Obbligazioni sociali (o social bond): cosa sono e come funzionano?

Su queste pagine abbiamo parlato spesso di obbligazioni, vale a dire titoli di debito – comunemente chiamati bond – che permettono agli investitori di ricevere una cedola periodica a titolo di interesse alla quale si aggiunge, una volta raggiunta la scadenza, il rimborso della somma versata. A parità di meccanismo, ciò che differenzia le obbligazioni sociali da altre tipologie di bond sta nel modo in cui vengono utilizzati i proventi da parte del soggetto emittente, perché in questo caso le somme devono necessariamente essere impiegate per finanziare progetti con un forte impatto sociale. Una definizione piuttosto ampia, che vedremo più nel dettaglio nel prossimo paragrafo e che include, ad esempio, attività legate alla sicurezza alimentare, alla costruzione di infrastrutture ma anche all’accesso ai servizi assistenziali o alla creazione di posti di lavoro.

I principi dei social bond

Le obbligazioni sociali fanno parte della vasta categoria di strumenti di “finanza etica”, destinati al finanziamento di attività e iniziative rilevanti per la comunità nel suo complesso. Per rendere il processo più chiaro e supportare gli obbligazionisti nella scelta, l’ICMA (l’International Capital Markets Association, di cui è membro anche Borsa Italiana) ha stilato una serie di linee guida che, per quanto non vincolanti, hanno l’obiettivo di garantire la massima trasparenza e permettere ai sottoscrittori di comprendere e valutare l’impatto positivo dei propri investimenti. Nello specifico, i Principi dei Social Bond (Social Bond Principles) ruotano attorno a quattro punti fondamentali:

  1. Utilizzo dei proventi: in che modo vengono utilizzate le somme derivanti dall’emissione obbligazionaria e a supporto di quali progetti
  2. Processo di selezione e valutazione del progetto: quali sono i requisiti o i criteri di esclusione che vengono presi in considerazione nella scelta dei progetti da finanziare
  3. Gestione dei proventi: come vengono corrisposti e rendicontati i proventi destinati ai progetti sociali
  4. Attività di reportistica: qual è stato l’impatto dei progetti finanziati e dettagli sulle performance registrate.

Obbligazioni sociali: rischi e opportunità

Chi frequenta spesso queste pagine sa bene che i fattori ESG ricoprono – e ricopriranno! – un ruolo sempre più importante nei mercati finanziari, e non è un caso che i social bond stiano riscuotendo uno spiccato interesse. Oggi scegliere strumenti come le obbligazioni sociali può significare non solo investire in modo lungimirante, ma anche allineare gli investimenti ai propri valori ed interessi personali, guidando il cambiamento di domani. Da un punto di vista più tecnico, inoltre, i social bond possono contribuire alla costruzione di un portafoglio diversificato in modo efficace senza penalizzare i rendimenti, e il trattamento fiscale è lo stesso riservato ai bond tradizionali (26%, che scende al 12,5% per i Titoli di Stato).

Per quanto riguarda gli svantaggi, non bisogna dimenticare che i social bond comportano i medesimi rischi di un qualsiasi altro strumento obbligazionario, vale a dire l’eventualità che la società emittente sia inadempiente (dunque non sia in grado di pagare le cedole o rimborsare il capitale alla scadenza), il rischio di cambio (qualora si tratti di un bond in valuta estera) e il rischio di tasso (specie nel caso di titoli a lunga scadenza).

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Domande Frequenti

Cosa sono le obbligazioni sociali?

Sono obbligazioni i cui proventi vengono utilizzati pe finanziare progetti e iniziative di rilevanza sociale.

Quanto sono tassate le obbligazioni sociali?

I social bond seguono il medesimo regime fiscale delle obbligazioni tradizionali, con un’aliquota al 26% che scende al 12,5% nel caso di titoli di Stato.

Posso acquistare obbligazioni sociali con Moneyfarm?

Certo, il Conto Titoli Moneyfarm offre un ventaglio di oltre 160 obbligazioni che includono, oltre ai titoli di Stato italiani ed europei, anche le obbligazioni societarie e i social bond.

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*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.