Lo scorso mese abbiamo presentato la nostra strategia d’investimento in un evento online.
Qui di seguito riportiamo alcune delle domande che ci avete fatto con rispettive risposte del nostro team di consulenza.
Non ricordo bene il modello di business di Moneyfarm: voi guadagnate indipendentemente dal successo che hanno i capitali investiti? Maurizio
Sì, sì tratta di una scelta che riteniamo anche una garanzia per l’investitore. Avere una percentuale sui rendimenti creerebbe un conflitto di interessi, poiché avremmo un interesse a prendere più rischio cercando di aumentare al massimo i rendimenti in una fase favorevole. Le nostre gestioni sono pensate per generare rendimenti nel tempo entro livelli di volatilità controllati.
Considerando che siamo ai massimi storici, conviene investire una grossa somma di capitale ora o meglio attendere? Giuseppe
Le valutazioni attualmente presenti sul mercato sono a livelli piuttosto alti. Quando si pensa se sia corretto investire in questo momento bisogna però considerare le alternative a disposizione. Come abbiamo avuto modo di ricordare durante i vari aggiornamenti di mercato durante l’anno, a oggi i rendimenti attesi dell’azionario restano positivi, mentre quelli di altre asset class sono molto limitati. Investire attraverso una strategia diversificata potrebbe essere la scelta migliore, magari studiando con il consulente un piano di ingresso a più fasi per limitare il rischio legato all’ingresso sul mercato in un momento sbagliato.
Buonasera, i ribilanciamenti portano con sé costi aggiuntivi come lo spread bid-ask? Se si, vengono considerati questi costi di transazione nel definire la frequenza con cui proponete i ribilanciamenti ? Roberto
Sì, bilanciare ha un costo. Noi cerchiamo di limitarlo scegliendo strumenti più liquidi possibile (gli ETF sono strumenti molto efficienti in questo senso). Detto questo ovviamente i costi di ribilanciamento sono qualcosa di cui teniamo conto quando interveniamo per ribilanciare i portafogli: il potenziale vantaggio del cambio di allocazione deve essere superiore anche ai costi affrontati.
Nella revisione mensile e annuale di cui avete parlato sono inseriti eventualmente anche investimenti a leva per diversificare?
In questo momento preferiamo non utilizzare investimenti a leva, anche perché si tratta di strumenti troppo complessi per quella che è la nostra filosofia di gestione. Pensiamo che il panorama di fondi disponibili offra sufficienti alternative per raggiungere i livelli di rischio e rendimento che intendiamo proporre ai clienti.
Buonasera, state valutando l’utilizzo di cripto asset? secondo voi sarà un settore da tenere in considerazione per i prossimi anni? Federico
Qui abbiamo espresso la nostra opinione in merito, si tratta di un’asset class che seguiamo ma non riteniamo che i tempi siano maturi per investirci.
Attualmente i portafogli di Moneyfarm mi sembrano concentrati molto su strategie ad accumulo per massimizzare l’interesse composto. In futuro prevederete anche dei portafogli che non reinvestano i dividendi, ma li distribuiscano direttamente sul conto?
Il reinvestimento dei rendimenti è connaturato alla nostra filosofia di investimento. Riteniamo che la ricerca del dividendo per ottenere una rendita sia una strategia dal potenziale limitato da un punto di vista della rendita assoluta (se non per capitali molto importante). Andare alla ricerca delle azioni che staccano larghi dividendi, inoltre, da un punto di vista di asset allocation rischia di fare perdere molti dei trend che hanno caratterizzato e continuano a caratterizzare i mercati finanziari in questi anni (si pensi alla performance dei titoli growth degli ultimi anni. Queste aziende tendono a reinvestire i profitti nella crescita piuttosto che staccare la cedola).
