La scorsa settimana, il governo cinese ha annunciato un ampio pacchetto di stimoli economici.
Un po’ di contesto: nell’ultimo anno l’economia cinese è stata generalmente più debole rispetto a quanto si aspettassero in molti. Le riaperture dopo il Covid non hanno generato un sostanziale rimbalzo nell’attività economica. In questo contesto, la debolezza del mercato immobiliare ha avuto un ruolo molto importante. Molti operatori immobiliari hanno infatti dovuto affrontare difficoltà finanziarie, rallentando le attività del settore. Come mostra il grafico qui sotto, il numero di nuovi cantieri cinesi è diminuito drasticamente.
Un’altra evidenza del rallentamento dell’economia cinese si vede, come dal grafico sotto, nella riduzione delle misure monetarie. La M2 (utilizzata per misurare la quantità di moneta e credito all’interno di un economia) ha visto una riduzione piuttosto importante.
Notiamo una situazione analoga nella fiducia dei consumatori, che non si è mai veramente ripresa dall’impatto del Covid, come si può osservare nel grafico qui sotto.
Forse non è una sorpresa sia accaduto lo stesso anche nella crescita delle vendite al dettaglio, che si è rivelata piuttosto modesta.
Qual è stata la reazione del governo cinese? In un certo senso, ha sorpreso che le autorità non abbiano reagito prima alla contrazione della domanda. Sono in molti, da tempo, a chiedere una reazione strategica adeguata, avendo già visto in passato il governo cinese (e non solo) attuare misure ad hoc.
Questa volta abbiamo visto una reazione più importante da parte delle autorità: un forte taglio di uno dei tassi di interesse principali (come nel grafico sottostante), ma anche delle misure di supporto per il mercato immobiliare e degli interventi diretti nel mercato azionario.
Come prevedibile, la reazione del mercato azionario è stata piuttosto vigorosa. È un promemoria di quanto le politiche governative possano influenzare i rendimenti degli investitori, e non solo in Cina.
Il grafico sottostante mostra la performance di un ETF azionario cinese rispetto a un ETF che investe nei Mercati Emergenti al di fuori della Cina.
Le azioni cinesi hanno sottoperformato in modo significativo dalla prima parte del 2023, poiché la riapertura post-Covid ha avuto meno impatto di quanto in molti sperassero. Tuttavia, i mercati azionari hanno reagito con forza ai recenti annunci politici, recuperando gran parte del divario di performance.
Il grafico sottostante mostra la valutazione relativa dell’azionario cinese rispetto all’azionario dei mercati sviluppati e all’azionario non statunitense prima dell’annuncio del pacchetto di stimolo. In entrambi i casi, si nota una costante riduzione delle valutazioni delle azioni cinesi negli ultimi anni.
È una manovra sostenibile da parte del governo? Queste misure politiche non risolvono tutte le sfide dell’economia cinese. Il settore immobiliare sta ancora affrontando notevoli venti contrari e l’effetto a catena sulla fiducia dei consumatori non scomparirà presto. Inoltre, annunci come quello recente non prendono in considerazione le questioni demografiche a lungo termine che la Cina e altri paesi devono affrontare.
Tuttavia, i policymaker hanno dichiarato che si occuperanno di affrontare alcune di queste questioni e più in generale di migliorare il sentiment degli investitori. Questo dovrebbe essere sufficiente a sostenere l’azionario cinese ancora per un po’ di tempo.
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.