Investimenti: Le 6 tendenze da tenere d’occhio guardando al 2050

Mentre ci addentriamo nella quarta rivoluzione industriale, il mondo è pronto a subire trasformazioni senza precedenti in vari settori, come quello della tecnologia della salute e dell’energia.

Grazie alla serie “Mondi Paralleli”, andremo ad esaminare i temi chiave, che si prevede domineranno non solo il panorama geopolitico, ma anche quello dei mercati e della società nel loro complesso.

Il 2050 rappresenta un punto cruciale nel nostro viaggio, un momento in cui le conseguenze delle nostre azioni presenti plasmeranno la traiettoria del progresso umano per le generazioni a venire. In questo contesto, comprendere e anticipare le tendenze degli investimenti diventa cruciale per gli individui, le organizzazioni e i governi.

Intelligenza artificiale (IA)

Iniziamo esaminando l’intelligenza artificiale (IA), che negli ultimi mesi ha particolarmente attirato l’attenzione. 

Il settore del machine learning e dell’IA ha registrato una crescita notevole negli ultimi anni e gli investimenti sono aumentati vertiginosamente nell’ultimo decennio. Nel 2015 sono stati investiti 12,5 miliardi di dollari nell’industria, cifra che è salita ad oltre 93,5 miliardi di dollari nel solo 2021. Investimenti che hanno effetti sulle attuali aziende tecnologiche, come può essere Microsoft. Gli analisti prevedono infatti che la capitalizzazione di mercato della società americana potrebbe aumentare di oltre 300 miliardi di dollari grazie agli avanzamenti nell’intelligenza artificiale. Ovviamente, non solo aziende consolidate come Microsoft e IBM  sono coinvolte in questo settore in rapida crescita, ma anche numerose startup di AI.

Automazione

Insieme all’IA, l’automazione rappresenta una preoccupazione significativa in termini di possibile spostamento della forza lavoro. Studi condotti dal World Economic Forum e da McKinsey indicano che l’automazione potrebbe sostituire milioni di posti di lavoro entro il 2050. 

L’automazione avrà effetti di ampia portata su vari settori, tra cui il manifatturiero, la logistica, la salute, l’agricoltura, la finanza e il commercio al dettaglio. Mentre alcuni lavori potrebbero dunque essere completamente automatizzati, altri subiranno cambiamenti significativi. Le attività di routine e ripetitive saranno probabilmente automatizzate, consentendo ai lavoratori di concentrarsi su lavori più creativi che richiedono competenze umane come la risoluzione dei problemi, il pensiero critico e l’intelligenza emotiva.

L’implementazione dell’intelligenza artificiale ha il potenziale per migliorare la produttività e stimolare la crescita economica. Un rapporto di PwC suggerisce che le sole tecnologie dell’IA potrebbero contribuire fino a 15,7 trilioni di dollari sull’economia globale entro il 2030. Inoltre, le tecnologie dell’IA potrebbero generare nuove opportunità in settori come la sanità, la finanza, la cybersecurity e i servizi personalizzati.

Tuttavia, è importante notare che i benefici dell’IA e dell’automazione potrebbero non essere distribuiti in modo uniforme. In assenza di politiche adeguate, questi strumenti potrebbero far aumentare le disuguaglianze di reddito. L’emergere dell’intelligenza artificiale e dell’automazione nelle società avanzate potrebbe, come sottolineato in precedenza, comportare la sostituzione di milioni di lavoratori. Di conseguenza, alcuni paesi potrebbero considerare l’implementazione di una forma di reddito di base universale (UBI) per mitigare l’impatto di questa sostituzione.

UBI (Reddito di base universale)

Poiché la popolazione globale continua a crescere e l’aspettativa di vita aumenta, la minaccia della disoccupazione per milioni di persone inizia a farsi sentire. Proprio per questo diventa vitale esplorare approcci alternativi alla distribuzione del reddito. Una possibile soluzione è il concetto di reddito di base universale (UBI, universal basic income in inglese).

L’UBI è già stato sperimentato in tutto il mondo a partire dagli anni ’60. L’emergere dell’intelligenza artificiale (IA) e dell’automazione, come visto sopra, potrebbe portare ad una considerevole disoccupazione nelle società avanzate, rendendo quasi inevitabile l’attuazione dell’UBI, a nostro parere.

