italiana, potresti addirittura richiedere il riscatto integrale del capitale accumulato o parte di esso nella pensione integrativa. 

Non sottovalutiamo quindi il TFR perché è una grande risorsa, che accantoniamo con fatica. Va gestito con la stessa cura dei nostri risparmi e dei nostri investimenti. Prenota un appuntamento e avrai la possibilità di parlare con un consulente Moneyfarm del tuo futuro pensionistico.

Vuoi approfondire il tema del TFR? In occasione del Mese dell’Educazione Finanziaria, ti invitiamo a partecipare al nostro webinar gratuitoTFR: Troppo Facile Rimandare. Una guida ad agire per tempo” che si terrà giovedì 21 novembre alle ore 18. Ti forniremo una panoramica sul TFR, le sue caratteristiche e le logiche di conferimento alla previdenza integrativa, avrai l’opportunità di partecipare a una sessione di domande e risposte dal vivo con i consulenti e acquisire strumenti utili alla pianificazione del tuo futuro pensionistico. Clicca qui per iscriverti.

Investire in strumenti finanziari comporta rischi come la perdita anche integrale del capitale. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.

Il Piano Pensione Moneyfarm è distribuito da MFM Future S.r.l., broker assicurativo del Gruppo Moneyfarm, iscritto alla Sezione B del Registro Unico degli Intermediari Assicurativi tenuto dall’IVASS al n. B000637784.

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*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.