La Certificazione Unica CU (ex CUD) è un documento fiscale che viene rilasciato annualmente dal datore di lavoro o dall’ente previdenziale a tutti i lavoratori dipendenti e ai pensionati residenti in Italia. In questo articolo analizzeremo struttura e funzionalità del CUD 2023, per fornirvi tutte le informazioni utili a richiederlo e utilizzarlo correttamente.
📋 A cosa serve il CUD? | Il CUD serve a certificare i redditi e le ritenute fiscali subite durante l’anno solare precedente. |
📩 A chi chiedere la CU? | La CU va richiesta al datore di lavoro o all’ente pensionistico che ha corrisposto i redditi durante l’anno solare precedente. |
⏰ Qual è la scadenza della CU 2023? | La scadenza della CU 2023 è il 28 febbraio 2024. |
📌 Cosa succede se non si dichiara il CUD? | Se non si dichiara il CUD, si potrebbero incorrere in sanzioni o penalizzazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. |
CUD: cos’è e quali informazioni contiene
La certificazione unica CU, in passato conosciuta come CUD, riporta tutti i dati relativi al reddito percepito nell’anno precedente, tra cui il reddito di lavoro dipendente, il reddito di pensione e gli altri redditi soggetti a tassazione come quelli derivanti da attività autonome.
Il mod. CU contiene inoltre le informazioni relative alle ritenute fiscali e ai contributi previdenziali versati nel corso dell’anno, nonché le eventuali detrazioni e deduzioni fiscali spettanti al contribuente.
Istruzioni per il CU 2023
Come anticipato, la certificazione unica CU (ex CUD) è uno strumento fondamentale per la corretta compilazione della dichiarazione dei redditi, poiché contiene tutte le informazioni necessarie per il calcolo dell’imposta sul reddito. È normale chiedersi come leggere il CUD e cosa contiene effettivamente. La sua struttura, per semplificare, riporta:
- Intestazione – in questa sezione sono indicati i dati anagrafici del contribuente, come il nome, il cognome, il codice fiscale e l’indirizzo.
- Redditi di lavoro dipendente – indica i redditi derivanti da lavoro dipendente, compresi i contributi previdenziali e assistenziali versati dal datore di lavoro. In particolare, vengono riportati il lordo annuo, le eventuali detrazioni per lavoro dipendente, la base imponibile e l’ammontare delle ritenute fiscali subite.
- Redditi di pensione – riporta i redditi derivanti da pensione, compresi i contributi previdenziali versati dall’ente previdenziale. Vengono riportati il lordo annuo, le eventuali detrazioni per redditi di pensione, la base imponibile e l’ammontare delle ritenute fiscali subite.
- Altri redditi – qui sono elencati gli altri redditi soggetti a tassazione, come quelli derivanti da attività autonome i dai redditi di natura finanziaria. Vengono riportati il lordo annuo, le eventuali detrazioni per altri redditi, la base imponibile e l’ammontare delle ritenute fiscali subite.
- Contributi previdenziali e assistenziali – qui si trovano i contributi previdenziali e assistenziali versati dal datore di lavoro o dall’ente previdenziale.
- Ritenute fiscali – in questa sezione si indica l’ammontare delle ritenute fiscali subite dal contribuente nel corso dell’anno, comprese quelle per l’IRPEF, l’imposta sostitutiva, le addizionali regionali e comunali.
- Detrazioni, deduzioni e crediti d’imposta – indica le detrazioni, le deduzioni e i crediti d’imposta spettanti al contribuente, come ad esempio quelli per spese sanitarie, spese per l’istruzione, interessi passivi su mutui, ecc.
Quando viene rilasciata la CU (ex CUD)
La Certificazione Unica (CU), che fino al 2020 era chiamata Certificazione Unica dei Redditi (CUD), viene rilasciata annualmente dal datore di lavoro o dall’ente previdenziale competente entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di riferimento. Ad esempio, la CU relativa all’anno 2022 deve essere consegnata al lavoratore entro il 28 febbraio 2023 (data di scadenza della CU 2022).
Nel caso in cui il lavoratore non avesse ricevuto la CU entro il termine previsto, oppure dovesse ritenere che le informazioni riportate nella CU siano errate o incomplete, può richiederne la rettifica o l’integrazione al datore di lavoro o all’ente previdenziale competente.
Il termine del 28 febbraio è stato stabilito dal Decreto Ministeriale del 3 aprile 2017, che ha anche previsto la possibilità di prorogare tale termine in caso di particolari esigenze delle amministrazioni previdenziali. Tuttavia, la proroga non può superare il 31 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento.
È importante considerare che la CU può essere anche resa disponibile in formato elettronico, tramite l’area riservata del sito dell’ente previdenziale o attraverso servizi online messi a disposizione dal datore di lavoro. In questo caso, la CU è considerata consegnata al lavoratore nel momento in cui viene resa disponibile in formato digitale.
È possibile ricevere due CUD in un anno?
Nel caso in cui si hanno due o più rapporti di lavoro dipendente o altre fonti di reddito da dichiarare all’Agenzia delle Entrate è possibile ricevere due CUD in un anno. Ad esempio, se si è svolto due lavori dipendenti contemporaneamente o successivamente durante l’anno, sarà necessario ricevere due CUD dalle rispettive aziende per dichiarare i redditi complessivi alla dichiarazione dei redditi.
