Successione ereditaria: tutto quello che c’è da sapere


La successione ereditaria può avvenire con o senza testamento ed è soggetta a una tassazione variabile in base all’entità del patrimonio e al grado di parentela. I tempi e i costi per la successione ereditaria cambiano a seconda che l’asse ereditario comprenda beni immobili, diritti immobiliari e beni mobili oltre determinate soglie e franchigie. Quali sono le imposte da pagare, come si calcolano e quali sono i beni soggetti all’obbligo di dichiarazione?

❓È obbligatorio presentare la dichiarazione di successione? Sì, ad eccezione di casi particolari
💸 Qual è il costo della successione? Cambia a seconda della tassazione e del compenso del notaio
🤔 Come si calcola l’imposta? In base al valore totale del patrimonio e al grado di parentela
💵 Gli investimenti vanno dichiarati? Dipende dalla tipologia: i titoli di Stato e gli strumenti equiparati sono esenti

Successione ereditaria: cosa significa?

La successione ereditaria è l’istituto giuridico che disciplina il trasferimento agli eredi dei beni della persona defunta, nell’ottica di rispettare le sue volontà e di preservare il patrimonio all’interno della famiglia. Al di là di questa definizione generale, si tratta di un adempimento di natura squisitamente fiscale, volto a quantificare la tassazione applicata ai beni che rientrano nell’asse ereditario. La relativa dichiarazione deve essere presentata entro 12 mesi all’Agenzia delle Entrate, predisponendo per tempo la documentazione necessaria. A incaricarsene possono essere gli eredi, i legatari, i rappresentanti legali, gli amministratori e i curatori dell’eredità.

Che cosa si può ereditare?

Alla successione ereditaria di immobili si associa spesso la presenza di diritti reali immobiliari, come quello di servitù. Fa eccezione, invece, l’usufrutto perché considerato un diritto cosiddetto “intuitu personae”, ovvero strettamente connesso alla vita del titolare. L’eredità comprende poi i beni mobili: dai conti correnti bancari o postali agli investimenti in fondi e azioni, senza dimenticare opere d’arte e gioielli.

L’aliquota si applica all’importo complessivo del patrimonio e spazia dal 4% all’8% a seconda del grado di parentela; da cui dipende anche la franchigia applicata al patrimonio in successione. Nel caso del coniuge e dei parenti in linea retta, l’aliquota è del 4% con franchigia per ciascun beneficiario di 1 milione di euro.

Tipologie di successione

Le regole della successione ereditaria e i costi cambiano a seconda del tipo di successione: vediamo le tre casistiche possibili.

Successione testamentaria

Se esiste un testamento, il documento deve essere anzitutto verificato per attestarne la validità. Il documento dovrà essere poi registrato per produrre il verbale di pubblicazione o l’attivazione del testamento. Affinché avvia validità legale, infatti, il testamento dovrà essere pubblicato con atto notarile o rivolgendosi agli uffici preposti.

Successione legittima

La successione legittima è anche detta successione “ab intestato”. Oltre a riguardare la successione ereditaria senza testamento, può verificarsi in presenza di testamento se il documento dispone solo di alcuni beni: in questo caso, i beni esclusi ricadranno nella successione legittima. Le cosiddette quote di legittima riguardano il coniuge, i figli ed eventualmente gli ascendenti.

Successione necessaria

Le successioni ereditarie possono essere definite anche necessarie, a tutela degli eredi necessari o legittimari nel caso la rispettiva quota non sia prevista dal testamento.

Tipi di testamento 

Le disposizioni contenute nel testamento possono essere a titolo universale o particolare e riguardare, eventualmente, solo una parte dei beni. Il testamento, inoltre, può presentarsi in due forme: ordinaria o speciale.

Testamenti ordinari

La successione ereditaria con testamento ordinario – pubblico o segreto – si basa su un documento olografo o redatto con atto notarile.

Testamenti speciali

Nel caso delle forme speciali, il testamento è redatto in versione semplificata. Questa modalità può verificarsi in presenza di calamità, malattie contagiose o infortuni o riguardare anche militari e civili a bordo di navi o aerei.

Successioni e investimenti: cosa succede in caso di morte? 

È obbligatorio dichiarare gli investimenti e cosa fare in caso di successione? Dipende dal tipo di strumento prescelto per gestire i risparmi. Inserire gli ETF o il conto corrente nella successione ereditaria non è un optional, mentre i titoli del debito pubblico e i titoli garantiti dallo Stato non sono soggetti a imposta. L’obbligo non riguarda, inoltre, le polizze vita. I fondi comuni di investimento, al contrario, non rientrano nell’esenzione e concorrono al patrimonio soggetto a tassazione. Le quote verrano suddivise fra gli eredi, addebitando la tassa sui guadagni di capitale ottenuti secondo l’aliquota fiscale del 26% o del 12,5%. L’aliquota ridotta è relativa ai titoli di stato e simili. Nel caso delle cassette di sicurezza, l’apertura può essere fatta alla presenza del notaio o di un funzionario dell’Agenzia delle Entrate che provvederà a stilare l’inventario dei beni e a rilasciarli agli eredi.

