Fra gli asset alternativi, i diamanti sono indubbiamente uno dei più gettonati. Contrariamente a quanto si possa pensare, però, si tratta di un investimento complesso: non basta, infatti, consultare un listino ufficiale per orientarsi fra le numerose voci e variabili che determinano la quotazione. Comprare una pietra preziosa da montare su un anello non è lo stesso che acquistare un diamante da investimento da conservare in cassetta di sicurezza. Quali sono i fattori che influenzano il prezzo dei diamanti impiegati in gioielleria o concepiti come bene rifugio?
💻 Come si calcola il valore di un diamante? | In base alle 4 C (Colour, Clarity, Cut e Carat) |
💰 Qual è il costo dei diamanti al carato? | Dipende dalla qualità e dalle dimensioni |
❓Come capire il valore di un diamante? | Consultando i listini ufficiali |
🤔 Come capire se un diamante è autentico? | In base al numero del certificato |
Come è fatto un diamante?
Come noto il diamante è uno dei materiali più resistenti in natura: questa caratteristica deriva dalle qualità fisico-chimiche della pietra, formata da un reticolo cristallino di atomi di carbonio. Prima della lavorazione, i diamanti si presentano come poliedri grezzi avvolti in rocce ignee come la kimberlite. Oltre a vantare grande tenacità e durezza, i diamanti si caratterizzano per la resistenza gli agenti chimici e per l’elevata idrorepellenza e dispersione ottica.
Valore del diamante: la regola delle 4 C
Il costo dei diamanti al carato non è l’unico aspetto da considerare per stabilire il valore della pietra. La quotazione si basa sulle cosiddette 4 C: Colour, Clarity, Cut e Carat, cui si sommano elementi di giudizio più specifici come la finitura, la simmetria, la fluorescenza e le proporzioni. Vediamo le singole voci più nel dettaglio.
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Colour (colore)
Questo elemento di valutazione prende a riferimento una scala compresa fra la lettera D e la lettera Z. Completamente trasparenti, I diamanti D (Bianco Eccezionale o diamanti River, secondo la terminologia Old Terms) sono i più pregiati. I diamanti da investimento, generalmente, rientrano nel range D-F. Le pietre normalmente utilizzate in gioielleria, invece, ricadono per lo più nell’intervallo K-M e si caratterizzano per una colorazione lievemente giallognola.
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Clarity (purezza)
La purezza di un diamante viene stabilita sulla base di una scala di otto gradi che spazia dalla qualità IF/FL – nel caso dei diamanti più costosi o internally flawless – al livello l1 qualora vi siano impurità visibili a occhio nudo. Tali imperfezioni sono tecnicamente definite inclusioni.
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Cut (taglio)
Oltre alle caratteristiche della pietra è essenziale la qualità della lavorazione, volta ad enfatizzare le qualità ottiche del diamante. La precisione del taglio consente di esaltare la trasparenza e la luminosità della gemma. Al contrario, una lavorazione di scarsa qualità può creare zone d’ombra o conferire opacità alla pietra. La forma del taglio – come il classico brillante – non è una scelta puramente estetica e dipende anche dalle proporzioni della pietra grezza. La qualità della lavorazione viene giudicata in base alle proporzioni, alla simmetria e alla brillantezza del diamante. Ogni tipologia di taglio prevede una preciso disegno formato da un numero specifico di gradini e sfaccettature.
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Carat (carati)
Notoriamente il costo dei diamanti è legato al numero dei carati, ovvero al peso. Un singolo carato corrisponde a 0,20 grammi, ovvero a un quinto di grammo. Un diamante da cinque carati, di conseguenza, peserà un grammo. All’aumentare dei carati, il valore dei diamanti non cresce in modo uniforme: il prezzo, infatti, aumenta esponenzialmente per le pietre più pesanti. Il motivo è dato dalla rarità delle pietre grezze di grandi dimensioni idonee a essere lavorate con standard di qualità elevati. All’inverso, il valore dei diamanti molto piccoli è irrisorio.
Come si formano i diamanti?
Un diamante è un’autentica meraviglia della natura creata nel corso dei milioni e dei miliardi di anni. Le pietre si formano a centinaia di chilometri di profondità, in condizioni di temperatura e pressione limite che determinano la cristallizzazione della grafite. A riportarle in superficie sono i fenomeni vulcanici, anche grazie alla kimberlite e altre rocce che fungono da guscio protettivo, preservando i diamanti dal magma.
Diamanti naturali e diamanti sintetici: qual è la differenza?
