I risultati delle Big Tech e le altre notizie della settimana

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La scorsa settimana, alcuni dei colossi tech – tra cui Meta e Microsoft – hanno presentato i risultati trimestrali accompagnati da previsioni ambiziose sull’Intelligenza Artificiale: il 2025 viene indicato come un anno chiave, con modelli più accessibili destinati a diffondere l’IA su larga scala.

Questa settimana, Alphabet, Amazon e Palantir saranno sotto i riflettori con i loro risultati trimestrali, e gli investitori vorranno valutare aspetti concreti come la crescita del cloud, l’adozione dell’IA nelle imprese e la domanda dei consumatori—elementi fondamentali per la sostenibilità del settore nel lungo periodo.

I risultati delle Big Tech arrivano in un momento piuttosto interessante: la scorsa settimana DeepSeek ha scosso i mercati globali con il lancio del suo rivoluzionario modello di IA a basso costo. Lo sviluppo – realizzato in tempi e costi nettamente inferiori rispetto ad alcuni concorrenti statunitensi – sta già mettendo in discussione molte certezze sulle dinamiche economiche e tecnologiche dell’IA, così come sul divario tecnologico tra Stati Uniti e Cina. Sebbene i risultati delle Big Tech siano positivi, gli investitori osserveranno con attenzione anche le reazioni dei Ceo delle sette “magnifiche” aziende di Wall Street alla crescita della piccola startup cinese che potrebbe ridefinire le dinamiche del settore. 

Nel frattempo, a migliaia di chilometri dalla Silicon Valley, Alibaba è un’altra azienda da tenere d’occhio insieme all’arrivo dei suoi risultati trimestrali. Il colosso cinese dell’e-commerce e del cloud ha appena dichiarato che il suo nuovo modello di IA supera quelli di Meta e DeepSeek in test iniziali – e può gestire input più complessi, un vantaggio significativo per gli agenti AI con carichi di memoria elevati. E attenzione, non si tratta solo di un vantaggio tecnologico: un sistema più economico può rafforzare il business cloud e quello dell’e-commerce di Alibaba, proprio mentre il sentiment sul tech cinese sembra in miglioramento. Con il titolo di Alibaba che scambia ancora a forte sconto rispetto ai concorrenti statunitensi, un buon report sugli utili potrebbe essere la scintilla necessaria per rilanciare il titolo.

In calendario

Lunedì: Inflazione dell’Eurozona (gennaio), attività manifatturiera Usa (gennaio), inflazione Italia (gennaio), attività manifatturiera Italia (gennaio). Risultati trimestrali: Palantir.
Martedì: Attività manifatturiera Cina (gennaio). Risultati trimestrali: Alphabet, Estée Lauder, PayPal, PepsiCo, Pfizer, Spotify, AMD, Super Micro Computer, Merck.
Mercoledì: Attività del settore servizi Usa (gennaio), attività del settore servizi Italia (gennaio). Risultati trimestrali: Alibaba, MicroStrategy, Uber, Walt Disney, ARM, Ford, Novo Nordisk, Qualcomm.
Giovedì: Decisione sui tassi d’interesse della Bank of England, vendite al dettaglio dell’Eurozona (dicembre). Risultati trimestrali: Amazon, Pinterest, Philip Morris, Eli Lilly.
Venerdì: Rapporto sull’occupazione USA (gennaio), fiducia dei consumatori USA (febbraio), spesa delle famiglie Giappone (dicembre).

Cosa potresti esserti perso la scorsa settimana

Globale

  • La startup cinese DeepSeek ha attirato l’attenzione del settore tech con un modello di IA a basso costo che potrebbe ridefinire le dinamiche di mercato.

USA

  • La Federal Reserve ha mantenuto invariati i tassi di interesse e ha invitato i mercati alla pazienza.
  • I risultati trimestrali delle Big Tech hanno offerto performance miste rispetto alle elevate aspettative.

Europa

  • La Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi d’interesse per la quinta volta mentre l’economia dell’Eurozona continua a ristagnare.

Italia

  • L’Italia ha siglato accordi industriali e di cooperazione per 10 miliardi di dollari con l’Arabia Saudita, rafforzando i legami economici tra i due stati.
  • La fiducia di imprese e consumatori in Italia a gennaio è migliorata a sorpresa.
  • Un nuovo studio avverte che l’espansione dei terminali di gas naturale liquefatto (GNL) in Italia potrebbe portare a una sovraccapacità mentre la domanda di gas è in calo.
  • Mediobanca ha respinto un’offerta di acquisizione da parte del rivale Monte dei Paschi di Siena, sostenuto dallo Stato.
  • Il gruppo Ferrari (logistica di lusso) si sta preparando per un’IPO ad Amsterdam, puntando a un’espansione europea.

