Il conflitto in Ucraina e la crisi geopolitica ad esso correlata sta portando ripercussioni in moltissimi ambiti, non da ultimo quello dei mercati finanziari. È opinione diffusa che, in tempi di crisi e instabilità, sia meglio limitarsi a risparmiare, ma questo atteggiamento può rivelarsi controproducente: il denaro liquido immobilizzato sui conti correnti, infatti, tende a svalutarsi notevolmente a causa dell’inflazione. Orientarsi sull’investimento, anche in tempo di guerra, può essere la scelta più conveniente. É però essenziale capire come compiere scelte di investimento ponderate in periodi difficili: su quali strumenti finanziari puntare? Come diversificare il portafoglio per tutelarsi dalla volatilità?
Che impatto ha la guerra sui mercati finanziari? 💣 | Un effetto fortemente negativo sul breve termine, seguito tuttavia da riprese anche molto rapide: di conseguenza, l’impatto non è significativo se si considerano investimenti a medio-lungo termine. |
In tempi di guerra è sempre meglio non investire? 💰 | No, anzi mantenere eccessiva liquidità può essere controproducente per via della svalutazione del denaro. |
Quali asset preferire in tempi di guerra? ✅ | Oro, buoni del tesoro ed ETF, all’interno di un portafoglio ben diversificato. |
L’impatto della guerra sui mercati finanziari
Storicamente si osserva che gli eventi geopolitici hanno effetti fortemente negativi sui mercati finanziari nel breve, seguiti tuttavia da riprese che possono anche essere molto rapide. Questo comporta che l’impatto della crisi non sia significativo sulle performance se si considera il medio termine.
È la storia a insegnarcelo: se si prendono in considerazione i tre principali conflitti del secolo scorso, le due Guerre Mondiali e quella del Vietnam, si scopre che in tutte e tre le occasioni l’indice Dow Jones Industrial Average registrò una brusca caduta iniziale (anche del -30%) ma mise poi a segno rialzi record, portando la performance complessiva in positivo, in media del +7%.
Lo scoppio di una guerra causa solitamente un brusco aumento dell’inflazione, il deprezzamento delle valute e perdite consistenti per le Borse. Un conflitto può causare anche fluttuazioni significative nel prezzo delle materie prime come il petrolio e il gas naturale.
In cosa si tende a investire in tempi di crisi come quelli causati da una guerra? Molti puntano sui titoli della difesa, che hanno un impatto diretto sullo scontro, o anche su beni rifugio, come l’oro e il denaro contante. In generale, l’effetto psicologico è quello di un clima di incertezza che non aiuta la fiducia degli investitori.
Investimenti in tempo di guerra: dove ci troviamo?
La guerra Russia-Ucraina attualmente in corso è uno dei più grandi conflitti armati dalla seconda guerra mondiale. Tra le conseguenze principali dell’invasione avvenuta a febbraio 2022 abbiamo assistito ad un peggioramento delle prospettive economiche a livello globale e al correlato crollo dei mercati finanziari, unito alla diminuzione del valore di numerose attività finanziarie.
Dopo il pesante calo iniziale, però, le performance di alcuni asset quali fondi indicizzati e azioni sono poi migliorate, permettendo agli investitori di diversificare e realizzare guadagni nei loro portafogli.
Particolarmente interessante è l’andamento dei titoli energetici, di norma influenzati in modo sensibile dalla guerra. Sappiamo bene che la Russia è uno dei maggiori fornitori europei di petrolio e gas: le pesanti sanzioni economiche comminate dagli Stati Uniti alla nazione hanno fatto impennare i prezzi del petrolio, che attualmente negli USA sono ai massimi registrati da 14 anni a questa parte. Sono molte, per questo, le compagnie petrolifere che stanno vedendo salire vertiginosamente il prezzo delle loro azioni.
Quali sono i possibili scenari?
Nonostante la situazione attuale sia cupa, gli analisti prevedono un miglioramento già nell’anno in corso: per il 2023 si stima un calo dell’inflazione e un rallentamento nell’aumento dei tassi di interesse da parte della Fed.
Come tutelarsi dalla volatilità?
La strategia migliore per investire in tempi di incertezza come quello che stiamo vivendo prevede di mantenere un approccio a medio-lungo termine e conservare la strategia intrapresa senza farsi intimidire troppo dalle turbolenze di mercato.
