Pac: uno strumento per chi pensa al futuro

lI Pac è lo strumento ideale per tutti coloro che vogliono costruire il proprio futuro finanziario passo dopo passo, attraverso una sana disciplina di risparmio. Per le sue caratteristiche è anche lo strumento adatto per gli investitori prudenti, che vogliono entrare in confidenza con i mercati in modo graduale.

Che cos’è il Pac?

Il Pac è una soluzione che prevede il versamento periodico di una somma prefissata in un veicolo di investimento, quale ad esempio un fondo o una gestione patrimoniale. Aggiungendo nuove quote con cadenza periodica, il prezzo di acquisto varia di volta in volta a seconda dell’andamento degli strumenti. Per via delle oscillazioni di mercato capiterà dunque di acquistare a prezzi più o meno alti.

Per chi è indicato l’investimento con il Pac?

Da un punto di vista finanziario, il Pac è uno strumento perfetto per i risparmiatori che:

  • hanno un orizzonte temporale di medio-lungo periodo con obiettivi chiari.
  • vogliono coadiuvare una sana disciplina di risparmio. Il Pac permette di entrare sul mercato anche con poche risorse, diventando lo strumento privilegiato per chi vuole accumulare capitale.

Se si osserva il profilo di investimento, il Pac è consigliato anche per chi ha:

  • la possibilità di risparmiare (anche se una piccola somma) regolarmente una parte del proprio stipendio;
  • obiettivi di spesa chiari, con la volontà di raggiungerli in un orizzonte di almeno tre anni, contribuendo al proprio investimento poco alla volta, così da non dover condizionare il proprio stile di vita;
  • un profilo di rischio cauto e la voglia di entrare in confidenza con i mercati in modo graduale così da ridurre la volatilità e il rischio di mercato;
  • la necessità di superare l’ansia che deriva dagli investimenti e sconfiggere la tentazione di vendere tutto in un momento di mercato negativo, mettendo a rischio il proprio risparmio
  • Il bisogno di una soluzione previdenziale flessibile o un’alternativa ulteriore alla propria previdenza integrativa;
  • la volontà di risparmiare senza un obiettivo di spesa preciso, ma per tutelarsi genericamente in vista del futuro.

Il Pac, un’alternativa per accumulare in modo sicuro

Il Pac costituisce dunque un’alternativa al semplice accumulo. Per evidenziare le prospettive di questo strumento abbiamo preparato una simulazione basata su dati storici reali che mette a confronto il Pac con il semplice risparmio sul conto corrente. Abbiamo simulato i rendimenti del Pac con tutte le serie decennali che si sarebbero presentate dal 1969 a oggi e ciò che abbiamo scoperto è che il Pac sarebbe stato, con l’orizzonte temporale giusto, una scelta vincente in tutti i casi.

Nel grafico, la linea grigia rappresenta il semplice accumulo di capitale, ovvero il risultato che otterresti se mettessi 100 euro al mese “sotto il materasso”. Come puoi notare, la linea cresce in modo costante, perché l’aumento dello stock di capitale messo da parte è costante.

Le linee azzurro chiaro rappresentano tutti i possibili risultati che avresti ottenuto investendo 100 euro al mese su un portafoglio 60% azionario e 40% obbligazionario (portafoglio bilanciato). La simulazione prende in considerazione serie storiche reali (dal 1969 al 2016), che includono quindi anche i momenti di mercato più negativi del recente passato. In questo caso la crescita è ondulata, poiché riflette le oscillazioni di mercato.

 La linea azzurro scuro rappresenta invece il risultato mediano di tutte le linee azzurre. In tutti i casi è preso in considerazione un orizzonte temporale di 10 anni. Ciò che balza subito all’occhio è che, dopo 10 anni, in nessun caso il Pac avrebbe avuto una performance inferiore al semplice accumulo di capitale. Come si può riscontrare dalla tabella, più l’orizzonte temporale si allunga, più i Pac In perdita rispetto al semplice accumulo diminuiscono fino a raggiungere lo 0% dei casi.

La simulazione, dimostra chiaramente come il Pac sia una soluzione migliore del semplice accantonamento. A fronte di un rischio di mercato limitato, che tende a diventare nullo man mano che il periodo dell’investimento si allunga, con il Pac otterresti un risultato migliore nella stragrande maggioranza dei casi. In media un Pac ti avrebbe portato un profitto circa 6.000 euro, ovvero il 50% di quanto saresti riuscito ad accumulare in 10 anni.

 Su quale tipo di portafoglio è meglio costruire un Pac?

 Una volta chiarito il vantaggio del Pac, il passo successivo è quello di capire su quale portafoglio sarebbe meglio investire (fermo restando che per capire la soluzione più adatta alle tue esigenze è sempre bene confrontarsi con il proprio consulente). Partiamo da un grafico.

In questo vengono mostrati diversi scenari. Si va dal peggiore al migliore in termini di rendimento, per 2 diverse tipologie di investimento: un portafoglio bilanciato (azzurro) e un portafoglio totalmente azionario (rosso). La nostra simulazione dimostra che la scelta che massimizzerebbe il risultato in termini di rischio/rendimento è quella del portafoglio bilanciato.

 Il rendimento più probabile di un Pac su di un portafoglio bilanciato è assolutamente comparabile con quello di un portafoglio azionario (le due linee marcate rossa e blu nel centro). Ma scegliendo un bilanciato, anche prendendo in considerazione lo scenario di mercato più pessimista, sarebbero molto limitati i casi in cui il valore dell’investimento sarebbe inferiore al puro capitale accumulato (linea grigia). Lo stesso non si può dire del portafoglio azionario (che però avrebbe un potenziale di rendimento superiore).

Quando è meglio iniziare ad investire?

 La risposta è subito. Meglio non rimandare la scelta. Tanti scelgono infatti di non investire dato che pensano di non avere un capitale iniziale adeguato.

Il grafico ben rappresenta il motivo per cui invece è sempre importante entrare sul mercato il prima possibile, anche partendo da zero e con piccoli importi ricorrenti tipici di un Pac. La linea rossa rappresenta il risultato mediano di un risparmiatore che, in un arco temporale di 20 anni, ha contribuito al proprio investimento in 4 tranche quinquennali di 6.000 euro ciascuna (l’equivalente di 100 euro al mese). La linea grigia rappresenta invece il risultato mediano del portafoglio di un individuo che avesse investito gli stessi 100 euro al mese in un Pac. Nella grande maggioranza dei il Pac avrebbe fatto meglio dell’investimento in quattro fasi.

Per avere una panoramica più completa, a livello puramente esemplificativo, puoi leggere la nostra analisi del piano di accumulo offerto da BNL e le sue performance paragonate all’offerta di Moneyfarm.

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*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.