Per quanto ormai Pic e Pac siano diventati termini familiari agli investitori, ricordiamo che per Pic (Piano di Investimento di Capitale) s’intende l’investimento in un’unica soluzione di una data somma mentre per Pac (Piano di accumulo del capitale), un investimento dilazionato nel tempo, attraverso piccole rate, tendenzialmente mensili. Sostanzialmente due modalità di investimento differenti, il primo caso ideale per chi ha liquidità da investire nell’immediato, il secondo per chi invece non disponendo di un capitale intende accumularne uno nel tempo.
Inoltre se si intende investire un capitale si deve essere in grado di sopportare un rischio maggiore, legato al momento in cui si entra sul mercato, mentre con piano d’accumulo data la peculiare modalità di investimento periodico e ricorrente, in alcuni casi si acquisterà a valori bassi, in altri casi a prezzi più elevati, ma nel complesso si ridurrà il rischio di acquistare nel momento meno favorevole.
Entrambe le soluzioni tuttavia prevedono costi, rendimenti e rischi che variano sulla base delle asset class sulla quali si è deciso di investire. Pertanto la differenza maggiore sta nella modalità d’investimento. L’investitore dovrà valutare quale delle due soluzioni meglio si coniuga coi propri obiettivi. Chiedere consulenza professionale può aiutare nella scelta.
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.