La differenza fra diamanti naturali e diamanti sintetici non è percepibile a occhio nudo: per verificare l’autenticità di un diamante, infatti, sono necessarie attrezzature specifiche. Apparentemente, un diamante naturale e un “lab grown diamond” (ottenuto, per l’appunto, in laboratorio coi procedimenti industriali noti come CVD – Chemical Vapor Deposition o HPHT – High Pressure High Temperature) sono identici. La discriminante è data dalla rarità: seppure idonee per gli impieghi in gioielleria, le pietre sintetiche non hanno i fondamentali per diventare un bene rifugio e un prodotto da investimento avendo un valore economico nettamente inferiore.
Quotazione del diamante
Per stabilire il valore di un diamante grossisti, rivenditori e investitori fanno riferimento alle quotazioni ufficiali. Il listino più famoso è il Rapaport diamond report consultabile a pagamento.
Come si stabilisce il prezzo di un diamante?
Non basta consultare un listino per stabilire quanto costa un diamante: le quotazioni, infatti, sono elaborate nell’ipotesi di livelli di purezza e qualità omogenee. In realtà, ogni diamante fa storia a sé: chi acquista un diamante da investimento, di conseguenza, non può prescindere da un certificato elaborato da un istituto gemmologico autorevole.
Certificato diamanti: cos’è?
Tra i principali istituti gemmologici a livello mondiale spiccano IGI (International Germological Institute) e HRD (Hoge Raad voor Diamant) con sede ad Anversa e GIA (Gemological Institute of America). Per essere considerato attendibile, il certificato del diamante deve essere firmato da un ente certificatore autorevole ed essere completo. Oltre al numero seriale e al diagramma della pietra, il documento deve riportare le indicazioni relative alle 4 C, alla forma e alle proporzioni della pietra, alla fluorescenza e alla finitura. Se presente, il certificato menziona anche la laseratura del diamante.
Quanto costa un carato di diamante?
Come abbiamo visto il peso di un diamante non determina in modo automatico la quotazione della pietra. Il costo di un diamante da 1 carato è calcolato sulla base di vari parametri. Chi intende acquistare un diamante da investimento si orienta generalmente su pietre dagli 0,5 ai 2 carati.
Costo diamanti al grammo
Il peso in grammi non comporta una variazione lineare del prezzo del diamante. il costo di un diamante al grammo, quindi, non può essere stabilito a priori e dipende soprattutto dalla purezza e dalla rarità.
Conviene acquistare un diamante da investimento nel 2023?
Comunemente i diamanti sono considerati un bene rifugio “sicuro”, destinato ad aumentare valore nel tempo. È davvero così? Non sempre: i rischi di investire in diamanti sono legati, anzitutto, all’affidabilità dell’intermediario che può proporre un investimento a prezzi gonfiati senza offrire sufficienti garanzie.
Conclusioni
La quotazione di un diamante prevede un certo margine di soggettività. Non può essere escluso a propri, oltretutto, il rischio di falsificazione, anche in presenza di una certificazione. La regola è destinare solo una piccola porzione del budget e assortire gli asset: iscriviti a MoneyFarm per strutturare il portafoglio di investimento in base ai tuoi reali obiettivi finanziari.
Domande frequenti
Da cosa dipende il costo di un diamante?
I listini ufficiali internazionali stabiliscono il prezzo dei diamanti sulla base delle 4 C: Colour (colore), Clarity (purezza), Cut (taglio) e Carat (carati). Il prezzo dei diamanti al grammo non dipende solo dalle dimensioni, ma anche dalle altre caratteristiche della pietra preziosa. La quotazione dei diamanti non cresce in modo lineare al variare del peso: le pietre preziose di grandi dimensioni aumentano il valore in modo esponenziale, tenuto conto che un carato corrisponde a 0,20 grammi.
Come viene effettuata la quotazione dei diamanti?
Le quotazioni ufficiali dei diamanti sono elaborate nell’ipotesi di qualità e caratteristiche uniformi a livello di colore e di purezza. In realtà, le pietre preziose da investimento sono oggetto di valutazioni specifiche, contenute nei certificati redatti dai principali isituti gemmologici mondiali come HRD (Hoge Raad cor Diamant) di Anversa.
Il diamante può essere considerato un bene rifugio sicuro?
Il prezzo dei diamanti non è determinato in modo univoco e, di conseguenza, non rappresenta una garanzia assoluta. La qualità dell’intermediario è fondamentale per evitare l’acquisto di diamanti a prezzi gonfiati. In ogni caso, è consigliabile affiancare i diamanti da investimento con altri asset e affidarsi a un intermediario indipendente per strutturare l’investimento in modo bilanciato.
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.