L’inflazione scende, ma basterà alla BCE per fermare i rialzi?

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Inflazione in discesa nella zona Euro a maggio. Gli ultimi dati di Francia, Germania, Spagna e Italia mostrano un deciso calo dell’inflazione anche se secondo la BCE continuano a rimanere incertezze nell’economia dell’Unione. La Banca centrale dovrebbe infatti proseguire con la sua politica monetaria per via di un’inflazione core ancora troppo persistente. I dati mostrano infatti come l’inflazione complessiva scende al 6,1% contro il 6,3% previsto, mentre la componente core si ferma al 5,3%, contro le previsioni al 5,5%. Motivi che spingeranno, con molta probabilità, la BCE a non mollare la presa sull’inflazione, andando ad estendere il ciclo di inasprimento già di per sé senza precedenti, con un ulteriore aumento di 25 punti base a metà giugno. Il motivo? Raggiungere il target del 2%, nonostante il continuo inasprimento della politica monetaria stia mettendo a dura prova la resistenza delle famiglie e delle imprese dei 20 Stati membri che condividono la moneta unica.

Italia

L’inflazione riprende la discesa con l’indice nazionale dei prezzi al consumo che registra a maggio un aumento dello 0,3% su base mensile e del 7,6% su base annua (da +8,2% del mese precedente). La decelerazione è legata al rallentamento dei prezzi dei beni energetici non regolamentati che passano da un +26,6% ad un +20,5% e, in misura minore, degli alimentari lavorati (da +14% a +13,4%), e dei servizi relativi ai trasporti (da +6,0% a +5,5%). Dati positivi anche sull’inflazione di fondo che, al netto degli energetici e degli alimentari, registra un rallentamento passando da un 6,2% ad un 6,1%. Stando agli ultimi dati Istat, l’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,6% per l’indice generale e al +4,7% per la componente di fondo.

Germania

Inflazione in discesa anche in Germania, grazie soprattutto al minor costo dei beni energetici che hanno beneficiato delle misure di sostegno messe in campo dal governo per ridurre i prezzi dell’energia rispetto ai picchi degli ultimi mesi. Le statistiche nazionali mostrano come anno su anno il tasso di inflazione sia sceso al 6,1%.

Spagna

L’inflazione scende anche in Spagna con l’indice armonizzato dei prezzi al consumo che è salito a maggio del 2,9% anno su anno, al di sotto del +3,3% atteso dagli economisti e in calo rispetto al +3,8% segnato ad aprile. L’inflazione non armonizzata è salita del 3,2%, rispetto al +4,1% registrato ad aprile e al di sotto del +3,6% atteso dagli economisti. Tasso d’inflazione che rimane tra i più bassi nella zona euro.

Francia

L’inflazione francese si è ridotta più del previsto a maggio, facendo registrare il dato più basso da maggio 2022, grazie al calo dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari. Secondo le statistiche nazionali, l’inflazione dei prezzi dell’energia ha subito un deciso rallentamento, passando dal 6,8% di aprile al 2% di maggio, mentre quella legata ai prezzi dei beni alimentari è scesa dal 15 al 14%.

Un’inflazione, nella zona Euro, che dunque è in discesa anche se continua a rimanere a livelli sostenuti, che spingeranno con molta probabilità la BCE a perseguire la sua politica monetaria stringente.

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