Come prepararti alla pensione: i passi fondamentali per un futuro sereno

A Moneyfarm, il nostro obiettivo è aiutarti a costruire il futuro che desideri, mattone dopo mattone, affinché tu possa vivere gli anni della pensione in serenità. Con oltre un decennio di esperienza nel risparmio digitale tra Italia e Regno Unito, offriamo un approccio semplice, pratico e flessibile alla gestione della tua pensione. 

Che tu sia agli inizi della tua carriera o vicino alla pensione, ci sono alcune domande che prima o poi ti porrai. Quando potrò smettere di lavorare? Quanto sarà il mio assegno? E sarà sufficiente per mantenere il mio stile di vita? Sto facendo abbastanza per integrare la pensione pubblica?

Questi dubbi emergono a ogni stadio della vita, e rispondere per tempo è fondamentale per garantirsi un futuro sereno. 

Quando andrai in pensione?

Questa è una delle domande più importanti che ci poniamo durante la nostra vita lavorativa. La risposta può variare: forse non hai ancora deciso, oppure hai in mente di smettere di lavorare prima dei 65 anni.

I requisiti pensionistici in Italia si basano principalmente su due criteri: l’età e l’anzianità contributiva. Partendo dal primo criterio, quello dell’età, attualmente si può andare in pensione a 67 anni con almeno 20 anni di contributi o, se hai iniziato a lavorare dopo il 1996 e sempre con 20 anni di contribuzione, esiste la possibilità della pensione anticipata contributiva, che ti potrebbe permettere di ritirarti fino a tre anni prima – con alcuni requisiti aggiuntivi.

Il secondo criterio si basa invece solo sull’anzianità contributiva. Viene chiamata pensione anticipata quella che permette agli uomini di andare in pensione con 42 anni e 10 mesi di contributi e alle donne con 41 anni e 10 mesi.

Ma attenzione: questi requisiti non restano fissi. Con l’aumento dell’aspettativa di vita, l’età pensionabile continuerà a crescere, probabilmente con un aumento dei requisiti ogni due anni.

Quando vuoi smettere di lavorare?

Le normative definiscono una parte del nostro percorso, ma anche i nostri desideri contano. Quando ti piacerebbe smettere di lavorare? Magari sogni di farlo subito, ma realisticamente la pianificazione è essenziale. Considera che ci sono 220 giorni lavorativi in un anno, giorni che nel futuro potresti dedicare a te stesso. Per arrivare a quel punto, è importante pianificare un percorso di risparmio personalizzato, così da non dipendere completamente dai cambiamenti legislativi e, se puoi, scegliere tu quando andare in pensione.

Un fattore chiave da affrontare è il procrastination bias, ovvero la tendenza a rimandare oggi le decisioni che potrebbero garantirti una maggiore sicurezza economica in futuro. Concentrarti ora sulla pianificazione a lungo termine, anche attraverso strategie come il PAC (Piano di Accumulo del Capitale), può fare una grande differenza. 

Con un PAC puoi investire una piccola parte del tuo stipendio mensilmente nel tuo fondo pensione, è senza costi aggiuntivi e completamente flessibile: puoi iniziare e interrompere i versamenti quando vuoi. Continuando a investire in modo regolare, affronterai allo stesso modo gli alti e bassi dei mercati e alla fine avrai mediato la volatilità. È un modo semplice e intelligente per accumulare nel lungo termine, sfruttando delle risorse che a oggi non ci sono e tu stesso generi nel tempo. Si tratta di una strategia che ti permette di proseguire per tutta la durata del tuo investimento, fino al momento di goderti il frutto del tuo risparmio.

Un altro aspetto interessante della pianificazione pensionistica è rappresentato dalla RITA (Rendita Integrativa Temporanea Anticipata), una nuova forma di prestazione per richiedere in anticipo il capitale maturato (o parte di esso), che viene erogato in rate dall’accettazione della richiesta e fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia. L’opzione RITA è praticabile solo se sono soddisfatti i seguenti requisiti: chi richiede deve essere iscritto da almeno 5 anni a una forma di previdenza complementare, ha maturato almeno venti anni di contributi, ha cessato l’attività lavorativa e gli mancano meno di 5 anni per raggiungere l’età per la pensione di vecchiaia. 

Questi strumenti potrebbero rivelarsi cruciali per garantirti un sostegno economico durante il passaggio verso la pensione definitiva, permettendoti di godere di un flusso di reddito anche prima di raggiungere l’età pensionabile.

Come posso integrare la pensione pubblica?