Studi hanno dimostrato che un regime di UBI di 80 sterline a settimana a Londra potrebbe ridurre la povertà del 5,7%, facendo uscire dalla povertà più di 130.000 persone. Tuttavia, i vantaggi e gli svantaggi dell’UBI sono complessi e trovare il giusto equilibrio rappresenta una sfida importante. 

Scienze biomediche

La popolazione mondiale sta vivendo un significativo trend di invecchiamento, principalmente guidato dai progressi nella tecnologia biomedica e dalla maggiore disponibilità di trattamenti per diverse malattie. 

Un esempio sono i rapidi progressi nel campo medico avvenuti durante la pandemia di coronavirus. Le aziende farmaceutiche hanno dimostrato una notevole agilità nello sviluppo di nuovi vaccini per contrastare la minaccia rappresentata dal virus. Collaborando con accademici, ricercatori e finanziatori privati, queste aziende hanno prodotto con successo trattamenti salvavita in tempi record. 

Di conseguenza, l’aumento dell’età media delle persone in tutto il mondo porterà ad un cambiamento demografico importante. Questo rappresenterà una sfida per le società, dato che dovranno adattarsi sempre più alle esigenze di una popolazione che invecchia.

Lo spazio: la prossima frontiera?

Il recente aumento di popolarità di SpaceX ha catturato l’attenzione di diverse persone in tutto il mondo dato che la frequenza dei lanci dei razzi è aumentata, i costi sono diminuiti, le misure di sicurezza sono migliorate e l’efficienza complessiva è stata potenziata. Questa tendenza ha aperto la strada a varie opportunità, come l’estrazione mineraria sugli asteroidi, il turismo spaziale e l’emergere di nuove aziende che cercano di sfidare SpaceX, che attualmente è valutata a circa 140 miliardi di dollari.

L’esplorazione dello spazio ha una forza trainante: il potenziale per le aziende di ottenere benefici sostanziali. Gli asteroidi contengono vaste riserve di metalli preziosi, tra cui ferro, nichel, cobalto, platino, oro e altri elementi che sono scarsi sulla Terra. Questi metalli svolgono un ruolo cruciale in numerose applicazioni industriali, come l’elettronica, la costruzione e la manifattura. Inoltre, certi asteroidi contengono composti volatili come acqua, anidride carbonica, metano e ammoniaca. L’acqua, in particolare, ha grande importanza dato che può sostenere la vita umana nello spazio ed essere decomposta in idrogeno e ossigeno per essere utilizzata come propellente per i razzi.

ESG e SRI: la nuova normalità?

Il panorama degli investimenti sta subendo un significativo cambiamento verso l’ESG (investimenti ambientali, sociali e di governance) e gli SRI (investimenti socialmente responsabili). Quello che attualmente viene considerato uno stile d’investimento nuovo è destinato a diventare normalità entro il 2050. Questa transizione è alimentata dall’allocazione di miliardi di dollari, sia da fonti private che pubbliche, verso varie iniziative come la ricerca, la tecnologia verde, i veicoli elettrici e le fonti di energia alternative.

Secondo uno studio condotto da PwC, gli investimenti istituzionali focalizzati sugli ESG dovrebbero crescere fino all’84% entro il 2026, circa 33,9 trilioni di dollari in termini reali, e andare a rappresentare il 21,5% sul totale degli asset gestiti. Ciò sottolinea l’importanza crescente dei fattori ESG nelle decisioni di investimento. Anche elementi come la legislazione, la diversità nei consigli di amministrazione e la compliance contribuiscono a questo trend.

L’investimento ESG rappresenta un tema fondamentale nella nostra strategia di investimento, dato che riflette la nostra convinzione dell’importanza delle azioni socialmente responsabili e dello sviluppo di tecnologie green per contrastare il cambiamento climatico, inclusa l’adozione di fonti di energia alternative. Per noi questa è una prospettiva a lungo termine e prevediamo che gli investimenti ESG continueranno ad essere una forza predominante nel panorama degli investimenti.

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*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.