Se si hanno anche altre fonti di reddito soggette a tassazione come redditi da affitti, interessi bancari o plusvalenze, sarà necessario richiedere un CUD per ciascuna di queste fonti di reddito. Omettere due o più CUD nella dichiarazione dei redditi equivale a commettere infrazione fiscale, pertanto si è passabili di sanzioni a seconda della gravità della mancanza, da stabilire di caso in caso.
Come scaricare il CUD dal sito INPS
Per scaricare la CU (Certificazione Unica) dal sito INPS, bisogna seguire questa procedura:
- Raggiungere il sito INPS (www.inps.it) e cliccare su “Accedi” in alto a destra;
- Inserire il proprio codice fiscale, la password e cliccare su “Entra”;
- Selezionare la voce “Servizi per il cittadino” e poi “Servizi per il cittadino online”;
- Nella sezione “Famiglia e convivenza” si trova la voce “Certificazione unica (CU)” e il tab “Vai al servizio”;
- Qui bisogna selezionare l’anno di riferimento per la CU che si vuole scaricare, quindi bisogna l’anno desiderato;
- Dopo aver visualizzato la CU relativa all’anno scelto si deve cliccare sul pulsante “Scarica” per salvarla sul proprio dispositivo. In alternativa, il tasto “Stampa” permette di ottenere subito una copia cartacea.
Per accedere ai servizi online dell’INPS è necessario disporre delle credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o, per scaricare il CUD senza SPID, di una Carta Nazionale dei Servizi (CNS) attiva.
Quali differenze ci sono tra la CU 2023 (ex CUD) e il modello 730?
Il CUD (Certificazione Unica dei redditi) e il Modello 730 sono entrambi documenti fiscali utilizzati in Italia per la dichiarazione dei redditi. Comprendere quali differenze esistono tra i due è fondamentale per utilizzarli correttamente.
Come abbiamo detto nel corso di questa guida CUD è un documento che viene rilasciato dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico e certifica i redditi e le ritenute fiscali subite dal contribuente durante l’anno solare precedente. La CUD viene utilizzata per la dichiarazione dei redditi, per richiedere l’accesso a determinate prestazioni sociali e per ottenere finanziamenti bancari.
Il Modello 730, invece, è una dichiarazione dei redditi che il contribuente deve compilare e presentare all’Agenzia delle Entrate. Nel Modello 730 si devono indicare tutti i redditi, le detrazioni, le deduzioni e le spese sostenute durante l’anno solare precedente, al fine di calcolare l’imposta dovuta o il rimborso spettante.
La principale differenza tra CUD e Modello 730 è che la CUD viene rilasciata dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico, mentre il Modello 730 deve essere compilato e presentato dal contribuente stesso. Inoltre, mentre la CUD si limita a certificare i redditi e le ritenute fiscali subite, il Modello 730 consente di calcolare l’imposta dovuta o il rimborso spettante sulla base dei redditi, delle detrazioni e delle spese indicate dal contribuente.
CUD per un dipendente, CUD per pensionato e CUD per lavoratore autonomo: cosa cambia?
La differenza principale tra i tre tipi di CUD sta nella natura dei redditi e nel soggetto che li rilascia:
- Come anticipato, il CUD del dipendente è un documento fiscale che attesta i redditi e le ritenute d’acconto subite durante l’anno solare. Viene rilasciato dal datore di lavoro;
- Il CUD per un pensionato attesta invece i redditi e le ritenute subite da un pensionato durante l’anno solare. Anche in questo caso, il CUD viene rilasciato dall’ente previdenziale;
- Il CUD per un lavoratore autonomo, infine, attesta i redditi e le ritenute d’acconto subite dal professionista autonomo durante l’anno solare. In questo caso, il CUD viene rilasciato dalla società o dall’ente che ha effettuato il pagamento nei confronti del professionista autonomo, ossia i clienti che hanno acquistato un servizio professionale.
Tutte le tipologie di CUD devono essere rilasciate, in ogni caso, entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di riferimento.
FAQ
Chi rilascia la certificazione unica nel 2023?
La certificazione unica deve essere rilasciata nel 2023 da tutti i sostituti d’imposta (datore di lavoro, ente pensionistico, etc.) che hanno corrisposto al contribuente redditi di lavoro dipendente, redditi di lavoro autonomo occasionale, redditi di pensione, redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente o altre tipologie di redditi soggetti a ritenuta d’acconto nel corso del 2022.
Quando viene rilasciata la certificazione unica nel 2023?
Il termine per il rilascio della certificazione unica nel 2023 è il 28 febbraio 2023. Tuttavia, in caso di variazioni o correzioni dei dati già comunicati, il sostituto d’imposta dovrà provvedere alla trasmissione di una nuova certificazione entro 15 giorni dalla variazione o correzione.
Come si può ottenere la certificazione unica nel 2023?
La certificazione unica nel 2023 può essere ottenuta da diversi canali. In primo luogo, il sostituto d’imposta è tenuto a consegnare una copia della certificazione unica al contribuente entro il 28 febbraio 2023. In alternativa, il contribuente può accedere al servizio “CU web” sul sito dell’INPS o utilizzare l’apposita sezione “Cedolini/CU” sui siti delle banche o degli intermediari finanziari, dove sarà possibile visualizzare e scaricare la certificazione unica. Infine, il contribuente può richiedere la certificazione unica direttamente al sostituto d’imposta in caso di mancata consegna.
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