A pari rata di versamento PAC, paragonando un fondo pensione rispetto una gestione patrimoniale. La resa è identica? Con la differenza che un PAC “gestione patrimoniale” lascia totale libertà rispetto al fondo pensione? Lorenzo
La Gestione Patrimoniale è un veicolo di investimento che lascia grande libertà all’investitore, che può decidere di disinvestire il proprio capitale quando vuole senza incorrere in costi aggiuntivi. Gli strumenti previdenziali invece hanno dei vincoli per quanto riguarda l’utilizzo dei fondi investiti, che possono essere riscattati al momento del pensionamento o per necessità particolari (acquisto casa, licenziamento). Per compensare questi vincoli esistono però importanti vantaggi fiscali che riassumiamo in questo video. Il consiglio è quello di investire a seconda delle proprie necessità e delle proprie capacità, cercando se possibile di massimizzare la quota previdenziale soggetta alla deducibilità fiscale. I consulenti possono aiutare a individuare il bilanciamento adeguato tra i due strumenti.
Vi acquistasse un gruppo bancario come potreste conservare la vostra indipendenza?
Assolutamente sì, tra i nostri azionisti ci sono oggi grandi aziende finanziarie come Allianz e Poste Italiane e ciò non ha avuto conseguenze per quanto riguarda l’indipendenza della nostra gestione. Lavorare con grandi gruppi ci aiuta ad avere le risorse per continuare a migliorare il servizio.
Salve per un portafoglio di tipo 6, come vi comportate nel caso di un ribasso del mercato del 40-50%? Andrea
Purtroppo è difficile fare un’analisi a posteriori su uno scenario ipotetico. Un evento che porta alla perdita di un valore del 50% del portafoglio è sicuramente un evento straordinario e l’analisi riguardo l’evoluzione della situazione specifica diventa sicuramente cruciale per prendere una decisione. In passato in casi di volatilità estrema abbiamo anche optato per interventi mirati alla riduzione della volatilità in situazioni incerte come le settimane più calde dell’emergenza Covid nel 2020. La tutela del patrimonio dell’investitore va di apri passo con la ricerca dell’opportunità di lungo periodo.
Quali sono i parametri con cui Moneyfarm sceglie il singolo Etf da acquistare, nell’ambito dello specifico settore di mercato? Vitaliano
Abbiamo creato un sistema di valutazione che segue una decina di parametri, tutti con peso diverso. Il primo tra tutti è il prezzo, favorendo gli ETF più economici sul mercato. Il secondo parametro per importanza è la liquidità, andando a selezionare fondi che abbiano il maggior numero di masse in gestionepossibile. Seguono poi altre valutazione come la strategia di replica, l’errore storico nel tracciamento dell’indice di riferimento, la reputazione del provider. Potete trovare la lista completa dei parametri nel nostro documento strategico che abbiamo inviato a tutti i nostri clienti o che altrimenti potere scaricare da qui.
Le commissioni annue (esempio 1%) comprendono anche il costo intrinseco degli strumenti usati (ETF)?
Il costo degli strumenti è escluso, puoi trovare il resoconto completo dei costi del servizio Moneyfarm in questa pagina.
Quando parlate di orizzonte temporale come quantificate questo orizzonte? ipotizziamo che uno si ponga un orizzonte di 5 anni, per quattro anni riesco ad avere un aumento di capitale del 20% poi al 5 anno un tonfo del 25% (eventi tipo covid o crollo dei mercati come nel 2008) come intervenite in questi casi e cosa deve fare il cliente che si è posto i 5 anni di orizzonte temporale?
L’orizzonte temporale è una prerogativa del clienti. Nel caso ci fosse effettivamente la capacità di prevedere l’utilizzo del capitale al quinto anno molto probabilmente i controlli continuativi di adeguatezza che effettuiamo regolarmente avrebbero suggerito all’investitore di spostarsi su una linea più prudente il che – in questo scenario ipotetico – avrebbe ridotto la perdita all’ultimo anno. Detto questo gli scenari avversi possono capitare, proprio per questo in momenti di mercato difficili la nostra gestione pone grande attenzione al controllo della volatilità e del rischio.
Esistono limiti di importo o di tempo sulla permanenza di fondi in liquidità in attesa di essere investiti? Marco
No, non esistono limiti
La frequenza dei ribilanciamenti in un anno è fissa o si adatta al mutamento e alle condizioni di mercato ?
I ribilanciamenti non hanno una cadenza fissa ma a seconda delle fasi di mercato, su decisione del nostro team di Gestione di Portafoglio e Comitato Investimenti.
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.