Morto Charlie Munger, insieme a Warren Buffett ha costruito un impero degli investimenti

Trova un’azienda che funziona, paga il giusto prezzo, aspetta con pazienza che il valore di essa cresca, vivi 100 anni, costruisci il più grande conglomerato di investimenti del mondo. A vedere la realtà attraverso gli occhi di Charlie Munger, il successo nella vita e negli investimenti non è una ricetta che richiede molti ingredienti. Munger, morto il 28 novembre 2023, un mese prima di compiere 100 anni, ha legato indissolubilmente il suo nome alla straordinaria parabola di Berkshire Hathaway e a quello dell’investitore più facoltoso del mondo, Warren Buffett.

L’incontro tra i due era scritto nel destino, da adolescente Munger lavorava presso Buffett & Son, un negozio di alimentari di proprietà del nonno di Warren. Ma il primo incontro tra i due avvenne solo nel 1959 tramite un amico comune. Un medico nella loro città natale di Omaha, Edwin Davids, disse a Buffett che si fidava di lui perché il suo stile gli ricordava quello di Charlie Munger.

“Mi piace questo Munger” rispose Buffet. In seguito, Davis organizzò un incontro tra i due che andarono subito d’accordo sia a livello personale, sia dal punto di vista della visione finanziaria.

All’epoca Munger faceva ancora l’avvocato. Nel 1962 ha fondato la propria società di investimento raggiungendo risultati straordinari nei 13 anni successivi con una crescita del portafoglio al 19,8% annuo rispetto al 5% del Dow Jones Industrial Average.

È entrato a far parte di Berkshire Hathaway come vicepresidente, nel 1978, contribuendo a trasformare una decotta azienda tessile in un conglomerato da 780 miliardi di dollari. In una recente intervista,`Munger ha dichiarato: ‘quando abbiamo iniziato io e Warren Buffet non ci aspettavamo saremmo arrivati a 100 milioni, figuriamoci a centinaia di miliardi. Siamo stati un po’ meno pazzi e stupidi della maggior parte delle persone e abbiamo avuto la fortuna di vivere fino a 90 anni, il che ci ha dato più tempo per sviluppare i nostri investimenti. Siamo anche diventati più saggi nel processo”. Un riconoscimento dell’importanza cruciale del fattore tempo negli investimenti, una pietra miliare della filosofia di Munger e Buffet.

Nel riconoscere il ruolo cruciale di Munger nel successo di BH, Buffett ha evidenziato quanto abbia influito nel modificare il suo approccio agli investimenti. Buffet era un religioso sostenitore del value investing e un seguace di Ben Graham. La strategia di espansione di Buffet era quella di cercare aziende a basso costo e prezzi di occasione.

Pur non rinunciando mai alla ricerca di queste opportunità, Munger ha convinto Buffet a puntare all’acquisto di grandi aziende a prezzi ragionevoli. Se un’azienda può maturare utili sostenuti nel lungo periodo il prezzo iniziale di acquisto conta sempre meno.

Il caso di scuola è l’investimento recente di maggior successo del duo, quello in Apple. Entrata nel 2016, HB si è avvantaggiata dell’enorme crescita del titolo e ora possiede il 5,8% dell’azienda di Cupertino, per un valore di circa 164 miliardi di dollari. Apple rappresenta quasi il 50% del portafoglio azionario del Berkshire.

La filosofia di Munger, enunciata attraverso caustiche frasi a effetto che offrono un materiale illimitato per gli amanti delle citazioni, si focalizza negli investimenti a lungo termine. “I grandi guadagni non arrivano dall’acquisto o dalla vendita, ma dall’attesa”. Munger spesso sosteneva che le buone opportunità sono rare e che il successo arriva nel tempo grazie a poche scelte azzeccate. Secondo Munger quando si presentano le opportunità è importante coglierle: è importante mantenere una mente aperta per arrivare al successo.

Parlando all’assemblea annuale degli azionisti di Berkshire Hathaway a Omaha a maggio, ha detto: “La ricetta per il successo finanziario è semplice: spendere meno di quanto guadagni, investire con accortezza, evitare persone e attività tossiche e cercare di continuare, imparare sempre e saper rimandare la gratificazione. Chi segue questa strada è quasi certo che avrai successo. Se no serve molta fortuna.”

Munger, uno degli stock-picker di maggior successo della storia, era anche un sostenitore degli ETF e delle strategie passive come soluzione per l’investitore comune. Sebbene l’ampia diversificazione possa limitare i guadagni, questi fondi offrono risultati continuativi, commissioni più basse e sono il luogo migliore per accumulare il risparmio. “Compra un fondo indicizzato sull’S&P 500”, ha detto nel 2017. “Continua a investire nella buona e nella cattiva sorte, soprattutto nella cattiva sorte.”

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