In generale, ci sono alcuni asset su cui è bene puntare ed altri che sono da evitare nel corso di una guerra. È consigliabile investire su:
- Oro: storicamente il bene rifugio principale per proteggersi dall’inflazione, da cui non è influenzato. La quotazione dell’oro non dipende dagli eventi politici. È possibile investire sull’oro acquistando oro fisico oppure scegliendo strumenti come ETF o ETC;
- Buoni del tesoro, che offrono un rendimento certo e costante nel tempo;
- ETF: fondi di scambio che replicano un particolare indice di Borsa e che possono essere comprati e venduti proprio come un normale titolo. Sono poco rischiosi e garantiscono rendimenti costanti.
Quali asset, invece, è meglio escludere in questi periodi delicati? Gli esperti consigliano in primo luogo di non trattenere eccessiva liquidità sui conti correnti, visto che l’inflazione causa una consistente svalutazione del denaro; inoltre, anche puntare sulle materie prime o sul petrolio in un momento di incertezza dovuto alla guerra potrebbe rappresentare un rischio, visti i notevoli rialzi nei prezzi.
In ogni caso, avere un portafoglio ben diversificato e bilanciato è sempre la scelta giusta, piuttosto che puntare su pochi titoli che possono essere vincenti durante il conflitto.
Quindi, come proteggere i propri risparmi?
Ogni investitore guarda con interesse alle evoluzioni geopolitiche come fattore che può influenzare i mercati. È innegabile che ci troviamo in un momento storico delicato, tuttavia mantenere fissi i propri obiettivi di investimento a medio-lungo termine e conservare un approccio diversificato e multi asset è, anche oggi, l’atteggiamento migliore.
Non farsi sopraffare dall’emotività
Il primo consiglio utile è quello di non prendere decisioni affrettate che possano essere dettate dalla paura o dall’impulsività, come reazione a quanto sta succedendo.
La finanza comportamentale è il campo di studi interdisciplinare che analizza come, spesso, le emozioni, le cognizioni e i comportamenti umani possano influenzare le decisioni finanziarie e i mercati: conoscere questa disciplina permette di identificare ed evitare bias cognitivi ed emozionali ricorrenti, per fare scelte ponderate ed evitare errori dovuti all’irrazionalità, tanto più frequenti e rischiosi in periodi di incertezza.
Mantenere un portafoglio diversificato
In periodi di guerra, la diversificazione del portafoglio diventa ancora più importante per mitigare il rischio e proteggere il proprio investimento. Un portafoglio diversificato prevede la suddivisione degli investimenti in un ampio spettro di asset non direttamente correlati tra loro.
In questi momenti, diversificare significa non investire solo in beni rifugio o titoli della difesa, ma costruire un portafoglio articolato che possa dare buoni rendimenti qualsiasi cosa accada sul fronte geopolitico.
Considerare un Piano di Accumulo
Un Piano di Accumulo del Capitale (PAC) è una soluzione di investimento basata su versamenti periodici che permette di mitigare le oscillazioni di mercato. È quindi una delle soluzioni praticabili in tempi di guerra, perché protegge dalla volatilità e da cali repentini dovuti a eventi non preventivabili e improvvisi.
Come abbiamo visto, i mercati finanziari dopo un conflitto armato tendono a riprendersi: investire in modo progressivo può fornire una solida base per beneficiare dei potenziali guadagni futuri.
Conclusioni
Il sistema dei mercati è in grado di reggere in maniera piuttosto solida le crisi geopolitiche: lo insegna la storia, anche recente, basti pensare alla ripresa dopo la grande recessione del 2008 o dopo la pandemia da Covid-19. Investire in tempi di crisi, insomma, si può: è però indispensabile ragionare su strategie a medio-lungo termine per evirare che la volatilità e l’incertezza del momento alimentino ansie e paure e facciano prendere decisioni errate. È altresì essenziale una adeguata diversificazione del portafoglio e un’attenta valutazione dei rischi e delle opportunità. Se stai valutando le migliori opzioni, gli esperti di MoneyFarm sono a tua disposizione per una consulenza professionale e indipendente che può fornirti una guida agli investimenti più efficaci a seconda dei tuoi obiettivi.
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.