Inflazione Usa in calo a luglio: una prospettiva di stimolo per le banche centrali

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Questa settimana sono stati pubblicati alcuni dati importanti. In particolare, quelli riguardo l’inflazione, che sono stati migliori del previsto per luglio negli Stati Uniti. L’inflazione generale è scesa al 3% su base annua, leggermente inferiore alle previsioni. 

Questo risultato ha suscitato commenti ottimistici da parte dalla banca centrale statunitense e suggerisce che potremmo vedere un taglio dei tassi a settembre negli Stati Uniti.

Per contestualizzare questo risultato, il grafico qui sotto mostra l’inflazione generale per gli Stati Uniti, l’Eurozona e il Regno Unito. Si può notare che l’inflazione annuale negli Stati Uniti è stata piuttosto persistente nell’ultimo anno, mantenendosi sopra il 3%. Il Regno Unito e l’Eurozona hanno registrato dati risultati leggermente migliori a costo, forse, di una crescita economica più lenta.

Andando ancora più nel dettaglio, si possono notare ulteriori segnali di progresso. 

Il grafico qui sotto mostra il tasso di inflazione generale per gli Stati Uniti, insieme a una misura dell’inflazione “sticky” (componenti che sono più lente a muoversi) e l’inflazione dei servizi. Come suggerisce il nome, l’inflazione “sticky” è stata più lenta a diminuire, ma possiamo vedere un miglioramento costante negli ultimi mesi per questa misura e per i servizi. 

Ciò dovrebbe rassicurare, almeno in parte, la Federal Reserve riguardo al fatto che il rallentamento dell’inflazione si sta allargando nell’area.

Non dovremmo trarre troppe conclusioni da un solo numero, seppur buono: l’inflazione negli Stati Uniti è ancora sopra il target del 2%. 

Stiamo però vedendo segnali di rallentamento in altre aree dell’economia statunitense. La creazione di posti di lavoro è rallentata, come indica il grafico qui sotto, e il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è salito sopra il 4%.

Un’inflazione rallentata e una disoccupazione in aumento dovrebbero dare alla Federal Reserve motivi sufficienti per abbassare i tassi d’interesse nella riunione di settembre.

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