Il processo di asset allocation strategica

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All’inizio di ogni anno solare il Comitato Investimenti di Moneyfarm elabora una visione specifica su tutte le principali asset class che è alla base della creazione dei portafogli di investimento. Il processo, che prende il nome di Asset Allocation Strategica, è uno dei momenti cruciali del nostro lavoro di gestione e serve a elaborare e affinare la nostra visione di mercato per prendere le decisioni nel miglior interesse dei nostri clienti.

Questo interesse coincide con il mandato che gli investitori ci affidano per gestire il risparmio: quello di creare di creare dei portafogli di investimento che proteggano e accrescano nel tempo il risparmio entro orizzonti di rischio controllati.

Il processo di Asset Allocation strategica

Come si raggiunge questo obiettivo? Come per ogni sfida complessa il primo passo è quello di elaborare un processo. Per investire, sia nel breve che nel lungo periodo non esistono ricette perfette o formule magiche. Ci sono tante scuole di pensiero, ma la prima domanda che tutti i gestori si fanno quando approcciano la creazione di un portafoglio è comune: dove sono posizionati i mercati oggi? Quali informazioni sono riflesse nei prezzi e quali no?

Per rispondere a questa domanda è necessario analizzare la realtà attraverso i dati. Questo si traduce nella quantificazione dei processi macroeconomici in atto, nella valutazione dei prezzi dei vari asset insomma e in tutte quelle attività di monitoraggio che ci permettono di avere un senso di quello che sta succedendo nei mercati, che sono poi l’universo in cui ci muoviamo (scopri di più su come lavora la nostra squadra di asset allocation).

Si tratta di osservare dei numeri e tradurre questi numeri in trend. Un po’ come l’astronomo che osserva le stelle, individuando nella regolarità delle mappe e delle costellazioni la traccia del succedersi delle stagioni.

Una volta che abbiamo un senso di quello che succede nei mercati finanziari, combiniamo le diverse asset class (azionario, le obbligazioni, le materie prime) in una serie allocazioni che rispettino il rapporto rischio/rendimento adeguato per i mandati di gestione che proponiamo agli investitori (scopri il livello di rischio dei portafogli Moneyfarm). Siamo convinti che nel lungo periodo individuare il giusto mix di asset sia il driver fondamentale delle performance, molto più di quanto possa essere l’affidamento a un singolo Etf o a un fondo e, a maggior ragione, il market timing speculativo di breve termine.

Infine c’è la selezione degli strumenti, il cui pilastro fondamentale è il controllo dei costi. Sui mercati finanziari, purtroppo, le variabili sotto il nostro controllo diretto sono poche e il controllo del costo della gestione è una di queste. Crediamo che tenere bassi i costi sia necessario ed è un effetto che si apprezza soprattutto nel lungo periodo. Si pensi che, pagare l’1% all’anno del valore investito può determinare in 20 anni una perdita del valore investito superiore al 30%.

Credo sia utile sottolineare come le scelte effettuate dal nostro team siano frutto di un dibattito. Il nostro processo decisionale è dialettico e coinvolge tutti i membri del Comitato Investimenti con le loro competenze. La dialettica non solo è un metodo ma è uno strumento che ci aiuta riconoscere la differenza tra le cose, ci allena ad ascoltare punti di vista differenti e ad affinare in continuazione la nostre idee sul mondo e nel nostro caso sui mercati finanziari.

Un percorso quantitativo, con il tocco umano

Queste sono le regole alla base della nostra metodologia. Si tratta di un processo quantitativo e qualitativo. Crediamo fortemente nell’importanza di avere input numerici oggettivi. Ma proprio perché il rischio è per definizione qualcosa di non completamente quantificabile, siamo convinti che automatizzare completamente il processo di creazione dei portafogli non sia la scelta migliore. Noi offriamo una strategia olistica e multi-asset e abbiamo bisogno di un processo sofisticato e e articolato, che si componga di varie fasi, che si avvalga di esperienze diverse e che si unisca metodi qualitativi e quantitativi.

Potete trovare le nostre scelte per il 2018 dettagliate nel nostro documento. A tutti coloro che si chiedono quale sia l’alchimia della gestione del portafoglio, quale ricetta perfetta noi rispondiamo che per quanto riguarda il gestore la creazione di un processo solido è la strada maestra. Ma per quanto riguarda l’investitore, piccolo o grande che sia non esiste una fonte di sicurezza maggiore che l’adozione di un orizzonte di lungo periodo, per raggiungere i propri obiettivi finanziari con serenità e senza sorprese.

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*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.