Come funzionano i fondi pensione?
Prima di entrare nel merito dei rendimenti offerti dei fondi pensione è opportuno fare un ripasso su come funzionano. Sottoscrivere un fondo pensione significa scegliere uno strumento di previdenza integrativa che si suddivide in due momenti: la fase di accumulo e la fase di erogazione. Nella fase di accumulo, l’aderente versa alla propria posizione individuale un contributo periodico, che viene investito nelle modalità da lui scelte. Questi investimenti generano rendimenti che, nel corso degli anni, vengono sommati alla posizione individuale.
Al momento della pensione, inizia la fase di erogazione: l’aderente riceve una rendita – nella maggior parte dei casi vitalizia – che va ad integrare l’assegno pensionistico erogato dallo Stato.
Rendimento fondo pensione: le diverse linee di investimento
Al momento della sottoscrizione l’aderente è chiamato a scegliere tra diverse linee di investimento che si differenziano per composizione, profilo di rischio\rendimento e orizzonte temporale dell’aderente. Il numero di alternative varia a seconda del fondo, ma in linea di massima si possono ricondurre a quattro categorie:
- Comparto garantito: come si evince dal nome, questa linea offre una garanzia di rendimento minimo oppure la restituzione del capitale versato. Si tratta di un comparto particolarmente adatto a chi ha orizzonti temporali brevi.
- Comparto obbligazionario: è una linea che investe principalmente (o esclusivamente) in obbligazioni.
- Comparto azionario: è una linea che investe principalmente (o esclusivamente) in azioni.
- Comparto misto: è una linea che, nella maggior parte dei casi, suddivide equamente l’investimento tra strumenti azionari e obbligazionari.
La scelta della linea di investimento è sempre supportata da un questionario, che aiuta l’aderente a prendere la decisione più adeguata alle sue necessità. Molte banche e società di investimento offrono anche la possibilità di aderire ad un programma Life Cycle, che opera un ribilanciamento automatico dell’investimento man mano che l’età dell’aderente aumenta e si avvicina alla pensione.
Il rendimento del fondo pensione è dato, naturalmente dalla linea di investimento scelta. I dati COVIP relativi al primo semestre di quest’anno confermano un andamento generale positivo. In particolare, i comparti azionari registrano rendimenti medi superiori al 7% per i fondi aperti e del 9,7% per i PIP.
Qual è la tassazione sui rendimenti del fondo pensione?
Durante la fase di accumulo, i rendimenti maturati con il fondo pensione sono sottoposti ad un’aliquota che varia a seconda del tipo di strumento nel quale si investe: 12,5% per i Titoli di Stato, e 20% per gli altri strumenti (azioni, obbligazioni e via dicendo). Si tratta in ogni caso di una tassazione inferiore a quella tradizionalmente riservata agli investimenti finanziari, che ammonta al 26%. Una volta raggiunta la pensione, invece, la rendita e il capitale erogati sono tassati con un’aliquota del 15%.
Inoltre è importante ricordare che, durante tutta la fase di accumulo, i contributivi versati nel fondo possono essere dedotti dall’imponibile IRPEF fino ad un massimo di 5.164,57 euro all’anno.
PIP Moneyfarm: cos’è e come funziona?
Il PIP Moneyfarm è uno strumento istituito da Allianz Global Life e distribuito da Moneyfarm Insurance, ed è pensato per aiutare tutti i lavoratori a colmare il gap previdenziale, vale a dire la differenza tra l’ultimo stipendio percepito e il primo assegno pensionistico erogato dallo Stato. Proprio come tutte le soluzioni Moneyfarm, anche il PIP si distingue per l’estrema flessibilità: l’aderente può scegliere liberamente la frequenza e l’importo del proprio versamento, senza dover pagare spese di apertura, caricamento, riscatto o trasferimento. Gli unici costi da sostenere sono quelli amministrativi (10 euro all’anno) e di gestione (1,25% all’anno indipendentemente dalla linea d’investimento scelta).
Inoltre, il PIP Moneyfarm gode di tutti i vantaggi previsti dalla normativa, come la possibilità di dedurre i contributi dall’imponibile IRPEF e la tassazione agevolata sui rendimenti.
Quali sono i rendimenti del PIP Moneyfarm?
I rendimenti del PIP Moneyfarm variano a seconda delle performance del comparto scelto. Anche se i rendimenti passati non forniscono alcuna garanzia sui rendimenti futuri, nel 2023 la linea Prudente (MF01), che ha un orizzonte temporale medio (5\10 anni dal pensionamento) ha registrato un rendimento netto del 5,14%, mentre la linea azionaria (MF06), che ha un orizzonte temporale lungo (superiore ai 15 anni dal pensionamento) si è attestata al 9,60%.
Gli strumenti Moneyfarm per chi cerca rendimento
Il PIP è la soluzione pensata per chi desidera integrare la pensione pubblica con un piano di lungo termine, ma ogni persona ha necessità, obiettivi e aspettative diverse.
Chi è alla ricerca di rendimento con un orizzonte temporale breve potrebbe, invece, optare per Liquidità+, il portafoglio Moneyfarm gestito dal team di Asset Allocation che investe in una selezione di fondi monetari: si tratta di particolari tipologie di fondi comuni che si concentrano su titoli di debito a breve scadenza e a basso rischio.
Se invece l’obiettivo è proteggere il patrimonio e veder crescere il capitale con una percentuale di garanzia, la soluzione giusta potrebbe essere Moneyfarm Sicura, che permette di unire i vantaggi di un investimento con quelli di una polizza assicurativa.
Le possibilità sono molte, e scegliere quella più adatta ai propri obiettivi può fare la differenza: se vuoi scoprire di più, affidati ai consulenti indipendenti Moneyfarm compilando senza impegno il form online.
Domande Frequenti
Quanto rende un fondo pensione?
Dipende dalla linea di investimento scelta e dalle performance del comparto, ma i dati COVIP del primo semestre 2024 registrano un andamento generale positivo.
Quanto sono tassati i rendimenti del fondo pensione?
I rendimenti maturati con il fondo pensione sono sottoposti ad un’aliquota del 12,5% per i Titoli di Stato, e del 20% per gli altri strumenti.
Quali sono i vantaggi fiscali del PIP Moneyfarm?
Il PIP Moneyfarm offre tutti i vantaggi fiscali previsti per legge, come la possibilità di dedurre i contributi versati dall’imponibile IRPEF (fino ad un massimo di 5.164,57 euro all’anno), una tassazione agevolata e un bonus fiscale che può arrivare al 34% se si decide di versare anche il TFR.
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.