Perché è importante

DeepSeek, una minuscola startup cinese con appena un anno di vita, ha presentato un modello di IA open-source paragonabile a GPT-4 di OpenAI, ma a una frazione del costo. Questo rappresenta un segnale forte per le Big Tech, dimostrando che l’IA all’avanguardia non è più un’esclusiva dei colossi del settore. Il debutto ha anche messo in discussione l’idea che i progressi nell’IA dipendano da una potenza di calcolo sempre maggiore, contribuendo al crollo del 17% delle azioni Nvidia il giorno del lancio. Tuttavia, i Ceo delle big tech vedono in questo “terremoto” un segnale positivo: l’IA sta evolvendo rapidamente, abbattendo le barriere e ampliando le opportunità di mercato.

Quattro dei Magnifici Sette hanno pubblicato risultati solidi, ma le aspettative elevate degli investitori hanno portato a reazioni contrastanti. Microsoft ha superato le previsioni sui ricavi, ma la crescita più lenta del cloud ha sollevato interrogativi sulla sua strategia IA. Meta ha battuto le stime, ma ha avvertito di un rallentamento delle vendite e dell’aumento dei costi. Apple ha registrato ricavi record per il periodo natalizio, ma la Cina resta un punto debole. Tesla ha presentato i risultati più deboli, deludendo su vendite e profitti e tagliando le previsioni per il trimestre.

La Federal Reserve (Fed) ha mantenuto i tassi vicini al 5% e ha segnalato di non avere fretta di procedere al taglio. Sebbene l’inflazione Usa sia rallentata, la banca centrale necessita di ulteriori conferme prima di alleggerire la politica monetaria. Non ha comunque lasciato intendere futuri aumenti dei tassi.

In Europa, la Banca Centrale Europea (Bce) ha ridotto i tassi per la quinta volta in un contesto di economia stagnante. Con un tasso al 2,5%, altri tagli potrebbero essere in arrivo nel caso la situazione peggiorasse.

L’Italia ha siglato un accordo da 10 miliardi di dollari con l’Arabia Saudita che coinvolge i settori dell’energia, delle infrastrutture e della difesa. Un’intesa che va oltre il semplice gesto diplomatico: si tratta di una mossa strategica per favorire il coinvolgimento delle aziende italiane nell’ambizioso progetto Saudi Vision 2030, garantendo al contempo collaborazioni energetiche di lungo periodo, in particolare nel settore dell’idrogeno verde.

Sul fronte interno, la fiducia di imprese e consumatori in Italia ha registrato un miglioramento inaspettato a gennaio rispetto a dicembre, offrendo un segnale positivo per un’economia che fatica a riprendere slancio. Tuttavia, le previsioni di crescita restano deboli, con un’espansione attesa di appena lo 0,5% nel 2024 – la metà dell’obiettivo fissato dal governo.

La strategia italiana per la transizione energetica sta affrontando alcune difficoltà. Un recente studio evidenzia un eccesso di investimenti nelle infrastrutture per il gas naturale liquefatto (GNL), nonostante il calo della domanda. Con una capacità di importazione destinata a triplicare entro il 2026, il rischio è quello di creare infrastrutture costose e sottoutilizzate, sollevando interrogativi su chi ne trarrà effettivo beneficio.

Nel settore bancario, Mediobanca ha respinto l’offerta di acquisizione di Monte dei Paschi di Siena, giudicandola priva di valore strategico e potenzialmente dannosa. La decisione riaccende il dibattito sulla riorganizzazione del settore, con le banche sostenute dallo Stato che puntano a una maggiore consolidazione. Tuttavia, non tutti gli attori del mercato sembrano allineati a questa prospettiva. La reazione degli investitori non si è fatta attendere, con le azioni di Monte Paschi in calo dopo l’annuncio.

Infine, nei mercati finanziari, Ferrari Group – società attiva nella logistica e nelle spedizioni di prodotti di lusso – ha annunciato l’intenzione di quotarsi ad Amsterdam, puntando a una valutazione superiore al miliardo di dollari. Con l’attività delle IPO in Europa prevista in ripresa, questa operazione potrebbe rappresentare un banco di prova per capire se gli investitori sono pronti ad accogliere il settore della logistica di fascia alta come una nuova asset class.

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