In futuro, la pensione pubblica potrebbe non essere sufficiente per mantenere lo stile di vita che desideri. Già oggi, si stima che il tasso di sostituzione, ovvero la differenza tra l’ultimo stipendio da lavoratore e il primo assegno pensionistico, sarà del 64% entro il 2030. E le proiezioni non sono incoraggianti: secondo l’Inps, il tasso di sostituzione è destinato a calare drasticamente. Per i dipendenti privati, si prevede una riduzione dal 70% di oggi al 59% entro il 2070, mentre per i lavoratori autonomi il calo sarà dal 55% a un modesto 47%.

Facendo un esempio semplicistico, se oggi sei lavoratore dipendente, guadagni 2.000 euro al mese e hai basato il tuo stile di vita su questo reddito, devi considerare che in futuro la tua capacità di spesa potrebbe ridursi del 41%. In pratica, dovrai far fronte alle stesse spese di oggi, ma con ben 820 euro in meno ogni mese. Senza un’adeguata pianificazione, questo calo del reddito potrebbe costringerti a fare tagli significativi al tuo stile di vita, mettendo a rischio il tuo benessere economico in pensione.

Qui entra in gioco la previdenza integrativa, che diventa fondamentale per colmare il divario del tasso di sostituzione. Un fondo pensione può infatti aiutarti a mantenere il tuo stile di vita anche quando smetterai di lavorare.

Se hai deciso di aprire un fondo pensione, è essenziale fissare un obiettivo chiaro di integrazione pensionistica mensile e scegliere una linea di rischio che si adatti alla tua età e alle tue esigenze. Quanto prima inizi, più tempo hai per far crescere il tuo capitale beneficiando della crescita dei mercati finanziari e dei rendimenti attesi nel lungo termine.

Quali sono i vantaggi fiscali di un fondo pensione?

Ci sono buone notizie: la legge offre una serie di vantaggi, in particolare di natura fiscale, per incentivare gli investimenti in un fondo pensione. Ecco alcune tra le principali agevolazioni:

  • È possibile dedurre i contributi volontari effettuati fino a 5.164,57 euro all’anno, con un risparmio sull’Irpef che può arrivare fino a 2.500 euro, a seconda del tuo scaglione di reddito. 
  • Mentre altri investimenti sono tassati al 26%, le rendite dei fondi pensione godono di un’aliquota ridotta al 20%
  • I piani pensionistici sono esenti dall’imposta di bollo, generando ulteriori risparmi.
  • Al momento di chiedere il riscatto in seguito alla maturazione dei requisiti pensionistici, gli importi dedotti o il TFR versato al lordo delle tasse all’interno del piano pensione saranno tassati con un’aliquota che può variare tra il 9% e il 15%, a seconda della durata del piano previdenziale. In alcune casistiche particolari, come i riscatti anticipati, la tassazione può salire al 23%, restando comunque più vantaggioso delle aliquote Irpef, che possono arrivare fino al 43%.

Come iniziare?

La pensione può sembrare un traguardo lontano, rendendo facile dare priorità ad altri obiettivi finanziari e personali. Tuttavia, è fondamentale avere una chiara visione di quanto ci servirà durante la pensione per pianificare al meglio la nostra vita dopo il lavoro.

Se sei incerto su quanto ti servirà, ti invitiamo a simulare la tua pensione e a considerare tutte le risorse a tua disposizione: pensione pubblica, previdenza integrativa e altre risorse come vitalizi.

Alla fine, la chiave per vivere bene in pensione è la pianificazione. E noi di Moneyfarm siamo qui per accompagnarti in ogni fase del tuo percorso previdenziale. Per questo ti invitiamo a considerare il nostro piano pensione.

Il piano pensione Moneyfarm unisce i vantaggi fiscali della previdenza complementare con la semplicità e praticità di un servizio digitale all’avanguardia. Potrai gestire tutto online, senza vincoli di importo minimo, e scegliere tra linee di investimento diversificate e sostenibili. I nostri consulenti sono sempre a tua disposizione per aiutarti a trovare la soluzione più adatta a te, con costi contenuti e una strategia d’investimento su misura per il tuo futuro.

Prenota un appuntamento e avrai la possibilità di parlare con un consulente Moneyfarm del tuo futuro pensionistico.

Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.

Questa pubblicazione non contiene e non dovrebbe essere considerata come contenente consigli di investimento, raccomandazioni personali, o un’offerta o sollecitazione di acquisto o vendita di strumenti finanziari. Dovresti considerare di rivolgerti a un consulente finanziario, fiscale o legale prima di prendere la decisione di investire.

Il Piano Pensione Moneyfarm è distribuito da MFM Future S.r.l., broker assicurativo del Gruppo Moneyfarm, iscritto alla Sezione B del Registro Unico degli Intermediari Assicurativi tenuto dall’IVASS al n. B000637784.

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*Gli investimenti in strumenti finanziari sono soggetti alla variabilità del mercato e possono determinare la perdita, in tutto o in parte, del capitale inizialmente investito.

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