La relazione tra inflazione e tasso di interesse è complessa e si riflette sul rendimento degli investimenti finanziari, come nel caso delle obbligazioni a tasso fisso. Come contrastare i rischi e come proteggere i risparmi dall’inflazione?
📈 Cos’è l’inflazione? | L’aumento del prezzo di beni e servizi |
💸 C’è un nesso tra inflazione e tassi d’interesse? | Sì |
🔑 Come si contrasta la rapida crescita dell’inflazione? | Attraverso le politiche monetarie |
🎯 Come proteggere i risparmi dai cicli dell’inflazione? | Diversificazione e prodotti indicizzati |
Inflazione: cos’è e come funziona?
L’inflazione è un fenomeno legato all’aumento generalizzato e prolungato del prezzo di beni e servizi a livello nazionale. Il costo dell’inflazione si riflette sul costo della vita e sul potere d’acquisto, sul valore della moneta, il volume delle esportazioni, l’occupazione e, più in generale, sulla stabilità economica di una nazione.
Perché l’inflazione è soggetta a fluttuazioni?
I cicli dell’inflazione sono condizionati da diversi fattori, come il prezzo e la disponibilità delle materie prime, gli embarghi commerciali e la facilità di accesso al credito. La crescita dell’inflazione può derivare dalla combinazione di alta domanda e bassa offerta o da scenari dovuti a politiche espansive volte ad aumentare la quantità di denaro in circolazione, stimolando l’economia con un aumento dei prezzi più o meno progressivo.
Il legame tra inflazione e tassi d’interesse
C’è un nesso tra inflazione e tasso d’interesse? I rialzi dei prezzi possono coincidere, a seconda dei casi, con un’economia sana e dinamica o con una fase di espansione incontrollata. Nella seconda eventualità, le banche centrali possono agire sui tassi d’interesse nel tentativo di riequilibrare la situazione.
Il ruolo delle banche centrali
Compito delle banche centrali è analizzare come l’inflazione modifica i tassi d’interesse (e viceversa) e riportare questa dinamica in equilibrio, idealmente con l’obiettivo – individuato dalla BCE – di raggiungere un’inflazione al 2%.
I rialzi dei tassi: in che modo contrastano l’inflazione?
La relazione tra inflazione e tasso d’interesse fa sì che una politica monetaria restrittiva possa creare uno scenario economico più stabile e più favorevole per gli investitori, mitigando il rischio di aumenti improvvisi e incontrollati dei prezzi.
I rialzi dei tassi: che impatto hanno sui titoli di Stato?
Alzare i tassi d’interesse produce conseguenze sul rendimento dei titoli di stato. Uno degli effetti più evidenti è la relazione fra aumento del tasso d’interesse e prezzo delle obbligazioni a tasso fisso, il cui rendimento diminuisce.
Conclusioni
L’unico modo per reagire alla crescita dell’inflazione e alle incertezze del mercato è puntare sul rendimento di un portafoglio ben diversificato per mitigare la perdita del potere d’acquisto. Conservare tutti i risparmi in conto corrente non è una scelta valida, considerata la perdita di valore negli anni. Oltre a scegliere strumenti finanziari vincolati all’andamento dell’inflazione, è consigliabile inserire in portafoglio fondi comuni ed ETF come quelli ad alta efficienza selezionati da Moneyfarm.
Domande frequenti
Qual’è la relazione tra inflazione e tasso d interesse?
L’aumento dei tassi d’interesse è una politica decisa dalle banche centrali per evitare i movimenti incontrollati dei prezzi e contrastare l’instabilità economica e le prospettive di recessione.
Quale effetto produce alzare i tassi d’interesse?
L’aumento dei tassi – ovvero, del costo del denaro – contribuisce a raffreddare l’economia, rallentando i consumi, gli investimenti e le aspettative di rialzo dei salari.
Come proteggersi dalla rapida crescita dell’inflazione?
L’ideale è diversificare l’allocazione del capitale, contrastando la perdita di liquidità con strumenti indicizzati al valore dell’inflazione e portafogli di investimento diversificati con fondi comuni ed ETF selezionati.
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.