Il punto sulla stagione degli utili, l’economia americana continua a sorprendere

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La stagione degli utili (il periodo in cui le aziende quotate pubblicano i propri risultati) sta volgendo al termine negli Stati Uniti. Complessivamente, i risultati sono stati positivi, con il 79% delle aziende che ha superato le aspettative sugli utili (il 93% del campione ha riportato risultati al 16 agosto). Il dato è al di sopra della sorpresa media degli ultimi 10 anni, che è stata del 73% (fonte: Factset). Per quanto riguarda i ricavi, il 63% delle aziende ha superato le attese, in linea con la media degli ultimi 10 anni (fonte: Factset). Complessivamente, secondo Refinitiv, gli utili hanno superato le stime del 7,7%, ma si è verificato un calo dell’utile annuale del 5% rispetto all’anno precedente.

Nonostante i risultati migliori delle attese, la reazione dei mercati è stata modesta, con una crescita dello 0,4%, in contrasto con l’1% di crescita media registrato nell’arco di cinque anni. Le aspettative complessive per la crescita del prossimo trimestre sono aumentate solo dello 0,1%.

Tecnologia e banche sotto i riflettori

I due settori in primo piano sono il settore tecnologico e quello finanziario. Il primo settore è un buon indicatore per valutare gli effetti dell’incremento dei tassi di interesse sul credito e confermare il rischio di una crisi bancaria. Il secondo settore è essenziale per valutare l’effettivo impatto economico della rivoluzione dell’IA nel breve e medio termine, che ha portato a una super performance del Nasdaq, con un aumento di oltre il 30% dall’inizio dell’anno.

Passando al settore finanziario, le grandi banche hanno tenuto complessivamente bene, sostenute da ottimi risultati da parte degli istituti commerciali. In particolare, JP Morgan ha superato le stime grazie anche ai vantaggi dell’operazione First Republic, registrando un nuovo record di utili e un aumento del margine di interesse netto del 44% anno su anno. Per quanto riguarda le banche regionali, la situazione è complessivamente positiva, sebbene molte istituzioni abbiano registrato un notevole calo degli utili (come KeyCorp e Western Alliance). Inoltre, i depositi sono rimasti generalmente stabili, soprattutto per le maggiori banche regionali. In altre parole, le possibilità di un’ulteriore corsa agli sportelli sono ridotte, e i depositanti sembrano nuovamente fidarsi delle istituzioni locali. La crisi di fiducia seguita al fallimento di SVB sembra essere ormai risolta definitivamente.

Nel settore tecnologico, la situazione è più sfumata. Nel complesso, dal punto di vista fondamentale, il settore si è distinto (insieme al settore sanitario), con il 92% delle società quotate che ha superato le aspettative sugli utili (l’82% ha riportato dati al 16 agosto). Tuttavia, la reazione del mercato è stata negativa anche in presenza di sorprese positive, con una diminuzione media del 2,7% nei due giorni successivi alla pubblicazione dei risultati, mettendo in evidenza l’elevata valutazione. L’entusiasmo per l’IA ha portato a un’onda di ottimismo nel settore, portando le valutazioni a livelli record. Tuttavia, per confermare tali risultati, i fondamentali dovranno continuare a superare costantemente le stime nel medio termine. Inoltre, è importante sottolineare che Nvidia, protagonista della saga dell’IA, non ha ancora reso noti i propri risultati, rendendo impossibile al momento trarre conclusioni definitive.

Come leggere i risultati

Nonostante le aziende stiano presentando risultati positivi, le valutazioni sono elevate dopo l’incremento iniziale dell’anno, e gli utili devono non solo rimanere solidi ma continuare a superare le aspettative per giustificare i livelli di prezzo attuali.

Riteniamo che nel contesto attuale ci siano ancora rischi al ribasso, soprattutto a causa delle misure quantitative e delle restrizioni creditizie. Pertanto, manteniamo una posizione leggermente conservativa. Tuttavia, fin dall’inizio dell’anno, l’economia statunitense ha costantemente superato le aspettative positive, con un’inflazione che è scesa più del previsto e le aziende, come dimostra la stagione degli utili, stanno affrontando bene la situazione. Questo trend potrebbe proseguire, e le probabilità di un “atterraggio morbido” sono sicuramente più elevate rispetto a qualche mese fa.

Nelle ultime due settimane, l’indice S&P ha registrato un ritracciamento significativo, principalmente a causa del rinnovato affidamento dei mercati sui segnali della Federal Reserve (con i tassi in aumento). Tuttavia, riteniamo che ci si avvicini al picco, anche per quanto riguarda le scadenze più lunghe. Guardando avanti, i mercati potrebbero riprendere la crescita se la tendenza positiva degli utili dovesse continuare. Attualmente, manteniamo una posizione leggermente cauta, ma siamo pronti ad aumentare l’esposizione nel caso in cui si confermi che le misure quantitative e creditizie continueranno ad avere un impatto relativamente moderato sull’economia.

 

 

Giorgio Broggi è entrato a far parte di Moneyfarm come analista quantitativo nel dicembre 2021 ed è membro del Comitato Investimenti. Prima di entrare a far parte della società, ha lavorato presso Barclays Wealth Management e S&P Market Intelligence, acquisendo esperienza nella ricerca di fondi e negli investimenti ESG. Prima di iniziare la sua vita professionale, ha completato con successo una doppia laurea presso Eada e EDHEC Business School, ottenendo due Master in Finanza e specializzandosi in factor investing e costruzione di portafogli. È un charterholder CFA.

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