Come avviene la successione dei fondi di investimento e delle attività che scontano la tassa sull’eredità? Per sbloccare le somme, gli eredi dovranno prendere contatto con la banca e richiedere la certificazione delle consistenze e dei rapporti con l’istituto, inclusi il dossier titoli e le quote di fondi comuni di investimento se presenti. Successivamente dovrà essere presentata la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate, riportando le consistenze così individuate. La stessa andrà presentata quindi presso la filiale competente della banca, affinché modifichi l’intestazione delle quote e addebiti l’utile sui guadagni. 

È possibile evitare di pagare la tassa sulla successione?

Sostenere i costi della successione ereditaria è obbligatorio, oppure esistono delle scorciatoie per evitare la tassa  di successione? Tecnicamente, l’unico caso che solleva gli eredi da questo tipo di onere è l’eredità devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta, a condizione che l’attivo ereditario non superi i 100.000 euro e non includa beni o diritti reali immobiliari. Se si verificano tutte queste condizioni, la dichiarazione di successione può essere sostituita da una dichiarazione di esonero. Un’altra casistica che esonera da pagamento dell’imposta è la rinuncia all’eredità, tipicamente se include un passivo più o meno sostanzioso.

Parcella avvocato per successione ereditaria

Ci sono varie modalità per completare la successione ereditaria e i costi variano di conseguenza. La via più economica è seguire la pratica in autonomia, interfacciandosi direttamente con l’Agenzia delle Entrate e con gli uffici abilitati al rilascio dei documenti. In alternativa è possibile rivolgersi a un patronato o CAF. L’esborso aumenta se bisogna considerare la parcella dell’avvocato per la successione ereditaria o il compenso del notaio per gli adempimenti connessi alla successione, come la registrazione del testamento o una compravendita immobiliare.

Tempi per successione ereditaria

Le successioni ereditarie richiedono un tempo variabile in base alla complessità delle pratiche e alla tipologia di soggetti coinvolti. Indipendentemente da ciò, la dichiarazione di successione deve essere presentata entro 12 mesi all’Agenzia delle Entrate. Alcune forme di investimento e risparmio, come dicevamo, non rientrano nella dichiarazione e possono essere liquidate in tempi relativamente più brevi. Nel caso del conto corrente e delle attività soggette all’obbligo, invece, lo sblocco del patrimonio viene predisposto dalla banca una volta presentata la dichiarazione di successione o la copia del pagamento della tassa.

Il modello può essere compilato anche in momenti diversi, presentando una dichiarazione “provvisoria”, con l’indicazione dei saldi presenti in banca – in modo da velocizzare i tempi per la successione ereditaria e lo sblocco delle somme – e, successivamente, integrando la dichiarazione con altre voci. Per quanto riguarda le polizze vita è necessario richiedere la liquidazione della prestazione entro dieci anni, oltre i quali scatta la prescrizione e l’impossibilità di far valere il diritto.

Conclusioni

Come abbiamo visto, nella maggioranza dei casi è necessario presentare la dichiarazione di successione ereditaria e sostenere i relativi costi. Alcune forme di risparmio, tuttavia, sono dispensate dall’obbligo e dalla relativa imposta, come nel caso delle polizze vita: possono rappresentare, dunque, un valido strumento di diversificazione dal punto di vista fiscale e aiutare a proteggere il patrimonio. Anche i titoli di Stato sono esclusi dall’imposta: nonostante questo, sono sempre meno popolari tra i risparmiatori, rispetto ad altre attività finanziarie come le azioni e i fondi comuni di investimento. La ragione sta nelle aspettative di rendimento e nell’efficacia come mezzo di protezione contro il rischio inflazione. In questa fase storica, le scelte finanziarie più difensive, come la liquidità in conto corrente – che pure ricade nell’obbligo di dichiarazione ai fini della successione – non sembrano le più efficienti per tutelare il capitale. L’alternativa è sostenere un rischio moderato, investendo una porzione ragionevole del reddito in ETF e altre attività flessibili che consentano di diversificare i rischi e opportunità: iscriviti a Moneyfarm per scoprire le più interessanti. 

Domande frequenti

Successione ereditaria: quali sono i costi e le tempistiche?

L’obbligo di dichiarazione di successione vige se l’asse ereditario include immobili e beni di valore superiore ai 100.000 euro devoluti al coniuge e agli altri parenti in linea retta. L’imposta è differenziata in base al grado di parentela, con aliquota compresa fra il 4% e l’8% e franchigia variabile.

Come funziona la successione ereditaria di immobili e beni mobili?

Anche i diritti reali immobiliari rientrano nella successione, ad eccezione dell’usufrutto. I beni mobili comprendono gioielli, opere d’arte, depositi bancari, fondi azionari e altri strumenti di investimento. Il valore complessivo del patrimonio è suddiviso fra gli aventi diritto in base alle quote legittime e alle volontà testamentarie.

È obbligatorio inserire gli investimenti e il conto corrente nella successione ereditaria?

La dichiarazione di successione non include i titoli di stato, le attività equivalenti e le polizze vita. Il conto corrente e le altre forme di investimento, invece, vanno in successione  e vengono sbloccati al completamento della pratica.

Hai trovato questo contenuto interessante?

Hai già votato, grazie!

*Gli investimenti in strumenti finanziari sono soggetti alla variabilità del mercato e possono determinare la perdita, in tutto o in parte, del capitale inizialmente investito.

Avatar Centro Studi Moneyfarm